Riflessione del giorno

Martedì 19 luglio 2022

By patronatoADM

July 18, 2022

 

XVI settimana tempo ordinario

 

Aforisma del giorno di Edith Stein

Chi non ha gambe tanto sicure nel cammino della fede può servirsi della Croce come bastone.

 

Preghiera del giorno dai canti liturgici

Nel mare del silenzio una voce si alzò, da una notte senza confini una luce brillò, dove non c’era niente quel giorno. Avevi scritto già il mio nome lassù nel cielo, avevi scritto già la mia vita insieme a te, avevi scritto già di me.

E quando la tua mente fece splendere le stelle, e quando le tue mani modellarono la terra, dove non c’era niente quel giorno. Avevi scritto già il mio nome lassù nel cielo, avevi scritto già la mia vita insieme a te, avevi scritto già di me.

 

Santo del giorno

 

Parola di Dio del giorno Matteo 12,46-50

In quel tempo, mentre Gesù parlava ancora alla folla, ecco, sua madre e i suoi fratelli stavano fuori e cercavano di parlargli. Qualcuno gli disse: «Ecco, tua madre e i tuoi fratelli stanno fuori e cercano di parlarti».

Ed egli, rispondendo a chi gli parlava, disse: «Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?». Poi, tendendo la mano verso i suoi discepoli, disse: «Ecco mia madre e i miei fratelli! Perché chiunque fa la volontà del Padre mio che è nei cieli, egli è per me fratello, sorella e madre».

 

Riflessione del giorno – Frammenti di vita

Entra nel cortile dondolando sulle sue gambe tozze da tracagnotto, la testa bassa e il viso schermato da occhiali scuri nel tentativo di nascondere i cerotti che lo ricoprono…Parlotta col gruppo di amici che lo ascoltano attenti; a un tratto fragorosa scoppia la risata: “Che c’è?” chiedo. “Niente, niente” rispondono ridendo, tutti meno l’incerottato.

Che non brilli per intelligenza glielo si legge in faccia: campa di piccoli furti, poca cosa, giusto il necessario per il giorno. Ma qualche giorno fa si era deciso a fare il grande salto: un furto in piena regola. L’avevano informato dell’ora in cui la casa sarebbe stata deserta e del denaro che vi avrebbe trovato; si erano però dimenticati di informarlo su chi fossero gli abitanti, gente tutt’altro che disposta a farsi intenerire dalle esigenze sue o di chicchessia.

Colto di sorpresa a rovistare fra le loro cose, i suoi connazionali (perché proprio di loro si trattava) gli avevano concesso un’alternativa: “vuoi che ti denunciamo alla polizia o che ti riempiamo di botte?”. Senza esitare aveva scelto la seconda.  

      

Intenzione di preghiera per il giorno

Preghiamo per i giornalisti e tutti coloro che lavorano nell’ambito della pubblica informazione, perché sappiano coniugare l’amore dalla verità con il rispetto dei loro lettori.

 

Don’t Forget! Compleanno don Bepo Vavassori

«VORREI VIVERE UNICAMENTE PER DIO»

 

1000 quadri più belli del mondo

In primo piano, coperto dall’armatura, il padre Fingal; sullo sfondo suo figlio Oscar, ucciso a tradimento, che abbraccia la moglie Malvinia. Il lamento dei morti è accompagnato dalla melodia delle lire suonate dalle giovani figlie del Re delle nevi.

Ingres distingue il mondo terreno da quello ultraterreno attraverso i colori: il mondo terreno è caratterizzato dai toni cromatici caldi, quello ultraterreno, popolato dai defunti, dai toni freddi. Avanza una folla bianca, composta dagli eroi pronti alla battaglia e dalle donne meste e rassegnate. Al centro figura il Re delle Nevi.

L’esperienza italiana di Ingres e lo studio dei manieristi toscani ha influenzato l’opera, per la sua bellezza formale e per la sensualità delle figure femminili. Ingres dipingeva con colori piatti, scialbi e privi di vivacità: le caratteristiche della sua pittura si notano, ad esempio, dal contrasto dalle figure marmoree, in pose classiche, che emergono dallo sfondo scurissimo.

Le tenebre di sfondo, e la luce bianca che ne emerge, danno ancora di più delle sembianze oniriche alle figure posizionate sulle nuvole: è il sogno, sono i ricordi, del vecchio Ossian.