Riflessione del giorno

martedì 14 febbraio ’17

By Patronato S. Vincenzo

February 13, 2017

 

nel riquadro una fotografia di Inge Morath

 

L’aforisma del giorno (N. Gómez Dávila, Escolios, 1992)

I Vangeli e il Manifesto del partito comunista sbiadiscono; il futuro del mondo appartiene alla Coca-Cola e alla pornografia.

 

Iniziamo la Giornata Pregando

Meraviglioso, o Dio, è tutto ciò che fai, ciò che capiamo e ciò che non capiamo, ciò che apprezziamo e quello che non apprezziamo. La prova del tempo ci mostra che le tue vie non sono le nostre vie, ma che tu sempre provvedi al bene di chi ti ama. Dal male ricavi un bene più grande, dalla malattia una sorgente di lode, di pazienza e di compassione. Noi crediamo che sei buono e che sei Signore di ogni cosa, anche dell’impossibile. Meraviglioso, Signore, è tutto ciò che fai.

 

S. CIRILLO E METODIO

fratelli di sangue e fede, nati a Tessalonica nel sec. IX, evangelizzarono la Pannonia e Moravia. Crearono l’alfabeto slavo per aprire ai nuovi popoli i tesori della parola di Dio. Per questa missione apostolica sostennero prove e sofferenze di ogni genere. Cirillo morì a Roma il 14-02-869. Giovanni Paolo II li ha proclamati, con S. Benedetto, patroni d’Europa.

 

Ascoltiamo la Parola di Dio (Lc 10,1-9)

Il Signore designò altri settantadue discepoli e li inviò a due a due avanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi. Diceva loro: «La messe è molta, ma gli operai sono pochi. Pregate dunque il padrone della messe perché mandi operai per la sua messe. Andate: ecco io vi mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa, né bisaccia, né sandali e non salutate nessuno lungo la strada. In qualunque casa entriate, prima dite: Pace a questa casa. Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi…Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà messo dinanzi, curate i malati che vi si trovano, e dite loro: Si è avvicinato a voi il regno di Dio». 

 

Riflessione Per Il Giorno (I danni della pornografia)

Perché non viene trovata una soluzione pratica per proteggere i minori (e non solo) dall’invasione della pornografia? Le autorità dicono che non è un problema tecnico ma simbolico: non possiamo finire, nonostante tutto, col restringere le libertà! Ma quali libertà? Di quelli che ne consumano senza volerlo o di quelli che si arricchiscono rendendo dipendenti i primi? Gli adulti non si sentono in diritto di condannare il consumo di pornografia da parte dei minori perché la faccenda riguarda anche loro. Non si sentono in diritto di denunciare le conseguenze sugli adolescenti perché non vogliono pensare che la cosa possa avere effetti negativi sulla propria vita. Non si sentono in diritto di limitare l’accesso ai siti pornografici perché sono concepiti apposta per loro. Non si sentono in diritto di denunciare l’abuso dei cellulari da parte degli adolescenti perché sono loro che glieli hanno messi in mano. Non si sentono in diritto di denunciare la visione della sessualità veicolata dalla pornografia perché hanno strombazzato le virtù di una sessualità liberata da ogni proibizione e pilotata dalla ricerca del piacere. Non si sentono in diritto di agire perché sono complici. Ma il ballo ipocrita non è durato abbastanza?

Dal libro di Thérèse Hargot “Una gioventù sessualmente liberata (o quasi)” ed. Sonzogno.

 

Intenzione del giorno

Preghiamo per tutti i fidanzati e per gli sposi perché non smettano mai di volersi bene