Riflessione del giorno

martedì 25 maggio ’21

By Patronato S. Vincenzo

May 24, 2021

 

Ottava Settimana Tempo Ordinario

 

Proverbio del giorno (Svizzera)

A volte devi essere silenzioso per poter essere ascoltato.

 

Preghiera del giorno (comunità di Bose)

Ora che sorge il mattino ci presentiamo a te lodando il tuo splendore: nella luce rinati noi cerchiamo la fonte di ogni luce.

Per tutto il giorno che avanza dimoreremo in te, o Sole che dà vita, l’universo ti annuncia e lo Spirito invoca la tua venuta.

Quando verrà a noi la sera ritroveremo te che parli nel silenzio canteremo l’amore del creato che attende il nuovo sole.

Sempre alla luce del Regno veniamo incontro a te che doni vita eterna Creatore del mondo Redentore dell’uomo Consolatore. Amen.

 

Santo del giorno

 

La Parola di Dio del giorno – Marco 10,28-31

In quel tempo, Pietro prese a dire a Gesù: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito».

Gesù gli rispose: «In verità io vi dico: non c’è nessuno che abbia lasciato casa o fratelli o sorelle o madre o padre o figli o campi per causa mia e per causa del Vangelo, che non riceva già ora, in questo tempo, cento volte tanto in case e fratelli e sorelle e madri e figli e campi, insieme a persecuzioni, e la vita eterna nel tempo che verrà.

Molti dei primi saranno ultimi e gli ultimi saranno primi».

 

Riflessione del giorno (piccole storie)

Ha il permesso di soggiorno, ma non trova lavoro, forse perché, minuto e balbuziente com’è, nessuno è portato a dargli credito.

Ma se la cava come sarto –così sostiene lui- e perciò gli si è assegnata una stanzetta con la macchina da cucire e qualche attrezzo del mestiere. “Com’è andata in questi giorni?”. “Ho preso due euro per un petit travail.

Ma siccome la moda vuole i pantaloni rotti, temo che nessuno li farà aggiustare…” risponde deluso. Mentre noi ci si interroga sul da farsi, un altro africano passa all’azione: da uno sacco del deposito sceglie i capi di vestiario più malconci e chiede al sarto: “Quanto vuoi per sistemarli?”.

Un rapido controllo e l’altro risponde: “30 euro”. “Facciamo 50” rilancia l’altro “tanto chi te li manda può pagare”.

Il giorno seguente mi vengono consegnati capi di vestiario piegati alla bell’e meglio da parte dell’intraprendente amico del sarto: “Nel deposito c’è un sacco di vestiti malridotti e ho pensato di farli sistemare: garantisco che il lavoro è ben fatto e credo che 50 euro sia la cifra giusta” fa sorridendo. “Non gliel’ho chiesto io di fare questo lavoro: perché dovrei pagare?”. “Perché tu hai detto che dovevamo aiutarlo e ognuno doveva metterci del suo: io ci ho messo la buona volontà; tu mettici i soldi”.

Così gli indumenti sono tornati nel sacco del deposito; il sarto è contento e il suo amico ancora più di lui.           

  

Intenzione di preghiera per il giorno

Per chi non ha famiglia, affinché senta il calore della comunità e la protezione della Provvidenza.

 

Don’t Forget!  1000 quadri più belli del mondo!

GIOVAN BATTISTA TIEPOLO: LA MADONNA CONSEGNA LO SCAPOLARE A S. SIMONE STOCK

1749 – olio su tela – 533 x 342 cm – Scuola Grande dei Carmini Sala capitolare

La Scuola dei Carmini fu progettata da Francesco Caustello e Baldassare Longhena e dedicata a S. Maria del Monte Carmelo.

I suoi confratelli erano laici e appartenenti alla classe dei cittadini, con l’esclusione dei nobili e dei religiosi.

Il compito della Scuola consisteva nel dare sostegno religioso ed economico ai confratelli, nel dispensare elemosine ai poveri e ai malati e di concorrere ai loro funerali, di fornire di dote le fanciulle per il matrimonio o per la monacazione.