Riflessione del giorno

lunedì 31 agosto ’15

By Patronato S. Vincenzo

August 30, 2015

 

 

Iniziamo la Giornata Pregando

Iesu dulcis memoria, dans vera cordi gaudia, sed super mel et omnia eius dulcis presentia. Nil canitur suavius, nil auditur iucundius, nil cogitatur dulcius, quam Iesus Dei filius. Iesu spes penitentibus, quam pius es petentibus, quam bonus te quaerentibus, sed quid invenientibus? Nec lingua valet dicere, nec littera exprimere, expertus potest credere quid sit Iesum diligere. Sis Iesu nostrum gaudium qui es futurum praemium; sit nostra in te gloria, per cuncta semper saecula. Amen

 

Ascoltiamo la Parola di Dio del giorno Lc 4,16-30

Gesù si recò a Nazareth, dove era stato allevato; ed entrò, secondo il suo solito, di sabato nella sinagoga e si alzò a leggere. Gli fu dato il rotolo del profeta Isaia; apertolo trovò il passo dove era scritto: Lo Spirito del Signore è sopra di me; per questo mi ha consacrato con l’unzione, e mi ha mandato per annunziare ai poveri un lieto messaggio, per proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista; per rimettere in libertà gli oppressi, e predicare un anno di grazia del Signore. Poi arrotolò il volume, lo consegnò all’inserviente e sedette. Gli occhi di tutti nella sinagoga stavano fissi sopra di lui. Allora cominciò a dire: «Oggi si è adempiuta questa Scrittura che voi avete udita con i vostri orecchi».  

Riflessione Per Il Giorno

Tra il 1925-1929, nell’indifferenza del mondo civile, il Messico visse una tragedia senza precedenti. Il governo della Repubblica – nelle mani di un piccolo gruppo di potere, gli «uomini di Sonora» – inasprì a tal punto la legislazione antireligiosa che aveva colpito la comunità cattolica, da rendere impossibile qualsiasi manifestazione della fede. Il clero fu espulso, ogni cerimonia e rito cancellati, i luoghi o istituti come chiese, conventi, seminari, scuole, istituti di carità chiusi o confiscati. Dopo il 31-07-1925 la Chiesa sparì dalla vita del popolo messicano. A quel punto accadde l’imprevisto: centinaia di migliaia di messicani, appartenenti a ogni strato della popolazione, insorsero dandosi alla macchia. L’Esercito federale pensò di sconfiggerli in breve tempo, ma l’insurrezione di Cristo Re, la «Cristiada», coinvolse milioni di cittadini e interi Stati caddero sotto il controllo di un esercito «cristero» sempre più potente e benvoluto. La reazione del Governo non si fece attendere e fu di straordinaria durezza: con l’aiuto del governo USA ebbero luogo massacri indiscriminati (300.000 i morti), campi di concentramento, impiccagioni di massa. Ma i Cristeros moltiplicavano le forze a ogni sconfitta, mostrandosi pronti al martirio. E infatti non furono le armi a sconfiggerli, ma la diplomazia internazionale con gli Accordi del 1929. Una pagina di fede, martirio ed eroismo autenticamente popolare che vale la pena di riscoprire.

Abbondio

Vescovo di Como Di Abbondio si sa che fu vescovo lariano dal 440, mentre non si sanno con certezza data di nascita e morte, così come ignoto è il luogo di origine. Conosceva bene il greco e perciò fu mandato dal Papa Leone a Costantinopoli per dirimere, con successo, la questione sulle due nature di Cristo suscitata da Nestorio ed Eutiche.

Intenzione del giorno

Preghiamo per i sacerdoti del Patronato S. Vincenzo che in questi giorni hanno realizzato gli Esercizi Spirituali annuali.

Don’t forget! …Ricorda!

A chi fosse interessato ad approfondire l’argomento della rivoluzione di Cristo Re in Messico consigliamo il bel libro di Mario A. Iannaccone: “Cristiada L’epopea dei Cristeros in Messico”. Ed. Lindau prezzo 26 euro.