V Settimana del tempo pasquale
Jan Steen
S. BERNARDINO DI SIENA
Canonizzato nel 1450, cioè a soli sei anni dalla morte, era nato nel 1380 a Massa Marittima, da nobile famiglia senese. Rimasto orfano dei genitori in giovane età, dopo gli studi, vestì l’abito francescano. Divenne propugnatore della riforma dei francescani osservanti. Devotissimo al S. Nome di Gesù, ne faceva incidere il monogramma «YHS» su tavolette di legno, che dava a baciare al pubblico al termine delle prediche giunte fino a noi. Predicò dappertutto, compresa la bergamasca. Aveva parole dure per quanti «rinnegano Iddio per un capo d’aglio» e per «le belve dalle zanne lunghe che rodono le ossa del povero». La morte avvenne all’Aquila nel 1444
La Parola di Dio del giorno
In quel tempo Gesù disse: “Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi. Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore. Avete udito che vi ho detto: Vado e tornerò a voi; se mi amaste, vi rallegrereste che io vado dal Padre, perché il Padre è più grande di me. Ve l’ho detto adesso, prima che avvenga, perché quando avverrà, voi crediate. Non parlerò più a lungo con voi, perché viene il principe del mondo; egli non ha nessun potere su di me, ma bisogna che il mondo sappia che io amo il Padre e faccio quello che il Padre mi ha comandato. (Gv 14,27-31)
Il quadro della Settimana – 15° quadro della serie “ i 1000 dipinti più belli del mondo”
Bodhisattva Padmapani – Artista anonimo – V-VI sec d.C. 612-1220 cm – Ajanta caverna 1
Le grotte di Ajanta del Maharashtra, India, sono monumenti scavati nella roccia che contengono dipinti e sculture considerati pietre angolari dell’arte religiosa buddista e della pittura monumentale. Le grotte si trovano subito fuori dal villaggio di Ajintha nello stato di Maharashtra e dal 1983 sono patrimonio Unesco dell’umanità. Furono scavate nella roccia per oltre sei secoli (dal 200 a.C. al 650 d.C.) e servirono da ritiro e culto per i monaci: pitture e sculture furono pensate come un mezzo per diffondere la dottrina buddista attraverso quei territori.
La pittura murale (vedi sopra) rappresenta il Bodhisattva cioè l’essere che si è liberato dalla sofferenza e ha raggiunto uno dei 10 livelli di realizzazione. Questa pittura è una delle più recenti (VII sec d.C.) ed è considerata l’esempio per eccellenza dello stile indigeno: mostra infatti un realismo senza precedenti dove i contrasti fra luci e ombre, l’uso dei colori, i tratti delicati del viso e le posture della figura evocano effetti di profonda emozione.
La qualità meditativa è enfatizzata dalla pienezza delle labbra, dalla vita sottile, dal naso affilato, dalle sopracciglia sinuose e dagli occhi a forma di petalo di loto. Sebbene la figura della divinità sia estremamente idealizzata, l’approccio è del tutto realistico e i risultati assolutamente pregevoli. La pittura fu realizzata nell’impero Gupta durante il quale si ebbe un periodo di pace e prosperità che favorì lo sviluppo culturale: viene considerata l’età dell’oro della cultura indiana dal punto di vista artistico, letterario e scientifico.
Preghiera del giorno – Preghiera per l’amicizia
A te, Signore, innalzo la mia preghiera per gli amici che mi hai fatto incontrare sul cammino del mondo. Fa’ che la nostra sia l’amicizia di chi si completa con i tuoi doni, si scambia le tue ricchezze, si parla con il linguaggio che tu hai posto nel cuore. Aiutaci a guardare con lo sguardo di chi comprende senza che l’altro chieda. Aiutaci ad avere un cuore grande, che sa partire prima che l’altro esprima. Aiuta la nostra amicizia affinché non divenga chiusura; dalle il respiro della vera libertà, la forza di resistere nelle difficoltà, il coraggio di andare oltre l’egoismo. Amen”.
Don’t forget! …Ricorda!
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