Riflessione del giorno

martedì 24 febbraio ’15

By Patronato S. Vincenzo

February 23, 2015

I.a Settimana di Quaresima

 

S. ARNALDO DI CARCASSONNE (XIII sec)

Cugino del Fondatore Pietro Nolasco, prese l’abito di mercedario nel giorno di fondazione dell’Ordine. Resse il monastero di Valenza (Sp) e promosse la disciplina monastica non tanto con l’insegnamento delle regole ma con l’esercizio delle virtù.

La Parola di Dio del giorno (Matteo 6,7-15)

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Pregando, non sprecate parole come i pagani, i quali credono di venire ascoltati a forza di parole. Non siate dunque come loro, perché il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno ancor prima che gliele chiediate. Voi dunque pregate così: Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome; venga il tuo regno; sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, e rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male.  Se voi infatti perdonerete agli uomini le loro colpe, il Padre vostro celeste perdonerà anche a voi;  ma se voi non perdonerete agli uomini, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre colpe.» 

Il quadro della settimana – 55° quadro della serie i “ 1000 dipinti più belli del mondo”  

 Paolo di Dono o Doni, detto Uccello (Pratovecchio 1397 – Firenze 1475), fu tra i protagonisti della scena artistica fiorentina della metà del XV secolo. Vasari nelle  “Vite” scrive che «non ebbe altro diletto che d’investigare alcune cose di prospettiva difficili e impossibili» e ne sottolinea l’interesse, quasi ossessivo, per la costruzione prospettica. Questa caratteristica, unita con l’adesione al clima fiabesco del gotico internazionale, fa di Paolo Uccello una figura di confine tra i due mondi e il suo percorso artistico uno dei più autonomi del 1400. Fu chiamato “Uccello” perché dipingeva animali per decorare la sua casa, non potendosene permettere di veri. Il trittico narra la storica battaglia tra fiorentini e senesi, questi ultimi alleati ai milanesi, del 1-6-1432. I senesi, guidati da Bernardino Ubaldini della Carda, erano in netta superiorità, ma i fiorentini, comandati da Niccolò da Tolentino, spintisi in ricognizione presso la torre di S. Romano di Pisa, decisero lo stesso di attaccare. Quando lo scontro volgeva a sfavore di Firenze, ecco sopraggiungere i rinforzi del capitano Micheletto da Cotignola.

I senesi allora, stremati dalla battaglia, si diedero alla fuga. Le tre tavole, commissionate dal nobile fiorentino  L. Salimbeni che aveva partecipato allo scontro, furono acquisite da Lorenzo il Magnifico. Nel 1784 arrivarono agli Uffizi; in seguito si decise che i tre pannelli erano troppo simili e si tenne a Firenze quello meglio conservato, vendendo gli altri due come inutili doppioni. Nel pannello di Londra tutto è incentrato su Niccolò da Tolentino, dal vistoso cappello e il cavallo bianco, che sprona i fiorentini all’attacco. I colori dei cavalieri, nelle 3 tavole, corrispondono da un lato a quelli di Firenze (rosso, argento) e dall’altro a quelli di Siena (nero, argento). Sulla sinistra si vedono le lance dell’esercito di Firenze pronte all’offesa, i vessilliferi e i trombicini che dirigono le forze e le prime vittime del campo sdraiate a terra. Il suolo è composto come una sofisticata griglia prospettica, con le lance cadute che disegnano le maglie di una rete, punteggiata di armi e scudi perduti e con un guerriero morto disteso, che è visto in un ardito scorcio.

Una siepe di arbusti fioriti, trattati con grande attenzione al dettaglio, divide la scena della battaglia dallo sfondo irreale, dove dei giovani, completamente ignari di quello che sta avvenendo, si esercitano a cacciare con balestra e giavellotti. I due cavalieri che si allontanano però ricordano un fatto storico: essi infatti vanno a chiamare i rinforzi, il che determinerà la vittoria. E’ incredibile come il pittore riesca nello stesso tempo a raccontare fedelmente una vicenda storica e a trasfigurarla fino a farla diventare una fiaba: ciò è possibile per l’uso di colori fantastici, di costumi fantasiosi, ma soprattutto di una prospettiva così rigorosa da suggerire un senso di irrealtà. L’opera è uno dei complessi pittorici più importanti della storia dell’arte. 

Preghiera del giorno (Salmo 118,65-72)

Hai fatto il bene al tuo servo, Signore, secondo la tua parola. Insegnami senno e saggezza, perché ho fiducia nei tuoi comandamenti. Prima di essere umiliato andavo errando, ma ora osservo la tua parola.Tu sei buono e fai il bene, insegnami i tuoi decreti. Mi hanno calunniato gli insolenti, ma io con tutto il cuore osservo i tuoi precetti. Torpido come il grasso è il loro cuore, ma io mi diletto della tua legge. Bene per me se sono stato umiliato, perché impari ad obbedirti. La legge della tua bocca mi è preziosa più di mille pezzi d’oro e d’argento”

Intenzione del giorno

Preghiamo per tutti i benefattori vivi e defunti del Patronato S. Vincenzo .

E…don’t forget

24-02-1990: muore Sandro Pertini, settimo presidente della Repubblica Italiana

24-02-2003: muore Alberto Sordi, uno dei più importanti e versatili attori del cinema italiano.