Iniziamo la giornata pregando…con S. Bonaventura
Tu solo, Signore sei la mia speranza, la mia fiducia, la mia ricchezza, il mio diletto, la mia allegrezza, la mia gioia, il mio riposo, la mia tranquillità, la mia pace, la mia soavità, il mio profumo, la mia dolcezza, il mio cibo, il mio ristoro, il mio rifugio, il mio aiuto, la mia sapienza, la mia parte di eredità, il mio possesso, il mio tesoro, nel quale rimangono sempre fissi e fermi, con salde radici, la mia mente e il mio cuore. Amen.
Norberto
è fondatore nel 1121, di un ordine monastico: i Premostratensi. Il nome viene dalla valle francese di Prémontré, dove il santo si era fermato insieme ad alcuni compagni. Norberto era nato in Germania, verso il 1080. Fece vita mondana, ma poi un evento lo sconvolse: un fulmine gli cadde vicino tramortendolo. Divenne prete, fondò l’ordine – che presto si diffuse in Europa e anche in Palestina – dal 1126 fu vescovo di Magdeburgo. Morì nel 1134 ed è santo dal 1582.
Oggi si ricorda anche S. GERARDO DA MONZA.
La Parola di Dio del giorno (Matteo 5,1-12)
In quel tempo, vedendo le folle, Gesù salì sulla montagna e, messosi a sedere, gli si avvicinarono i suoi discepoli. Prendendo allora la parola, li ammaestrava dicendo: «Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli. Beati gli afflitti, perché saranno consolati. Beati i miti, perché erediteranno la terra. Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati. Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia. Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio. Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio. Beati i perseguitati per causa della giustizia, perché di essi è il regno dei cieli. Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli. Così infatti hanno perseguitato i profeti prima di voi».
Riflessione Per Il Giorno (Asia news)
Josephine Corraya 82enne cattolica, madre di 10 figli, è stata premiata col premio “Ratnagarva Maa” (madre gioiello) dal presidente del parlamento del Bangla Desh. Sei dei suoi figli hanno scelto la vita consacrata: tre maschi sono divenuti preti, tre femmine suore. Abul Kalam Azad, musulmano e capo dell’organizzazione, afferma: “Abbiamo dato il riconoscimento a Josephine perché ha compiuto un lavoro meraviglioso. Ha fatto enormi sacrifici per garantire ai figli l’istruzione, affinché potessero servire la nostra società”. Joel Rebeiro, il nono figlio (lavora per la Caritas), racconta: “Nostra madre ci portava a Messa tutte le mattine, poi facevamo i lavori di casa, studiavamo e andavamo a scuola. Ci ha insegnato la moralità e il rispetto per le persone anziane”. Il marito è morto quando i bambini erano ancora piccoli, così la donna li ha cresciuti in povertà. “Anche se avevamo problemi di soldi – racconta p. Bulbul, il 10°– nostra madre ha lavorato sodo ed è riuscita a pagare i costi dell’educazione. Era una donna semplice e sempre stata positiva: non ricordo abbia mai parlato male di un sacerdote o di una suora. Ci ha incoraggiato ad entrare in seminario”. Josephine è grata per il premio ricevuto: “Penso che Dio onnipotente abbia benedetto la mia famiglia numerosa. Mi sono presa cura dei miei figli secondo gli insegnamenti di Gesù. Ora ringrazio Dio perché sono una donna felice”.
Intenzione del giorno
Preghiamo per chi si impegna a costruire la pace in ogni persona, luogo e situazione.