Riflessione del giorno

martedì 24 agosto ’21

By patronatoADM

August 23, 2021

 

21. Settimana Tempo Ordinario

 

Proverbio del giorno

“La bestemmia gira, gira e ricade su chi la tira.”

 

Preghiera del giorno

Gesù, luce da luce, sole senza tramonto, Tu rischiari le tenebre nella notte del mondo. In te, santo Signore, noi cerchiamo il riposo dall’umana fatica, al termine del giorno.

Se i nostri occhi si chiudono, veglia in te il nostro cuore; la tua mano protegga coloro che in te sperano. Difendi, o Salvatore, dalle insidie del male i figli che hai redenti col tuo sangue prezioso.

A te sia gloria, o Cristo, nato da Maria vergine, al Padre e allo Spirito nei secoli dei secoli. Amen.

 

Filippo gli rispose: «Vieni e vedi». Gesù intanto, visto Natanaèle che gli veniva incontro, disse di lui: «Ecco davvero un Israelita in cui non c’è falsità». Natanaèle gli domandò: «Come mi conosci?».

Gli rispose Gesù: «Prima che Filippo ti chiamasse, io ti ho visto quando eri sotto l’albero di fichi». Gli replicò Natanaèle: «Rabbì, tu sei il Figlio di Dio, tu sei il re d’Israele!». Gli rispose Gesù: «Perché ti ho detto che ti avevo visto sotto l’albero di fichi, tu credi? Vedrai cose più grandi di queste!».

Poi gli disse: «In verità, in verità io vi dico: vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sopra il Figlio dell’uomo».

 

Riflessione del giorno (Detti e fatti dei padri del deserto)

Un fratello domandò all’abate Arsenio: «Che cosa devo fare, Abba? Un pensiero mi angustia: poiché non riesci né a digiunare né a lavorare, visita almeno gli ammalati. Questo merita ricompensa».

L’anziano riconobbe in ciò la semente del diavolo: «Su», gli rispose, «mangia, bevi, dormi; soltanto, non uscire dalla tua cella». Sapeva infatti che la fedeltà alla cella rende il monaco tale quale deve essere. Tre giorni dopo, il fratello fu colto dall’accidia.

Trovando poi qualche piccola palma, la spezzò, e il giorno dopo si mise a farne una corda. Quando ebbe fame, si disse: «Ecco qualche altra piccola palma: terminiamole e poi mangerò».

Fatto questo, si disse ancora: «Voglio leggere un poco, e poi mangio». E, dopo aver letto: «Recitiamo qualche breve salmo, e dopo mangeremo senza scrupoli».

E così, con l’aiuto di Dio, progrediva a poco a poco, sino a diventare ciò che doveva, e padroneggiando i suoi cattivi pensieri, ne trionfò.

 

Intenzione di Preghiera del giorno

Perché come S. Bartolomeo, diventiamo persone e cristiani veri, senza malizie o doppiezze.

 

Don’t Forget! 1000 quadri più belli del mondo

JOHN FRANCIS RIGAUD: IL CAPITANO VINCENZO LUNARDI COL SUO ASSISTENTE E LA SIGNORA LETITIA ANNE SAGE, IN MONGOLFIERA

1785 – Olio su rame – 48,3 cm x 35,6 – Yale Center for British Art – Connecticut USA

L’artista inglese JOHN FRANCIS RIGAUD (Torino 1742 – Great Packington 1810) fu un pittore di stile classico, particolarmente congeniale col gusto inglese, che si dedicò soprattutto al ritratto, ma che dipinse anche paesaggi e soggetti storici come quello che presentiamo e cioè uno dei primi voli in mongolfiera ad opera del capitano italiano Vincenzo Lunardi.

 

 

Il clamore suscitato delle ascensioni dei Fratelli Montgolfier, i quali il 4 giugno 1783 riuscirono a far sollevare il primo pallone aerostatico ad aria riscaldata che prese il loro nome, spinse Vincenzo Lunardi, ufficiale del genio nell’esercito del Regno di Napoli, a progettare un pallone a gas dotato di migliore capacità ascensionale e maggiore autonomia con il quale compì il primo volo in Inghilterra, a Chelsea, alla presenza della Corte inglese.

John Francis Rigaud nel 1785 immortalò in questo quadro la successiva ascesa dell’ufficiale italiano che è ritratto mentre saluta col cappello la folla ed esulta per la riuscita del suo esperimento.

Il capitano Lunardi è in compagnia di un’agghindatissima Laetitia Ann Sage “prima aviatrice” in terra inglese e dell’artigliere George Biggin, intento a controllare la tabella di volo.

La bandiera britannica pende alla sinistra della navicella della mongolfiera che sembra un salottino in miniatura…

E come è tipico dello stile inglese, la rigorosa fedeltà alla tradizione si coniuga con l’apertura alle più audaci conquiste delle modernità, in un ritratto sospeso tra passato e futuro così come è sospeso sopra le nuvole il grande pallone colorato e il suo avventuroso, ma compassato equipaggio.