11. settimana del tempo ordinario
Avvenne il 17 giugno…
1579 – Francis Drake reclama la California in nome dell’Inghilterra.
1885 – La Statua della Libertà arriva a New York dalla Francia.
1940 – I paesi Baltici Estonia, Lettonia e Lituania vengono occupati dall’Unione Sovietica
1944 – L’Islanda diventa indipendente dalla Danimarca e forma una repubblica.
1953 – L’Armata Rossa, a Berlino Est, reprime nel sangue i moti operai.
1970 – Viene disputata la semifinale fra Italia e Germania Ovest ai campionati del mondo di calcio, che passerà alla storia come la “partita del secolo”.
Aforisma dalla 2.a lettera di S. Paolo ai Corinzi
“Il Signore nostro Gesù Cristo da ricco che era, si è fatto povero per voi, perché voi diventaste ricchi per mezzo della sua povertà”.
Preghiera Colletta
Dio, fortezza di chi spera in te, ascolta benigno le nostre invocazioni e poiché nella nostra debolezza nulla possiamo senza il tuo aiuto, soccorrici con la tua grazia, perché fedeli ai tuoi comandamenti possiamo piacerti nelle intenzioni e nelle opere. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen
Santo del giorno
Parola di dio del giorno Matteo 5,43-48
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Avete inteso che fu detto: “Amerai il tuo prossimo” e odierai il tuo nemico. Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli; egli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti.
Infatti, se amate quelli che vi amano, quale ricompensa ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani? Voi, dunque, siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste».».
Riflessione detti e fatti dei Padri del deserto
C’era un monaco che viveva da parecchi anni in un monastero: giovane esuberante e facoltoso, aveva lasciato ogni cosa per diventare santo. Prima aveva le mani come l’avorio, ora incallite come le squame dei coccodrilli; prima il suo volto era liscio e rasato, la sua capigliatura lucida di unguenti, la sua toga adorna di fermagli d’argento: ora, tosato come una pecora, portava sotto la tonaca un duro cilicio. Aveva sì domato la carne, ma una passione ancora resisteva tenace: la tendenza ad adirarsi.
Se un fratello nel mietere lasciava indietro una spiga, gli strappava di mano la falce con gesto irato. Se al vicino nel coro sfuggiva una nota falsa mentre cantava, gli allungava una gomitata. Un giorno si presentò all’Abate: “Padre – disse – io non sono fatto per vivere con i fratelli: trovo in loro continue occasioni di peccato. Credevo che i monaci fossero tutti perfetti, invece mi sono d’inciampo. Mi ritirerò nel deserto, al di là del fiume. Laggiù, solo con Dio, non avrò più occasione di adirarmi”. E trascurando gli ammonimenti dell’Abate, prese con sé una brocca per attingere acqua dal fiume e se ne partì.
Sdraiato sulla tiepida sabbia, dormì il più bel sonno di vita sua. Poi cantò i suoi dodici salmi senza una nota stonata, e pregò con fervore. Com’era quieto e felice in quella solitudine, in quel silenzio! Ora doveva andare al fiume per attingere acqua. Andò e tornò, ma – che è che non è – la brocca si rovesciò, e giù tutta l’acqua a correre per l’arena. “Pazienza!” disse il monaco, e rifece la via andata e ritorno, quieto come l’olio. Posò a terra la brocca, e di nuovo quella gli sfuggì di mano. Vi rimase un po’ di umido, ma neppure una goccia. “Maledizione! Cos’è mai questo? Il diavolo mi vuole tentare. Orsù, pazienza!”.
Trafelato, riprese la via, attinse e fece ritorno. E la brocca rotolò a terra una terza volta. “Maledetta! Vattene al diavolo!”. Una pedata e la brocca andò in cento pezzi. A quel punto il povero giovane capì e tornò piangendo al monastero. “Padre mio, mea culpa!” dice all’Abate. “Ho rotto la brocca a furia di calci: ecco qua i cocci. La causa delle mie collere non è la compagnia dei fratelli: il nemico (e si picchiava il petto) è qui dentro”.
Intenzione di preghiera
Perché impariamo la pazienza con noi stessi e ci sforziamo di compiere la volontà di Dio per così diventare veri discepoli di Cristo.
Don’t Forget! Storia Dei Martiri Cristiani
1° MARTIRE DEL PARAGUAY 1594