Riflessione del giorno

Martedì 24 giugno 2025

By Patronato S. Vincenzo

June 23, 2025

 

12. settimana tempo ordinario

 

Avvenne il 24 giugno…

1497 – Amerigo Vespucci raggiunge il Nuovo Mondo insieme allo spagnolo Juan de la Cosa.

1509 – Enrico VIII viene incoronato re d’Inghilterra

1793 – La Francia adotta la prima costituzione repubblicana.

1859 – 2.a guerra d’indipendenza italiana: battaglia di Solferino e S. Martino sconfitta l’Austria

1910 – Il Giappone invade la Corea.

1932 – Un colpo di Stato militare pone fine al potere assoluto del re del Siam.

1948 – Blocco di Berlino: l’Urss rende impossibili i collegamenti via terra fra Berlino Ovest e Germania Ovest.

1981 – Prima dichiarata apparizione della Vergine Maria a Međugorje.

 

Aforisma da Isaia 49

“l Signore dal seno materno mi ha chiamato, fino dal grembo di mia madre ha pronunciato il mio nome. Ha reso la mia bocca come spada affilata, mi ha nascosto all’ombra della sua mano, mi ha reso freccia appuntita, mi ha riposto nella sua faretra. Mi ha detto: «Mio servo tu sei, Israele, sul quale manifesterò la mia gloria».

 

Preghiera Colletta

O Dio, che hai suscitato San Giovanni Battista per preparare a Cristo Signore un popolo ben disposto, concedi alla tua Chiesa la gioia dello Spirito, e guida tutti i credenti sulla via della salvezza e della pace. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen

 

Parola di dio del giorno Lc 1,57-66.80

24 GIUGNO NASCITA DI  GIOVANNI BATTISTA

 

Riflessione

Grande festa è quella della nascita del precursore di Gesù: Giovanni infatti è il ponte tra l’Antico e il Nuovo Testamento. Ma questa grandezza si manifesta in un’impressionante semplicità, pur nella straordinarietà dell’evento. Le parole dedicate al Battista dai Vangeli sono essenziali. Si pensi all’inserto nel prologo del Quarto Vangelo: «Venne un uomo mandato da Dio; il suo nome Giovanni» (Giovanni 1,6). Ecco la semplicità e radicalità della chiamata che Giovanni riceve nel venire al mondo: essere uomo, coltivando la relazione con il Signore. Ovvero, facendo ciò che il Signore chiede a lui. Cosa? «Si chiamerà Giovanni, Giovanni è il suo nome».

Con fede salda Elisabetta e Zaccaria gli impongono il nome che egli ha ricevuto dal Signore: Jochanan, «il Signore fa grazia, misericordia», per lui fin dalla sua nascita da genitori anziani. Per tutta la vita darà carne al suo nome e acconsentirà a questo amore. Temperamento così forte, dovrà comprendere che «il Signore fa grazia e misericordia». È stato «il più grande tra i nati di donna» (Luca 7,28)? Certo. Ha attirato le folle, grazie alla sua vita audace e franca? Certo.

Ha corretto i potenti, fino a pagarla con il martirio? Certo. Ma tutta la sua vita va colta sotto il segno della grazia. All’inizio, con il nome ricevuto e l’esultare di gioia, ancora nel grembo della madre, all’udire la voce di Maria che porta in grembo Gesù (cfr. Luca 1,44). Alla fine, quando ormai vicino alla morte lascia che sia Gesù a dire l’ultima parola su di lui: «Beato chi non si scandalizza di me» (Luca 7,23), e gli affida la sua vita.

 

Intenzione di preghiera

Per i perseguitati a causa della giustizia: con la medesima forza che animò il Battista, proclamino coraggiosamente Gesù via, verità e vita.

 

Don’t Forget! Storia dei Martiri Cristiani

1628: I PRIMI MARTIRI delle REDUCCIONES GESUITICHE

Gli inizi della fondazione di «reducciones» in Paraguay non furono per niente facili: alcuni gesuiti pagarono con il sangue la loro testimonianza di fede e di amore: