Proverbio del giorno
Labbra bugiarde nascondono l’odio (Dalla Bibbia)
Preghiera del Giorno (DAVID MARIA TUROLDO)
Padre, donaci di tornare tutti a guadagnarci il pane con le nostre mani, e tornare tutti a gustare quanto sia buono il pane. Padre, dona a tutte le case una donna forte e saggia, che insieme all’uomo sia il principio dell’armonia libera e necessaria. Padre, dona figli che siano segno di gioia e di pace intorno a ogni mensa: e che tutti possiamo veder fiorire una Chiesa più credibile, una città più umana. Amen
Santo del giorno – Carlo Borromeo Vescovo
Nato nel 1538 nella Rocca dei Borromeo, sul Lago Maggiore. Chiamato a Roma, fu creato cardinale a 22 anni e inviato al Concilio di Trento. Nel 1563 fu consacrato vescovo di Milano diocesi vastissima che comprendeva terre lombarde, venete, genovesi, svizzere e che visitò in ogni angolo, preoccupandosi della formazione del clero e delle condizioni dei fedeli. Fondò seminari, edificò ospedali e ospizi. Utilizzò le ricchezze di famiglia in favore dei poveri. Impose ordine nelle strutture ecclesiastiche. Nella peste del 1576 assistette i malati. Si dedicò con tutte le forze al ministero episcopale guidato dal motto: «Humilitas». Morì a 46 anni il 3-11-1584
La Parola di Dio del Giorno (Lc 14,12-14)
Gesù disse al capo dei farisei che l’aveva invitato: «Quando offri un pranzo o una cena, non invitare i tuoi amici, né i tuoi fratelli, né i tuoi parenti, né i ricchi vicini, perché anch’essi non ti invitino a loro volta e tu abbia il contraccambio. Al contrario, quando dai un banchetto, invita poveri, storpi, zoppi, ciechi; e sarai beato perché non hanno da ricambiarti. Riceverai infatti la tua ricompensa alla risurrezione dei giusti».
Riflessione del Giorno (Marco Aurelio)
Dal mattino comincia a dire a te stesso: oggi incontrerò gente vana, ingrata, violenta, fraudolenta, invidiosa, asociale; tutto ciò capita a costoro per l’ignoranza del bene e del male. Io, invece, che ho capito, avendo meditato sulla natura del bene, che esso è bello, e sulla natura del male che esso è turpe e sulla natura di chi sbaglia che egli è mio parente, non perché si sia del medesimo sangue e seme, ma perché egli è, come me, provvisto di mente e partecipe del divino, e che non posso essere danneggiato da alcuno di loro, perché nessuno mi potrà coinvolgere nella sua turpitudine, ebbene, io non posso né adirarmi con un mio parente né provare odio per lui. Siamo, infatti, nati per la cooperazione, come i piedi, le mani, le palpebre, i denti in fila sopra e sotto. L’agire gli uni contro gli altri è dunque contro natura, ed è agire siffatto lo scontrarsi e il detestarsi.
Intenzione del giorno
Preghiamo per i caduti e dispersi di tutte le guerre e per i civili che ne sono vittime innocenti
Le 100 immagini che hanno cambiato il mondo
4 novembre 1918: finisce la 1 guerra mondiale
Dopo la battaglia di Vittorio Veneto (ott-nov 1918), la sconfitta austriaca si trasformò in rotta e alle 9:30 del 1 novembre, una commissione mista (italiana ed austriaca), nei pressi di Padova, a Villa Giusti, iniziò i lavori per la stesura del testo dell’armistizio: la resa austriaca. Il 2 novembre da Parigi partì, con un corriere, il testo della bozza con le disposizioni per lo sgombero oltre i vecchi confini fino alle linee disegnate dagli stessi austriaci sulle carte geografiche. Alle 18:39 del 3 novembre, (mentre le nostre truppe entravano a Trento e Trieste), il comandante del VI Corpo d’Armata austro-ungarico, gen. Weber von Webenau, sottoscriveva l’armistizio impostogli dal Maresciallo Generale del Regno, Pietro Badoglio. L’armistizio sarebbe partito dalle 15:00 del 4 Novembre, lasso di tempo necessario per comunicare ai sottoposti la notizia e le disposizioni: uno squillo di tromba segnò la cessazione ufficiale del conflitto.
nell’immagine un dipinto di Romaine Brooks