Seconda settimana di pasqua
Aforisma del giorno di Blaise Pascal
L’uomo non è né angelo né bestia, e disgrazia vuole che chi vuol fare l’angelo fa la bestia.
Preghiera del giorno
Dio di eterna misericordia, che nella ricorrenza pasquale ravvivi la fede del tuo popolo, accresci in noi la grazia che ci hai dato, perché comprendiamo l’inestimabile ricchezza del Battesimo che ci ha purificati, dello Spirito che ci ha rigenerati, del Sangue che ci ha redenti.
Per il nostro Signore Gesù Cristo tuo figlio che è Dio e vive e regna con te nell’unità dello Spirito Santo, per i secoli dei secoli.
Santo del giorno
Parola di Dio del giorno Giovanni 3,7-15
In quel tempo, Gesù disse a Nicodemo: «Non meravigliarti se ti ho detto: dovete nascere dall’alto. Il vento soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non sai da dove viene né dove va: così è chiunque è nato dallo Spirito». Gli replicò Nicodemo: «Come può accadere questo?».
Gli rispose Gesù: «Tu sei maestro di Israele e non conosci queste cose? In verità, in verità io ti dico: noi parliamo di ciò che sappiamo e testimoniamo ciò che abbiamo veduto; ma voi non accogliete la nostra testimonianza. Se vi ho parlato di cose della terra e non credete, come crederete se vi parlerò di cose del cielo? Nessuno è mai salito al cielo, se non colui che è disceso dal cielo, il Figlio dell’uomo.
E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna».
Riflessione il “breviario” di Mons. Gianfranco Ravasi
“Edulo curavi humanas actiones non ridere, non lugere, neque detestari, sed intelligere”. (Ho lavorato con attenzione, non per deridere, lamentarmi o esecrare, ma per comprendere le azioni umane).
Per una volta tanto sia concesso il latino, la lingua ancora ufficiale della Chiesa cattolica, la lingua “scientifica” dei secoli passati. L’autore che forse avete riconosciuto era in verità un ebreo e in odore di eresia, cioè Baruch Spinoza nel suo Tractatus politicus.
Eppure non sento nessuna esitazione nel proporre questo motto come un modello per un dialogo serio e pacato tra credenti e non. Quattro verbi, dunque, costituiscono il dittico squilibrato che il filosofo dipinge. C’è la tavola oscura della derisione (ridere), del lamento (lugere) e dell’odio (detestari).
Questa trilogia verbale purtroppo, anche ai nostri giorni, è la più praticata in ogni ambito; ha cultori appassionati e infesta studi televisivi, assemblee, parlamenti, comunità laiche e religiose. L’altra tavola del dittico ha un solo verbo, intelligere (capire, comprendere).
E la vera intelligenza non è solo ragione, ma è anche ascolto, volontà, attenzione, rispetto. «L’intelligente ama istruirsi – diceva Cvechov – lo stupido istruire».
Intenzione di preghiera per il giorno
Preghiamo perché i cristiani esercitino la virtù del discernimento con l’impegno a comprendere, dare ascolto e approfondire la realtà e la Parola di Dio.
Don’t forget! 1000 quadri più belli del mondo
FORD MADOX BROWN: L’ULTIMO SGUARDO ALL’INGHILTERRA
1855 olio su tavola – 82 x 75 cm – Birgminghan Museum and Art Gallery – UK
Questa scena toccante è il capolavoro del pittore inglese Ford Madox Brown (1821-1893) e tratta il tema dell’emigrazione a quel tempo assai attuale nel suo paese. Brown cominciò a lavorare al quadro nel 1852 quando l’emigrazione raggiunse l’apice in Gran Bretagna con la partenza di quasi 340.000 persone.
L’ispirazione gli venne in seguito alla partenza per l’Australia dell’amico scultore Thomas Woolner (1825-1892) della corrente dei preraffaelliti. Che anche Madox Brown stesse pensando di emigrare (confessò di aver dipinto il quadro mentre era “molto al verde e un po’ matto” e pensava di trasferirsi in India) lo rivela il fatto che nei personaggi principali del quadro egli ritrae sé stesso e la moglie.
La coppia, dallo sguardo triste e cupo, è ritratta mentre dà le spalle alle bianche scogliere di Dover e abbandona la patria natia su una nave dal nome “Eldorado” la mitica terra dell’oro sempre cercata e mai trovata dai conquistadores spagnoli.
Ma nulla fa presagire che il loro futuro sarà dorato …anzi. Nella folla che gremisce il battello, i due si stringono l’uno all’altra, alla ricerca di un po’ di calore, riparandosi dalle folate fredde del vento e dagli schizzi delle onde con un ombrello, mentre del secondogenito Oliver, avvolto nello scialle della donna, si intravede solo la piccola mano, stretta in modo rassicurante a quella della mamma.
La bambina bionda sullo sfondo alle spalle dell’uomo sarebbe invece la figlia Catherine, nata nel 1850. L’abbigliamento della coppia indica che la famiglia appartiene alla classe media e dal volto deciso di lui traspare la fiducia nella rivincita sociale che li aspetta.
Il pittore compose una lirica per commentare il quadro: “…Lei afferra la mano disattenta e abbraccia il suo bambino. Tra lacrime d’arcobaleno vede un barlume più limpido, non può vedere un vuoto dove ci sarà lui.”