Riflessione del giorno

Lunedì 8 giugno 2024

By patronatoADM

July 08, 2024

 

XIV settimana T. Ordinario (A. pari)

 

Avvenne l’8 giugno…

1099 – 15.000 soldati cristiani affamati, nella 1.a crociata, in processione attorno a Gerusalemme mentre i difensori musulmani li sbeffeggiano.

1497 – Vasco da Gama salpa da Lisbona e inizia il suo primo viaggio verso l’India.

1978 – Sandro Pertini viene eletto settimo presidente della Repubblica Italiana con 832 voti su 995.

1997 – La NATO invita Repubblica Ceca, Ungheria, e Polonia a entrare nell’alleanza nel 1999.

2009 – Ha inizio il 35º vertice G8 all’Aquila tre mesi dopo il terremoto che l’aveva colpita

 

Aforisma del giorno

Nello spirito della rivolta c’è odio o disprezzo di principio per l’umanità. Il ribelle non sarà mai capace di nutrire per coloro che ama un amore altrettanto grande dell’odio che nutre per coloro che odia.

 

Preghiera

O Padre, che nell’umiliazione del tuo Figlio hai risollevato l’umanità dalla sua caduta, dona ai tuoi fedeli una gioia santa, perché, liberati dalla schiavitù del peccato, godano della felicità eterna. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen

 

Santo del giorno

 

Parola di Dio del giorno Matteo 9,18-26

In quel tempo, [mentre Gesù parlava,] giunse uno dei capi, gli si prostrò dinanzi e disse: «Mia figlia è morta proprio ora; ma vieni, imponi la tua mano su di lei ed ella vivrà». Gesù si alzò e lo seguì con i suoi discepoli.

Ed ecco, una donna, che aveva perdite di sangue da dodici anni, gli si avvicinò alle spalle e toccò il lembo del suo mantello. Diceva infatti tra sé: «Se riuscirò anche solo a toccare il suo mantello, sarò salvata». Gesù si voltò, la vide e disse: «Coraggio, figlia, la tua fede ti ha salvata». E da quell’istante la donna fu salvata.

Arrivato poi nella casa del capo e veduti i flautisti e la folla in agitazione, Gesù disse: «Andate via! La fanciulla infatti non è morta, ma dorme». E lo deridevano. Ma dopo che la folla fu cacciata via, egli entrò, le prese la mano e la fanciulla si alzò. E questa notizia si diffuse in tutta quella regione.

 

Riflessione Frammenti di vita

Una coppia (marito e moglie) di pensionati ha deciso di prendersi cura degli spazi verdi della casa centrale del Patronato che grazie a loro si presenta ordinata, pulita, ricca di fiori e piante ornamentali. Essendosi presi cura anche del giardinetto attorno alla Madonnina, i due han provocato di riflesso la necessità di intervenire sia sulla statua, sia sul piedistallo anneriti dalle intemperie.

Una vigorosa ripassata con la idro-pulitrice ha restituito alla statua il candore originario e ha riportato alla luce una lapide marmorea con una scritta corrosa dal tempo che con un po’ di fatica si è riusciti a ricostruire. Si sa che il monumento era stato voluto da don Bepo sul terreno allora di proprietà dell’impresario svizzero Ernesto Berner (+1959), ma non si era a conoscenza di ciò che la scritta sulla lastra di marmo ha portato alla luce: “Per te Bianca Vergine di Lourdes, trovino salute o conforto gli infelici e prosperi la Patria ritornata, sotto i tuoi auspici, all’abbraccio del Padre. A.D. 1928”.

Don Bepo cioè aveva voluto la Madonnina non solo a protezione del Patronato S. Vincenzo che era sorto l’anno prima, ma anche a ricordo dei caduti della Grande Guerra (1915-’18) nel 10° anniversario della sua conclusione e della Vergine di Lourdes nel 70° anniversario delle apparizioni. Ora sappiamo che la Madonnina non solo benedice gli ospiti della casa e protegge i viaggiatori, ma che da 96 anni lavora per la pace della famiglia del Patronato, della chiesa e dell’umanità tutta.

 

Intenzione di preghiera

Per la chiesa, affinché non si stanchi di riformare sé stessa attraverso il quotidiano ascolto della Parola di Dio, attraverso il servizio del popolo di Dio, nella preghiera e nella celebrazione dei sacramenti…

 

Don’t Forget! 8 LUGLIO GIORNATA INTERNAZIONALE DEL MEDITERRANEO

Parola d’ordine: salvaguardia del nostro mare. Ma quest’anno, con lo slogan “Un mare di pace”, si è deciso di dedicare questa giornata anche alla crisi dei migranti e la sconfitta del tema dei diritti umani. Il Mare Nostrum, come lo chiamavano i Romani, è un mare ricco di storia, cultura, bellezza e biodiversità. Ma anche un ecosistema fragile esposto a grandi rischi che richiede di essere tutelato.

Ma, quest’anno, con lo slogan “Un mare di pace”, si è deciso di dedicare questa giornata anche a tutti (troppi) coloro che in quel mare hanno perso la vita: donne, uomini e bambini che hanno tentato di attraversare il Mediterraneo in fuga dalla guerra o dalla fame e ne sono stati risucchiati. Una giornata per ricordare i ripetuti fallimenti dei tentativi di dare una risposta europea alla crisi dei migranti e la sconfitta del tema dei diritti umani, di cui spesso si perde traccia, oltre che in mare, nel dibattito pubblico e politico.  

Rimane il significato importante della Giornata del Mar Mediterraneo comunque legato all’ambiente, dato che lo sfruttamento scellerato delle risorse naturali sono all’origine anche delle povertà, delle guerre e delle migrazioni che ne conseguono, provocando disuguaglianza e discriminazione. Il Mediterraneo è una delle regioni con il maggior numero di specie viventi in tutto il pianeta. Ma deve fare i conti con tre grandi problemi: l’inquinamento, lo sfruttamento ittico e il cambiamento climatico.

Parola d’ordine dunque la salvaguardia del nostro mare: oltre alle autorità governative dei paesi che si affacciano sul bacino mediterraneo, che già nel 1976 firmarono la Convenzione di Barcellona, sono numerosi i progetti e le associazioni che oggi si occupano di vigilare, monitorare e gestire l’impatto dei rifiuti plastici sulla biodiversità. Ma molto ancora va fatto e la Giornata Internazionale del Mar Mediterraneo ha proprio questo obiettivo.