Riflessione del giorno

lunedì 4 aprile ’16

By Patronato S. Vincenzo

April 03, 2016

 

 

 

FESTA DELL’ANNUNCIAZIONE

inaugura l’evento in cui il Figlio di Dio si fa carne per offrire il suo sacrificio redentivo in obbedienza al Padre e per essere il primo dei risorti. La Chiesa, come Maria, si associa all’obbedienza di Cristo, vivendo nella fede il senso pasquale dell’annunciazione. Maria accoglie col suo ‘Fiat’ e concepisce per opera dello Spirito Santo il Salvatore. In lei Vergine e Madre il popolo della promessa diventa il nuovo Israele, la Chiesa di Cristo. I nove mesi tra la concezione e la nascita di Gesù spiegano la data odierna rispetto alla solennità del 25/12.

 

Parola di Dio del giorno (Luca 1,26-38)

L’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nazareth, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallegrati, piena di grazia: il Signore è con te». A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un tale saluto. L’angelo disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine». Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio».  Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l’angelo si allontanò da lei.  

 

Riflessione del Giorno (Sapienza ebraica)

Un ciabattino andò dal rabbino Issac di Ger e gli pose la seguente domanda: “Come posso fare per le preghiere del mattino? I miei clienti sono gente povera che possiede solo un paio di scarpe. Io passo a prenderle la sera tardi e impiego quasi tutta la notte per ripararle; all’alba ho ancora del lavoro da fare se voglio che tutti abbiano le scarpe pronte prima di recarsi al lavoro. Io chiedo: Che cosa devo fare per le preghiere del mattino?” “Finora come ti sei comportato?”, domandò il rabbino. “Qualche volta le recito in fretta e poi mi rimetto a lavorare, ma questo mi fa sentire in colpa. Altre volte non prego affatto, ma anche in quel caso provo un senso di vuoto e di tanto in tanto, quando sollevo il martello, mi sembra quasi di sentire il mio cuore sospirare: “Come sono sfortunato, non riesco neppure a recitare le preghiere del mattino”. E il rabbino replicò: “Se fossi Dio, considererei quel sospiro molto più prezioso di una preghiera”.

 

Intenzione del giorno

Preghiamo per i sacerdoti del Patronato S. Vincenzo che oggi rinnovano le promesse.

 

Don’t forget! …Ricorda!

Quando –come quest’anno- l’Annunciazione coincide col Venerdì Santo, la celebrazione di tale festa viene spostata al lunedì dopo la domenica in Albis, come in questo caso. Oggi i sacerdoti del PSV rinnovano le promesse secondo le indicazioni del fondatore don Bepo: alle ore 10,30 di questa mattina, nella casa di don Roberto Pennati, durante la celebrazione Eucaristica, i preti del Patronato rinnovano il loro impegno di appartenenza alla comunità e di servizio verso i giovani e i poveri.