Riflessione del giorno

martedì 21 aprile ’15

By Patronato S. Vincenzo

April 20, 2015

III settimana di Pasqua

 

S. ANSELMO D’AOSTA VESCOVO E DOTTORE DELLA CHIESA

Nasce nel 1033 ad Aosta da genitori nobili. A 15 anni vuol farsi monaco: contrastato dai suoi genitori, decide di andarsene: dopo tre anni, va all’abbazia del Bec dove il priore Lanfranco ne cura il percorso di studio. Diventato priore, avvia l’attività di ricerca teologica che lo porterà ad essere annoverato tra i maggiori teologi d’Occidente. Nel 1093 diventa arcivescovo di Canterbury. Per dissapori col potere politico è costretto all’esilio a Roma per due volte. Muore a Canterbury nel 1109

La Parola di Dio del giorno (Giovanni 6,30-35)

In quel tempo, la folla disse a Gesù: «Quale segno dunque tu fai perché vediamo e possiamo crederti? Quale opera compi? I nostri padri hanno mangiato la manna nel deserto, come sta scritto: Diede loro da mangiare un pane dal cielo». Rispose loro Gesù: «In verità, in verità vi dico: non Mosè vi ha dato il pane dal cielo, ma il Padre mio vi dà il pane dal cielo, quello vero; il pane di Dio è colui che discende dal cielo e dà la vita al mondo». Allora gli dissero: «Signore, dacci sempre questo pane». Gesù rispose: “Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà più fame e chi crede in me non avrà più sete”. 

Il quadro della settimana  – 74° quadro della serie i 1000 quadri più belli del mondo

 

 

Sano di Pietro (1405–1481) è ritenuto uno dei più popolari pittori rinascimentali di Siena: alla sua lunga e prolifica attività si deve infatti un numero impressionante di dipinti, dispersi nei maggiori musei del mondo. Fra le opere più notevoli ci sono due tavole realizzate intorno al 1440:  si tratta delle Prediche di S. Bernardino, una in Piazza del Campo (la nostra), l’altra in Piazza S. Francesco, che oltre a essere di grande fattura, si distinguono perché veri documenti storici del tempo. S. Bernardino, nato nel 1380 ed entrato nei Minori francescani, divenne propugnatore della riforma dell’ Osservanza, che proprio grazie a lui conobbe straordinaria popolarità. Nel 1404 fu ordinato prete e iniziò una brillante carriera di predicatore: con stile vivace e commovente sosteneva la necessità di penitenza e la scelta di povertà, denunciando il gioco d’azzardo, il lusso, l’usura, le stregonerie, la superstizione e le faziosità.

La nostra tavola presenta la predica del santo in piazza del Campo, a Siena: alcuni dettagli e la cura con la quale il pittore ritrae la scena fanno supporre che Sano di Pietro abbia eseguito il dipinto dal vero, al momento stesso della predicazione di S. Bernardino. Si noti ad esempio la rigida distinzione fra uomini e donne separati fra loro da una cortina di tela rossa; il fatto che tutti ascoltino con grande devozione le parole del santo non  seduti, ma inginocchiati. Dal punto di vista strutturale la tavola è nettamente divisa in due parti: quella superiore con il cielo e l’architettura che reca i segni del potere politico e religioso (il monogramma JHS, tipico di S. Bernardino che difatti lo mostra al popolo nella “tabulella” fra le mani); quella inferiore con il popolo dei fedeli e il Santo a fare da trait d’union fra cielo e terra, fra Dio e il popolo.

Il quadro è notevole sia come documento degli usi di quel tempo, sia per la grande resa pittorica: Sano di Pietro ha saputo creare un’opera al contempo mistica ed elegante, dove l’eredità gotica della tradizione senese si sposa con le novità della pittura rinascimentale fiorentina. 

Preghiera del giorno (Orazione islamica la fatiha)

“Nel nome di Dio, il Misericordioso, il Clemente! Sia lode a Dio, Signore dell’universo, il Misericordioso, il Clemente! Sovrano nel giorno della ricompensa! Te noi adoriamo e Te chiamiamo in aiuto. Guidaci sulla strada diritta, la strada di coloro che tu hai scelto, con i quali non sei in collera, e non sono perduti!”

Intenzione del giorno

Preghiamo perché ogni Chiesa particolare si impegni ad essere presente dove maggiormente mancano luce e la vita del Risorto

Don’t forget! …Ricorda!

Il Natale di Roma, anticamente detto Dies Romana, è festività laica legata alla fondazione della città di Roma, festeggiata il 21 aprile. Secondo la leggenda, Romolo avrebbe infatti fondato la città di Roma il 21 aprile del 753 a.C. Oggi la città di Roma compie 2.768 anni di vita