Riflessione del giorno

lunedì 28 dicembre ’15

By Patronato S. Vincenzo

December 27, 2015

 

fotografia di Vivian Maier – la tata con la Rolleiflex 

 

 

Iniziamo la Giornata Pregando (Preghiera SS. Innocenti)

Signore Gesù, che hai voluto vivere per trent’anni nel seno della santa famiglia di Nazareth, e hai istituito il sacramento del matrimonio perché le famiglie cristiane fossero fondate e unite nel tuo amore, ti prego di benedire e di santificare la mia famiglia. Rimani sempre in mezzo ad essa con la tua luce e la tua grazia. Benedici le nostre iniziative e preservaci dalle malattie e dalle disgrazie; donaci il coraggio nei giorni della prova e la forza di portare insieme ogni pena che incontriamo. Accompagnaci sempre con il tuo aiuto divino, perché possiamo compiere con fedeltà la nostra missione nella vita terrena per ritrovarci poi uniti per sempre nella gioia del tuo regno. Amen.

Ascoltiamo la Parola di Dio

I Magi erano appena partiti, quando un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe e gli disse: «Alzati, prendi con te il bambino e sua madre, fuggi in Egitto e resta là finché non ti avvertirò: Erode infatti vuole cercare il bambino per ucciderlo». Egli si alzò, nella notte, prese il bambino e sua madre e si rifugiò in Egitto, dove rimase fino alla morte di Erode, perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: «Dall’Egitto ho chiamato mio figlio». Quando Erode si accorse che i Magi si erano presi gioco di lui, si infuriò e mandò a uccidere tutti i bambini che stavano a Betlemme e in tutto il suo territorio e che avevano da due anni in giù, secondo il tempo che aveva appreso con esattezza dai Magi. Allora si compì ciò che era stato detto per mezzo del profeta Geremia: «Un grido è stato udito in Rama, un pianto e un lamento grande: Rachele piange i suoi figli e non vuole essere consolata, perché non sono più».

La riflessione del giorno (dai giornali 22-12-2015)

Un gesto di coraggio da parte di kenioti musulmani ha consentito di salvare la vita a decine di kenioti cristiani dopo un attacco da parte di un commando jihadista di Al Shabaab a un pullman nel nord Kenya. Ripercorriamo i fatti. La comitiva, composta da musulmani e cristiani, era a bordo di un autobus a El Wak, a pochi chilometri dal confine del Kenya con la Somalia. I guerriglieri hanno preso d’assalto l’automezzo e hanno intimato ai passeggeri di scendere. I cristiani da una parte e i musulmani dall’altra, per quello che è una specie di rituale macabro in questa parte dell’Africa. Con i mitra puntati al capo, i kenioti cristiani, in viaggio da Nairobi per le vacanze di Natale, sono stati salvati dall’intervento dei kenioti musulmani che hanno fatto scudo umano tra loro e i terroristi: “Ammazzateci tutti, oppure lasciateli andare”. I guerriglieri, basiti dal coraggio di queste persone, si sono dati alla fuga. Una carneficina evitata dopo che un anno fa 36 persone vennero trucidate, a bordo di un autobus, per non aver saputo recitare i versetti del Corano. 8 mesi fa invece furono ben 147 i civili cristiani trucidati all’Università di Garissa.  

Intenzione del giorno

Preghiamo perché sappiamo rispondere con coraggio ai codardi che usano violenza e intimidazione

Don’t forget! …Ricorda!

Quanti bambini sono vittime ogni anno dell’aborto, di infanticidi, abusi e violenze, dei rapimenti, della denutrizione e di malattie, della mancanza di cure e di affetto…ecc.? Erode non è scomparso ed è terribile che degli innocenti debbano soffrire o addirittura morire per colpa dei grandi…