XXX settimana T. Ordinario
Avvenne il 28 ottobre…
312 – L’imperatore romano Costantino I sconfigge Massenzio nella battaglia di Ponte Milvio.
1492 – Cristoforo Colombo sbarca a Cuba.
1886 – Il presidente statunitense Grover Cleveland inaugura la Statua della Libertà.
1918 – La Cecoslovacchia ottiene l’indipendenza dall’Impero austro-ungarico.
1922 – I fascisti marciano su Roma minacciando la presa del potere con la violenza.
1962 – Crisi dei missili di Cuba: Nikita Chruščёv annuncia lo smantellamento delle basi missilistiche nell’isola caraibica.
Aforisma la sapienza dei Chassidim
«Nessuno è in grado di sollevarsi tirandosi per i capelli. Trova qualcuno di cui ti puoi fidare per ricevere consigli, qualcuno che ti capisce, che rispetti e in cui confidi».
Preghiera salmo 12
O Dio, che per mezzo degli apostoli ci hai fatto giungere alla conoscenza del tuo nome, per l’intercessione dei santi Simone e Giuda concedi alla tua Chiesa di crescere sempre con l’adesione di nuovi popoli alla fede. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen
Santo del giorno
Parola di Dio del giorno Luca12,39-48
In quei giorni, Gesù se ne andò sul monte a pregare e passò tutta la notte pregando Dio. Quando fu giorno, chiamò a sé i suoi discepoli e ne scelse dodici, ai quali diede anche il nome di apostoli: Simone, al quale diede anche il nome di Pietro; Andrea, suo fratello; Giacomo, Giovanni, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Tommaso; Giacomo, figlio di Alfeo; Simone, detto Zelota; Giuda, figlio di Giacomo; e Giuda Iscariota, che divenne il traditore.
Disceso con loro, si fermò in un luogo pianeggiante. C’era gran folla di suoi discepoli e gran moltitudine di gente da tutta la Giudea, da Gerusalemme e dal litorale di Tiro e di Sidone, che erano venuti per ascoltarlo ed essere guariti dalle loro malattie; anche quelli che erano tormentati da spiriti impuri venivano guariti. Tutta la folla cercava di toccarlo, perché da lui usciva una forza che guariva tutti.
Riflessione Frammenti di vita
Ho notato come la perdita della fede e la rinuncia alla pratica religiosa, stiano provocando nella gente insieme a grande tolleranza per le proprie mancanze, anche l’esponenziale aumento di attese e pretese nei confronti degli altri di cui non si tollerano più nemmeno i minimi errori.
È come se, dopo aver eliminato “l’unico buono” (cfr. Mc 10,18), “l’unico perfetto” (cfr. Mt 5,28) che è solo Dio, si cercasse la perfezione là dove è impossibile trovarla cioè nell’uomo…una bella pretesa, non c’è che dire! È evidente infatti come basti poco per far saltare un matrimonio, per squalificare l’educazione ricevuta, per aggredire l’insegnante o il medico per veri o presunti (ma umanissimi!) errori, per trasformare lo screzio in conflitto e il conflitto in dramma con morti e feriti.
Ed è curioso che mentre dagli altri si pretende la perfezione, per sé stessi ci si accontenti del minimo livello: tempo fa un tale confessava di tradire sua moglie, “ma –diceva convinto- non faccio mancare niente né a lei né ai figli”. “E se fosse sua moglie a tradire lei?” chiesi. Rispose convinto: “Chiederei il divorzio”.
Non è che un tempo mancassero in chi praticava la fede (preti compresi) comportamenti sbagliati e incoerenti, ma almeno non ci si nascondeva dietro a un dito e si ammetteva senza problemi di essere dei “poveri peccatori”.
Intenzione di preghiera settimanale
Perché il Signore Gesù sostenga i suoi ministri, affinché siano missionari del Vangelo in ogni parte del mondo e portatori di senso e speranza.
Don’t Forget! 1000 quadri più belli del mondo
LAURITS ANDERSEN RING: A COLAZIONE
1898 – olio su tela – 52×40 cm
Nationalmuseum – Stoccolma
Questa scena sobria cattura magnificamente il senso di una colazione tranquilla consumata in una stanza accogliente e inondata dalla luce del mattino. Riflette inoltre il principale interesse degli artisti di fine XIX secolo cioè la ricerca dell’equilibrio fra una rappresentazione fedele alla natura e la comunicazione di un più profondo senso della realtà. Il pittore svedese Laurits Andersen Ring (1854-1933) dimostra con questa opera le sue capacità creando nel suo quadro un’atmosfera evocativa e insoliti espedienti compositivi che scavano oltre la superficie del quotidiano.
“A colazione” è dipinto in modo tale da mettere in evidenza l’immediatezza provvisoria del soggetto (viene ritratto infatti un episodio ordinario e banale come la lettura del giornale al mattino) ma conferendo allo stesso una verità, un realismo ben più autorevole. La donna è ritratta in modo non convenzionale: dà infatti le spalle all’osservatore, il che serve però a enfatizzare la sua concentrazione nella lettura del quotidiano.
Il tavolo è troncato a metà, ma fa intuire la parte che cade fuori della visuale e si noti come il tavolo, la sedia, la credenza e persino gli infissi della porta siano dipinti di azzurro, come a richiamare il cielo che nel quadro è nascosto dagli alberi. La luce si diffonde nella stanza riflettendosi sul bianco della tovaglia e del giornale e crea giochi di luce e ombra che definiscono l’ambiente e danno profondità prospettica alla scena.
In questo modo l’artista riesce a trasformare un episodio quotidiano in qualcosa di solenne e di accattivante insieme, dove l’unica figura umana e il chiuso della stanza si aprono al mondo attraverso la lettura del giornale, alla natura presente dentro e fuori il vano dell’abitazione, la luce che entra e rimbalza si tutto e tutti, gli oggetti sparsi sul tavolo e raccolti nella credenza che narrano la vita quotidiana. Infine l’osservatore è come se fosse invitato a entrare dentro la scena, senza che nessuno se ne accorga, senza disturbare…