Riflessione del giorno

lunedì 27 marzo ’17

By Patronato S. Vincenzo

March 26, 2017

 

Proverbio del Giorno (Giappone)

Chi riconosce la sua ignoranza la mostra una volta; chi cerca di nasconderla la mostra varie volte.

 

Iniziamo la Giornata pregando

Donaci la tua luce, Signore, affinché possiamo vedere le nostre colpe nascoste e concedici la forza del tuo Spirito, affinché possiamo camminare sulla via della conversione. Crea in noi il silenzio per ascoltare la tua voce, penetra nei nostri cuori con la spada della tua Parola, perché alla luce della tua sapienza, possiamo valutare le cose terrene ed eterne e diventare liberi e poveri per il tuo regno, testimoniando al mondo che tu sei in mezzo a noi fonte di fraternità, di giustizia e di pace

 

Ascoltiamo la Parola di Dio del giorno (Gv 20, 1-9)

Gesù andò di nuovo a Cana di Galilea, dove aveva cambiato l’acqua in vino. Vi era un funzionario del re, che aveva un figlio malato a Cafarnao. Costui, udito che Gesù era venuto dalla Giudea in Galilea, si recò da lui e lo pregò di scendere a guarire suo figlio poiché stava per morire. Gesù gli disse: «Se non vedete segni e prodigi, voi non credete». Ma il funzionario del re insistette: «Signore, scendi prima che il mio bambino muoia». Gesù gli risponde: «Va’, tuo figlio vive». Quell’uomo credette alla parola che gli aveva detto Gesù e si mise in cammino. Proprio mentre scendeva, gli vennero incontro i servi a dirgli: «Tuo figlio vive!» S’informò poi a che ora avesse cominciato a star meglio. Gli dissero: «Ieri, un’ora dopo mezzogiorno la febbre lo ha lasciato».  Il padre riconobbe che proprio in quell’ora Gesù gli aveva detto: «Tuo figlio vive» e credette lui con tutta la sua famiglia. 

 

Riflessione Per Il Giorno (Carlo Maria Martini, All’alba ti cercherò)

Non ci sarà più un bimbo che viva solo pochi giorni, né un vecchio che dei suoi giorni non giunga alla pienezza. (Is 65, 20) Signore, tu sei la mia vita, senza di te il vivere non è vivere. Con te, Signore, oltre le cose, noi vediamo la vita, anzi, la sorgente della vita. Tu sei la vita anche di coloro che sono morti, la vita anche di coloro che sono stati uccisi. Tu sarai la nostra vita anche nella morte; con te la vita è già in noi per sempre; tu sei per noi sorgente che zampilla nella vita eterna. 

 

Intenzione del giorno

Preghiamo perché di fronte alle difficoltà i cristiani non si smarriscano e non perdano la speranza.

 

Don’t Forget! LUOGHI COMUNI E FALSITA’ SULLA CHIESA CATTOLICA:

4) CHIESA OSCURANTISTA NEMICA DELLA SCIENZA? Non sembrerebbe!

Louis Pasteur, di profonda e conclamata fede cattolica, Antonio Zichichi scienziato fisico, pure; Johann Gregor Mendel, biologo delle leggi sulla ereditarietà, era frate; Alessandro Volta: Messa e rosario quotidiani; André M. Ampère scrisse “Prove storiche della divinità del Cristianesimo”; Michael Faraday alternava le invenzioni alla predicazione pubblica del vangelo; Luigi Galvani: devoto terziario francescano; Galileo Ferraris: esemplare cattolico praticante; Léon Foucault che calcolò la velocità della luce, era convertito; Copernico religioso canonico; Newton passava dagli studi sulla gravitazione alle pratiche di carità e non tralasciava mai di pregare; Galileo Galilei lasciò scritto che “in tutte le opere mie, non sarà chi trovar possa pur minima ombra di cosa che declini dalla pietà e dalla riverenza di Santa Chiesa”; Keplero era credente; Boscovich, astronomo, fisico, matematico, architetto, storico e poeta, un genio universale, era gesuita; Alexis Carrol, Nobel per la medicina, fu positivista incredulo finché vide a Lourdes una guarigione istantanea e inspiegabile; John Eccles, Nobel medicina (studio del sistema nervoso) credente; Coyne, gesuita direttore della Specola Vaticana; Johnny von Neumann, padre dei computer, sostenne la non-contraddizione della meccanica quantistica con la fede. Enrico Medi, fisico, credente; Plank, Einstein e Bohr credevano in Dio; Il Nobel Rubbia, scienziato di prim’ordine e credente in Dio, ha dichiarato: “Noi [i Fisici] arriviamo a Dio, percorrendo la strada della ragione, altri seguono la strada dell’irrazionale”. Il tedesco Max Plank, padre riconosciuto della fisica, premio Nobel, scriveva nel 1938: “Non troviamo da nessuna parte, tra religione e scienza, una contraddizione, ma anzi, nei punti più decisivi, perfetta concordanza. La religione e le scienze naturali non si escludono a vicenda, come molti oggi credono, ma si completano e si connettono reciprocamente”. E ce ne sono moltissimi altri ancora…