nell’immagine un quadro di José Benlliure y Gil
Proverbio del giorno (Proverbio arabo)
Se ti fermi ogni volta che un cane abbaia, non arriverai mai a destino.
Iniziamo la Giornata Pregando (Preghiera colletta)
Gesù, Agnello di Dio, Tu vai verso Giovanni, ed è come se venissi incontro a ciascuno di noi. Sei sempre Tu che prendi l’iniziativa, che vuoi incontrarci, mentre noi fatichiamo a riconoscerti. Donaci, come hai fatto con Giovanni, lo Spirito per accoglierti, per comprendere che sei Tu il Signore della nostra vita e per renderti testimonianza. Amen
DAMASO I PAPA
Spagnolo d’origine, ma nato a Roma, Dàmaso divenne Papa nel 366, dopo la pace costantiniana. Si adoperò affinché la catacombe non cadessero in rovina e non fosse perduta la memoria dei martiri. Ma non fu solo archeologo e letterato, agì con fermezza di fronte all’imperatore, e commissionò a S Girolamo la traduzione in latino della Bibbia. Morì nel 384
La Parola di Dio del giorno Matteo 18,12-14.
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Che ve ne pare? Se un uomo ha cento pecore e ne smarrisce una, non lascerà forse le novantanove sui monti, per andare in cerca di quella perduta? Se gli riesce di trovarla, in verità vi dico, si rallegrerà per quella più che per le novantanove che non si erano smarrite. Così il Padre vostro celeste non vuole che si perda neanche uno solo di questi piccoli».
BREVE COMMENTO AL VANGELO
Con questa parabola, Gesù rivela alcune situazioni intollerabili nelle comunità: capita che uno dei piccoli si smarrisca e che per gli altri sia perduto: questo piccolo che si è perduto ha una tale importanza che si trascurano tutti gli altri per andare a cercarlo e ritrovarlo, poiché Dio è dalla parte di coloro che si respingono ai margini della società e che si dimenticano. Il suo Regno è in contrasto con la nostra società: ha per valori l’indulgenza, il rispetto e il soccorso. Ecco perché la missione delle comunità è di prendere sul serio i problemi delle persone svantaggiate, e di difendere i loro interessi affinché non corrano il rischio di intraprendere strade pericolose.
Riflessione del giorno (Frammenti di vita)
Siamo francamente stanchi di un gruppetto di africani che per i più futili motivi si lasciano andare a rumorose e interminabili discussioni; dopo averle tentate tutte, si decide di riunirli e farli riflettere un po’. Esordisco dicendo: “Cosa significa il fatto che Dio ci abbia dato due occhi e due orecchie, ma una sola bocca? Non è necessario essere dei geni per capire cosa debba essere usato di più e cosa di meno…”. Ripetiamo il concetto in francese, inglese e italiano, sperando che sia entrato loro bene in testa. Il giorno dopo il gruppo vedendoci arrivare, abbassa di colpo il tono della voce, tutti meno uno che continua a gridare come se niente fosse. “Don’t shout!” gli grido a mia volta e lo chiamo a parte per rimproverarlo. “Hai capito quel che ti ho detto o devo ripeterlo?”. Risponde: “Certo che ho capito: abbiamo due occhi e due orecchie per vedere e ascoltare di più e una sola bocca per parlare di meno. D’accordo, sto parlando di meno. Ma a questo punto se non grido, chi mi dà retta?”. Le vie del Signore sono infinite e misteriose, ma quelle di certe persone ancor di più.
Intenzione del giorno
Preghiamo perché prepariamo la via del nostro cuore ad accogliere il Cristo che viene a salvarci
Don’t forget!
11-12-1999: + don Abramo Bagardi, prete del PSV
245° quadro de “i 1.000 quadri più belli del mondo”
Originario dei Paesi Bassi, Matthias Stomer (1600-1650) fa parte di una folta colonia di artisti nordici che operarono a Roma nel Seicento sulla scia di Caravaggio e dei caravaggisti del Nord Europa: allievo forse di Van Honthorst (Gherardo delle Notti), dopo un periodo a Roma, si trasferisce a Napoli (1633-1639) e poi in Sicilia (1641-1650). Si conoscono diverse versioni dell’Adorazione, di cui otto dipinte durante la permanenza dell’artista a Napoli. Ma questo prolifico pittore lasciò varie opere anche nel nord Italia (in Bergamasca nella Chiesa Parrocchiale di Chiuduno c’è una sua monumentale Assunzione). Il quadro di oggi: il neonato di Betlemme irradia luce tutto attorno illuminando il volto dei sei personaggi che lo circondano: Maria che solleva un lembo del panno bianco su cui giace il figlio, Giuseppe dietro di lei e quattro pastori, un giovane dal berretto rosso, un altro seminascosto e due anziani dalle mani rugose. Tutti guardano rapiti il neonato in vari atteggiamenti che vanno dalla preghiera, alla contemplazione, alla sorpresa piena di gioia e incanto. L’ambiente è immerso nel buio ma si intuiscono le strutture della stalla dove si compie la meraviglia del Dio fatto uomo. Il pittore ha colto lo spirito del Natale e il suo quadro ce lo restituisce appieno con il minimo dei mezzi pittorici, ma il massimo dell’emozione.