Riflessione del giorno

lunedì 3 marzo ’14

By Patronato S. Vincenzo

March 02, 2014

VIII Settimana del Tempo Ordinario

 

B. INNOCENZO DA BERZO

Giovanni Scalvinoni nacque a Niardo (Bs) nel 1844. Orfano di padre, visse l’infanzia a Berzo ed entrò al seminario di Brescia. Ordinato prete nel 1867, fu vicerettore in seminario; l’innata timidezza gli faceva desiderare una vita di nascondimento e solitudine: per questo si fece cappuccino con il nome di fra Innocenzo. Ricoprì incarichi modesti e trascorse la maggior parte del tempo all’eremo dell’Annunziata, donde veniva chiamato a predicare  nei conventi di Lombardia. Malati e afflitti accorrevano per riceverne la benedizione. Morì nel convento di Bergamo il 3-03-1890.

Parola di Dio del giorno – Marco 10,17-27

In quel tempo, un tale corse incontro a Gesù e, gettandosi in ginocchio davanti a lui, gli domandò: «Maestro buono, che cosa devo fare per avere la vita eterna?». Gesù gli disse: «Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, se non Dio solo. Tu conosci i comandamenti: Non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non dire falsa testimonianza, non frodare, onora il padre e la madre». Egli allora gli disse: «Maestro, tutte queste cose le ho osservate fin dalla mia giovinezza». Allora Gesù, fissatolo, lo amò e gli disse: «Una cosa sola ti manca: va’, vendi quello che hai e dallo ai poveri e avrai un tesoro in cielo; poi vieni e seguimi».  Ma egli, rattristatosi per quelle parole, se ne andò afflitto, poiché aveva molti beni”.

Il quadro della settimana Il 6° quadro della serie “i mille quadri più belli del mondo”

Gioco del toro: affresco del XVI sec. A.C. 86 cm di altezza. Museo di Heraclion Cnosso

Tra il 3000 e il 1200 a.C. ci fu l’alternarsi, lo sviluppo e la reciproca influenza nell’area del Mar Egeo di importanti civiltà: la Cicladica, la Cretese e la Micenea. La loro arte era ispirata dalla natura e dai suoi elementi e rappresentava scene di caccia e di vita quotidiana con animali, pesci, piante o esseri umani. Il risultato sono gli splendidi affreschi che decoravano i Palazzi dei re, come quello del volteggio del toro a Cnosso che risale all’incirca al 1500 a.C. opera conosciuta dagli esperti come Taurocatapsia (rituale con toro). Nell’affresco si notano tre atleti e un toro: si noti come il colore della pelle dei personaggi sia diversa, le due figure chiare infatti sono atlete donne dalla figura alta e slanciata, mentre l’atleta dalla pelle scura è un uomo. Il rituale consisteva nel superare con un salto il toro lanciato in una sfrenata corsa.

Quest’animale nella civiltà cretese era ricorrente (vedi il Minotauro nel labirinto) e simboleggiava una figura mitica evocatrice di forza e di possanza. La scena descrive le 3 fasi del pericoloso esercizio: quella iniziale di preparazione e concentrazione nel salto (la figura di sinistra). Quella finale che rappresenta la posizione di arrivo come si capisce dalle braccia ancora alzate della figura di destra. Quella centrale con l’uomo nel momento del salto mentre toccando il dorso del toro, cerca lo slancio necessario per atterrare alle sue spalle. La sensazione di moto e di corsa del toro ci viene suggerita dalla sua forma più allungata, oltre che dal possente collo inarcato. La testa china dell’animale suggerisce tutta la sua furia e l’impeto. Davvero bravi questi antichi artisti! 

Preghiera del giorno – PREGHIERA DI S. BERNARDO

“Signore che sei la pace, il rifugio e la consolazione dei cuori turbati, resta con noi, perché la carità non si raffreddi e la luce non s’estingua nella notte, il giorno infatti declina e si fa sera. Signore, io rimetto il mio spirito nelle tue mani, la mia salute è in te solo e a te si leva il mio sguardo. Resta con noi, Signore, e fa’ che l’anima mia, liberata dal giogo delle tribolazioni e del peccato, si prepari ad essere accolta nell’abbraccio del tuo amore. Amen”.

Intenzione del  giorno

Preghiamo perché i cristiani non abbiano timore di andare controcorrente per vivere la propria fede, resistendo alla tentazione di uniformarsi

Don’t forget! …Ricorda!

L’Onu ha dichiarato il 3 marzo “Giornata mondiale della vita selvatica” per celebrare la fauna e la flora e sottolineare i pericoli legati al commercio illegale di animali