Riflessione del giorno

martedì 17 gennaio ’17

By Patronato S. Vincenzo

January 16, 2017

 

nella fotografia un frame dal film Amadeus è un film del 1984 diretto da Miloš Forman¨

 

Iniziamo la giornata pregando

Donami, Signore, l’umiltà di togliermi le scarpe, di far volare più lente le mie ali, di spendere meno parole, per illuminare silenziosamente i solchi già aperti del quotidiano e far rinascere piccoli germogli. Così ricorderò che una canzone interrotta dall’emozione, un pennello sospeso nell’aria, hanno il valore di un profondo inchino fino al principio della vita. Amen

 

ANTONIO ABATE

Nato a Coma, in Egitto, intorno al 250, a 20 anni abbandonò ogni cosa per condurre vita eremitica per più di 80 anni: morì ultracentenario nel 356. Già in vita accorrevano da lui, attratti dalla fama di santità, pellegrini e bisognosi d’Oriente. Anche Costantino e i suoi figli ne cercarono il consiglio. La sua vicenda è raccontata da un discepolo, sant’Atanasio, che contribuì a farne conoscere l’esempio in tutta la Chiesa. Solo due volte lasciò il romitaggio: per confortare i cristiani di Alessandria perseguitati; la seconda, per esortarli alla fedeltà verso il Concilio di Nicea.

 

La Parola di Dio del giorno (Gv 2,1-11)

In giorno di sabato, Gesù passava per i campi di grano e i discepoli, camminando, cominciarono a strappare le spighe. I farisei dissero: «Vedi, perché fanno di sabato quel che non è permesso?». Ma egli rispose loro: «Non avete mai letto che cosa fece Davide quando si trovò nel bisogno ed ebbe fame, lui e i suoi compagni? Come entrò nella casa di Dio, sotto il sommo sacerdote Abiatàr, e mangiò i pani dell’offerta, che soltanto ai sacerdoti è lecito mangiare, e ne diede anche ai suoi compagni?». E diceva loro: «Il sabato è stato fatto per l’uomo e non l’uomo per il sabato! Perciò il Figlio dell’uomo è signore anche del sabato». 

 

Riflessione Per Il Giorno (Joseph Ratzinger)

“Da che l’uomo è uomo, prega. Sempre e ovunque l’uomo si è reso conto che non è solo al mondo, che c’è qualcuno che lo ascolta. Sempre si è reso conto che ha bisogno di un Altro più grande e che deve tendere a Lui perché la sua vita sia ciò che deve essere. Ma il volto di Dio è sempre stato velato e solo Gesù ci ha mostrato il Suo vero volto. Chi vede Lui vede il Padre (cfr. Gv 14,9). Così, se da una parte all’uomo risulta naturale pregare, d’altra parte c’è sempre anche la nostra incapacità di pregare e di parlare a un Dio nascosto. Non sappiamo cosa conviene domandare, dice S. Paolo (Rm 8,26). Perciò dobbiamo sempre dire al Signore, come i discepoli: «Signore, insegnaci tu a pregare» (Lc 11,1). Il Signore ci ha insegnato il Padre nostro come modello dell’autentica preghiera e ci ha donato una Madre, la Chiesa, che ci aiuta a pregare. La Chiesa ha ricevuto dalla S. Scrittura un grande tesoro di preghiere. Nel corso dei secoli sono salite, dai cuori dei fedeli, numerose preghiere con cui essi sempre di nuovo si indirizzano a Dio. Nel pregare con la Chiesa noi stessi impariamo a pregare. Ci accompagnano nelle vicende della nostra vita e ci aiutano a celebrare la liturgia pregando.”

 

Intenzione del giorno

Preghiamo perché le religioni promuovano la pace, il dialogo e il superamento dei conflitti

 

don’t forget

GIORNATA PER APPROFONDIMENTO E SVILUPPO DEL DIALOGO EBRAICO CRISTIANO

EVENTO PRINCIPALE DELL’ANNO 17 DI OGNI SECOLO: SECOLO XI – ANNO 1017:

Hamza Ibn-‘Ali Ibn-Ahmad appartenente alla corrente ismailita dell’islam sciita, fonda la religione drusa. L’etimologia della parola è dall’egiziano al-Darazī il nome di un esponente della nuova dottrina originatasi in Egitto agli inizi dell’XI secolo. Considerati dai musulmani eretici, sono stati fatti oggetto di persecuzioni fin dagli inizi, il che li portò a cercare e trovare rifugio in Libano e Siria meridionale, dove ancora risiedono, come pure in Israele, nelle Alture del Golan, in Cisgiordania e in Giordania.