Riflessione del giorno

martedì 26 ottobre ’21

By patronatoADM

October 25, 2021

 

30 Settimana del tempo ordinario

 

Aforisma del giorno – don Lorenzo Milani

“Solo con la parola alla gente non gli si fa nulla. Sul piano divino ci vuole la grazia e sul piano umano ci vuole l’esempio.”

 

Preghiera del giorno – Bernhard Haring

Cristo, Figlio del Dio vivo, abbi pietà di me: guariscimi perché io veda te nostra via, nostra vita, verità che ci salva.

Concedimi, Signore, di fissare te, senza mai distogliere il mio sguardo da te,sacramento vivo, segno visibile di Dio invisibile, e così conosca il Padre, la meta della nostra vita, e conosca te, la nostra via al Padre.

Dammi, Signore, il coraggio di cercare te e la tua volontà per metterla in pratica, dammi l’umiltà perché io possa riconoscere e confessare dove e quando non ho agito secondo la verità che tu hai rivelata alla mia coscienza. Amen.

 

Santo del giorno

 

Parola di Dio del giorno – Luca 13,18-21

In quel tempo, disse Gesù: «A che cosa è simile il regno di Dio, e a che cosa lo posso paragonare? È simile a un granello di senape, che un uomo prese e gettò nel suo giardino; crebbe, divenne un albero e gli uccelli del cielo vennero a fare il nido fra i suoi rami».

E disse ancora: «A che cosa posso paragonare il regno di Dio? È simile al lievito, che una donna prese e mescolò in tre misure di farina, finché non fu tutta lievitata».

 

Riflessione del giorno – Pippo Corigliano

Il cristiano sa che tutto dipende dalla grazia di Dio. Sicuramente gli tocca impegnarsi, prevedere, realizzare progetti, ma sa anche che ciò che conta è la volontà di Dio. La sua preghiera è confidenziale e fiduciosa: le risposte di Dio vanno ascoltate nel silenzio del cuore con umile attenzione.

A volte Dio ci ispira chiaramente, a volte invece ci fa comprendere la Sua volontà attraverso i fatti della vita. Il cristiano sa di essere una creatura che dipende e che non tocca a lui l’ultima parola. Chi non vive di fede vive l’angoscia di chi crede che tutto dipenda dai suoi sforzi e è una malattia contemporanea.

Viceversa, sapere che, oltre al necessario impegno personale, tutto dipende dal Signore, dà una serenità che si esprime nella preghiera fiduciosa. A Napoli stare di cattivo umore è considerato sconveniente, mentre il buon umore e le battute di spirito sono apprezzati e provocano risposte in sintonia.

In fin dei conti l’uomo di fede assomiglia al napoletano classico: perché sa che il risultato non dipende da lui e sa sorridere della sua insufficienza. Insomma per chi crede in Dio l’umorismo è un compagno di viaggio.

 

Intenzione di preghiera per il giorno

Perché impariamo a vivere con serenità la nostra vita, nella consapevolezza che il mondo, la storia e noi stessi siamo nelle mani e nel cuore di Dio.

 

Don’t forget! 1000 quadri più belli del mondo

COSTANCE MARIE CHARPENTIER: MADEMOISELLE CHARLOTTE DU VAL D’OGNES

1801 – olio su tela – 162 x 129 cm – Metropolitan Museum of Art New York USA

Nel 1971 il Metropolitan Museum di New York acquistò questo quadro convinto che fosse di Jacques-Louis David, ma il direttore del museo, dopo un attento studio concluse che il dipinto era opera di una sua allieva, COSTANCE MARIE CHARPENTIER (1767-1849).

Di chiunque sia il quadro (altri lo attribuiscono a un’altra pittrice dell’epoca Marie Denise Villiers 1774-1821) il dipinto è oggetto di accesi dibattiti tra storici e critici dell’arte. Il quadro raffigura una giovane donna in tunica bianca e con l’acconciatura “alla greca” tipica della moda del tempo.

La donna, seduta su una sedia su cui è gettato un panno rosso, è intenta a disegnare qualcosa o qualcuno che è invisibile allo spettatore. Sta guardando in alto e l’ombra sul viso suggerisce che sta studiando qualcosa o qualcuno posizionato direttamente di fronte a lei: forse sta disegnando lo spettatore o addirittura lo stesso (la stessa) artista che la sta dipingendo. 

Se si accetta questa interpretazione, il dipinto offrirebbe uno scorcio stuzzicante di due artisti in dialogo tra loro, dove ognuno dei due cerca di cattura l’anima dell’altro. Il vetro rotto della finestra è un altro dettaglio interessante, che potrebbe essere letto come un sottile riferimento al caos e alla violenza della rivoluzione francese.

Attraverso la finestra si scorge un palazzo con una coppia in conversazione La luce entra nella stanza dalla finestra rotta e crea un effetto di sospensione e silenzio che ricorda i ritratti di Vermeer o un anticipo di quelli di Hopper. 

Ci troviamo di fronte a un quadro perfetto, indimenticabile dove l’essenzialità dell’ambiente e l’imprecisione di certi dettagli nel ritratto della donna, non fanno che accentuare il fascino misterioso del personaggio femminile che alcuni critici hanno definito “la Monna Lisa del XIX secolo”.