Riflessione del giorno

lunedì 3 luglio ’17

By Patronato S. Vincenzo

July 02, 2017

 

nell’immagine una foto di Stephanie Sinclair che ha ritratto alcune ragazze nigeriane che sono riuscite a scappare dai miliziani di Boko Haram

 

Proverbio del giorno

Meglio avere meno tuoni nella bocca e più luce nella mano. (Navajo)

 

Iniziamo la giornata pregando

Signore, ci hai dato il nome di cristiani, che significa che siamo di Cristo, che viviamo per lui e in lui. Il nostro cammino di conversione è lungo e pieno di lotte, di combattimenti che non sappiamo vincere perché siamo ancora troppo attaccati a noi stessi. Allarga i nostri cuori affinché troviamo la nostra felicità solo in te. Guarda, in questo giorno, il profondo desiderio del nostro cuore, rivolto a te, e liberalo da ogni schiavitù per renderlo libero in te.

 

Tommaso Apostolo

Chiamato da Gesù, gli facciamo torto ricordando solo il suo momento famoso di incredulità: lui è ben altro che un seguace tiepido. Ma credere non gli è facile: dice le sue difficoltà, si mostra com’è, ci somiglia. Dopo la morte e risurrezione del Signore, esige di toccare con mano, ma quando Gesù viene esclamerà: «Mio Signore e mio Dio!». A metà del VI secolo, un mercante scrisse di aver trovato nell’India meridionale gruppi di cristiani e di aver saputo che il Vangelo fu portato in quelle terre lontane dallo stesso S. Tommaso apostolo

 

Ascoltiamo la parola di dio (Gv 20,24-29)

Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù. Gli dissero allora gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il dito nel posto dei chiodi e non metto la mia mano nel suo costato, non crederò». Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c’era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, si fermò in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!». Poi disse a Tommaso: «Metti qua il tuo dito e guarda le mie mani; stendi la tua mano, e mettila nel mio costato; e non essere più incredulo ma credente!». Rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!». Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, hai creduto: beati quelli che pur non avendo visto crederanno!». 

 

Riflessione Per Il Giorno (Frammenti di vita)

Nel tempo che è rimasto al Patronato ne ha combinate di tutti i colori, con l’attenuante che non era lui a cercare i guai, ma i guai a cercare lui, uno che nella vita si muove con la grazia di un elefante, pur essendo smilzo come uno stecco. I rapidi pentimenti gli avevano evitato ogni volta l’espulsione, fino a quando si era scontrato con uno più sprovveduto di lui, il quale, in seguito a un furioso litigio, aveva avuto la pensata di chiamare la polizia con l’intenzione di denunciarlo, ma col risultato di inguaiare se stesso e procurare fastidi ai responsabili della struttura: “E’ inutile che li accogliate se non siete in grado di tenerli a bada…” ci avevano giustamente rimproverato i poliziotti. Il nostro giovane ospite, riapparso giorni dopo, aveva dribblato l’inevitabile lavata di capo, comunicandoci la sua decisione: “Vado in Sicilia, da un amico, così la smetto di mettere me stesso e voi nei guai”. Neppure il tempo di riprenderci dalla sorpresa, che ci travolge con un abbraccio e con la voce rotta dai singhiozzi fa: “Grazie per avermi voluto così bene…ma sappiate che anch’io ve ne ho voluto e non vi dimenticherò mai”. E in quel momento abbiamo scoperto che davanti a noi c’era un uomo. 

 

Intenzione del giorno

Perché i cristiani rendano presente in ogni ambiente di vita la parola divina di amore e di pace

 

Don’t forget

Nel 2016 è stato distribuito quasi 1 miliardo e 300 milioni di euro attraverso l’otto per mille. Nel dettaglio, secondo i dati diffusi dal Mef, si tratta di redditi del 2012 ripartiti quest’anno per un importo pari a 1,257 miliardi. Di questi, poco più di 1 miliardo (pari all’80,46%) è stato destinato alla Chiesa cattolica; segue lo Stato con oltre 187 milioni e la Chiesa evangelica valdese con 37,3 milioni. Le cifre e la gestione dei fondi sono diversi da culto a culto. La Chiesa Cattolica spende un terzo dei fondi nello stipendio del clero e poco meno della metà in “culto e pastorale”, una voce che al suo interno include la costruzione di nuove chiese e la ristrutturazione di quelle esistenti, i finanziamenti alle diocesi e la tutela dei beni ecclesiastici. Un quarto dei fondi va in opere di carità, sia nazionali che internazionali.