Riflessione del giorno

Martedì 21 novembre 2023

By patronatoADM

November 20, 2023

 

XXXIII Settimana Tempo Ordinario

 

Accadde il 21 – 11 – …

164 a.C. – Giuda Maccabeo ripristina il Tempio a Gerusalemme, evento commemorato ogni anno dalla festa di Hanukkah

533 – Le Istituzioni di Giustiniano vengono pubblicate con la Costituzione Imperatoriam

1783 – A Parigi prima ascesa con una mongolfiera non vincolata di J.F. Pilâtre de Rozier e F. Laurent d’Arlandes

1964 – Concilio Vaticano II: si chiude la terza fase del concilio ecumenico della Chiesa cattolica

2002 – Bulgaria, Estonia, Lettonia, Lituania, Romania, Slovacchia e Slovenia sono invitate a entrare a far parte della Nato

 

Aforisma di Fedro

“La mente ogni tanto trovai qualche distrazione, perché con ciò possa meglio rivolgersi al pensiero”.

 

Preghiera del giorno

Nella gloriosa memoria della presentazione al tempio della santissima Vergine Maria concedi anche a noi, o Signore, per sua intercessione, di partecipare alla pienezza della tua grazia. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen

 

Santo del giorno

 

Parola di Dio del giorno Luca 19,1-10

Gesù entrò nella città di Gerico e la stava attraversando, quand’ecco un uomo, di nome Zaccheo, capo dei pubblicani e ricco, cercava di vedere chi era Gesù, ma non gli riusciva a causa della folla, perché era piccolo di statura.

Allora corse avanti e, per riuscire a vederlo, salì su un sicomoro, perché doveva passare di là. Quando giunse sul luogo, Gesù alzò lo sguardo e gli disse: «Zaccheo, scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua». Scese in fretta e lo accolse pieno di gioia. Vedendo ciò, tutti mormoravano: «È entrato in casa di un peccatore!».

Ma Zaccheo, alzatosi, disse al Signore: «Ecco, Signore, io do la metà di ciò che possiedo ai poveri e, se ho rubato a qualcuno, restituisco quattro volte tanto». Gesù gli rispose: «Oggi per questa casa è venuta la salvezza, perché anch’egli è figlio di Abramo. Il Figlio dell’uomo infatti è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto».

 

Riflessione di Tom Holland: da “Dominion Dominion: How the Christian Revolution…”

I valori di Leonida, il re spartano eroe delle Termopili, il cui popolo praticava una forma omicida di eugenetica e addestrava la propria gioventù a uccidere di notte gli Untermenschen (termine nazista indicante i “subumani”) arroganti, non li riconosco come miei; nemmeno quelli di Cesare, di cui è riportato abbia ucciso un milione di Galli e ridotto in schiavitù un altro milione.

Non sono solo gli estremi di insensibilità che mi turbano, ma la completa mancanza di ogni senso che il povero o il debole possano avere il più piccolo valore intrinseco. Perché lo trovo disturbante? Perché, nella morale e nell’etica, non sono per niente né spartano né antico romano. Che il mio credere in Dio si sia affievolito nella mia adolescenza non vuol dire che io abbia cessato di essere cristiano.

Per un millennio e più, la civiltà in cui sono nato è stata cristiana. Le basi con cui sono cresciuto – su come una società dovrebbe essere propriamente organizzata, e i valori che dovrebbe sostenere – non derivano dalla antichità classica, meno che mai dalla “natura umana”, ma in modo chiaro dal passato della civiltà cristiana.

L’impatto della cristianità sullo sviluppo della civiltà occidentale è stato così profondo da risultare nascosto alla vista. Sono le rivoluzioni incomplete che sono ricordate: il fato di quelle trionfanti è essere date per scontate.

 

Intenzione di Preghiera del giorno

Preghiamo perché comprendiamo che la perdita della fede in Gesù comporterà inevitabilmente la perdita della fiducia e del rispetto nell’uomo come figlio di Dio.

 

Don’t Forget! Pittori impressionisti

1000 quadri più belli del mondo

GUSTAVE CAILLEBOTTE I PIALLATORI DI PARQUET

1875 olio su tela 102 x 146,5 cm Museo d’Orsay  Parigi

Gustave Caillebotte, nato il 19-8-1848 a Parigi da famiglia benestante, studiò legge, ma il suo amore per l’arte lo portò su una strada diversa. Fu membro fondatore del movimento impressionista insieme ad artisti del calibro di Claude Monet e Pierre-Auguste Renoir. Il suo stile spaziava dalla pittura di paesaggi urbani alla rappresentazione dettagliata di scene domestiche.

La sua abilità nel catturare la luce e i dettagli realistici era sorprendente. La sua opera “I Piallatori di Parquet” è uno dei migliori esempi di come Caillebotte sia riuscito a fondere il mondo interno ed esterno in un’unica immagine affascinante. In essa sono infatti ripresi e portati al massimo grado di raffinatezza tutti gli elementi caratterizzanti della sua pittura: dalla formazione accademica Caillebotte attinge a piene mani per il vigore volumetrico dei piallatori, per i delicati passaggi tonali e per l’impianto grafico-compositivo dell’opera.

L’opera però rimane distante dalle prescrizioni dell’accademia: Caillebotte adotta infatti una tavolozza audace, giocata sui toni terrosi e sul candore del bianco, dà rilevanza alla luce naturale e dispone il punto di vista molto in alto, creando una prospettiva quasi «cinematografica» e rendendo il dipinto un’istantanea fotografica.

L’impianto compositivo del quadro, seppur presente, è tutt’altro che accademico e si imposta su uno spazio squilibrato e asimmetrico, movimentato dal contrasto tra le linee dritte (dei muri e delle tavole del parquet) e quelle curve (i ghirigori della ringhiera, i trucioli e gli atteggiamenti degli operai).

In questa tela Caillebotte è un «pittore animato da grande coraggio, che non indietreggia davanti a soggetti moderni in grandezza naturale» (a parlare è il celebre Émile Zola). I raschiatori di parquet infine è il primo dipinto che conferisce dignità artistica alle vicende del proletariato urbano, il maggiore propulsore della nascente economia borghese.