Riflessione del giorno

Martedì 25 febbraio 2025

By Patronato S. Vincenzo

February 25, 2025

 

VII Settimana Tempo Ordinario

 

Avvenne il 25 febbraio…

138 – L’imperatore romano Adriano adotta Antonino Pio, facendolo suo successore.

1570 – Papa Pio V scomunica e depone dal trono la regina Elisabetta I d’Inghilterra.

1856 – Inizia il Congresso di Parigi al fine di ristabilire la pace dopo la guerra di Crimea.

1922 – Francia: ghigliottinato Henri Landru, colpevole di aver sedotto e ucciso dieci donne.

2008 – A Gravina in Puglia vengono trovati nella cisterna di un casolare i corpi mummificati di Francesco e Salvatore Pappalardi, scomparsi il 5 giugno 2006.

 

Aforisma dal libro del Siracide

“Figlio, se vedi una persona saggia, va’ presto da lei; il tuo piede logori i gradini della sua porta.”.

 

Preghiera

Il tuo aiuto, o Dio Padre onnipotente, ci renda sempre attenti alla voce dello Spirito, perché imitando il tuo Figlio Gesù Cristo possiamo conoscere ciò che è conforme alla tua volontà e attuarlo nelle parole e nelle opere. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen

 

Santo del giorno

 

Parola di Dio del giorno Marco 9,30-37

In quel tempo, Gesù e i suoi discepoli attraversavano la Galilea, ma egli non voleva che alcuno lo sapesse. Insegnava infatti ai suoi discepoli e diceva loro: «Il Figlio dell’uomo viene consegnato nelle mani degli uomini e lo uccideranno; ma, una volta ucciso, dopo tre giorni risorgerà».

Essi però non capivano queste parole e avevano timore di interrogarlo. Giunsero a Cafarnao. Quando fu in casa, chiese loro: «Di che cosa stavate discutendo per la strada?». Ed essi tacevano. Per la strada infatti avevano discusso tra loro chi fosse più grande.

Sedutosi, chiamò i Dodici e disse loro: «Se uno vuole essere il primo, sia l’ultimo di tutti e il servitore di tutti». E, preso un bambino, lo pose in mezzo a loro e, abbracciandolo, disse loro: «Chi accoglie uno solo di questi bambini nel mio nome, accoglie me; e chi accoglie me, non accoglie me, ma colui che mi ha mandato».

 

Riflessione di Erri de Luca

Chi non ha casa adesso non l’avrà, chi è solo a lungo solo dovrà stare…” Questi versi di Rainer Maria Rilke mi rappresentavano durante la età giovane. Poi è venuto il tempo della casa. Esco, chiudo la porta, torno e infilo la chiave nella serratura. L’abitudine mi fa considerare normali questi gesti. Sono invece privilegi.

Nel mondo la normalità è l’esilio, gente sballottata via dalle stanze da parte di terremoti, incendi, eruzioni, da parte di guerre che sono terremoti, incendi, eruzioni. Beniamino della sorte è chi ha un tetto, un letto, la chiave di una porta. Chi torna al suo numero civico la sera e lo ritrova come lo ha lasciato al mattino.

Beniamino di buona sorte chi non sta in accampamenti, tende, sotto pioggia che diventa fango, sotto il vento che fa scricchiolare i paletti di sostegno, i figli senza scuola. Da dietro i doppi vetri vedo gli scrosci della pioggia a catinelle, vicino al fuoco del camino sto al riparo dall’inverno.

Allo schermo ci sono le notizie di chi non ha più casa, la mia eccezione è di non fare parte delle notizie. Con questi pensieri sottosopra, la chiave che apre la porta di casa mi diventa pesante e preziosa più di ogni metallo, il bicchiere di vino sulla tavola un salmo di ringraziamento.

 

Intenzione di preghiera

Preghiamo per la salute di Papa Francesco e di tutte le persone che soffrono, affinché il Signore lo sostenga e aiuti per il bene di tutta la chiesa.

 

Don’t Forget! Dante alighieri: Divina Commedia

Inferno Canto III (parte 2.a)

Il quadro a sinistra è opera di Gabriele dell’Otto

La perifrasi e i commenti che seguono sono in gran parte di Franco Nembrini