nell’immagine un dipinto di Winslow Homer
Proverbio del Giorno (Charles P. Baudelaire)
La più grande astuzia del diavolo è farci credere che non esiste
Preghiera del giorno (preghiera Colletta)
O Padre, che nel Cristo tuo Figlio ci hai dato l’unico maestro di sapienza e il liberatore dalle potenze del male, rendici forti nella professione della fede, perché in parole e opere proclamiamo la verità e testimoniamo la beatitudine di coloro che a te si affidano. Per il nostro Signore Gesù Cristo…
TOMMASO D’AQUINO. 1225 – 7-03-1274
Domenicano (1244) formatosi a Montecassino e nelle grandi scuole del tempo, e divenuto maestro negli studi di Parigi, Orvieto, Roma, Viterbo e Napoli, impresse al suo insegnamento un orientamento originale e innovatore. Affidò a molti scritti e alla celebre ‘Summa’ la sistemazione della dottrina filosofica e teologica tradizionale. Ha esercitato grande influsso sul pensiero filosofico e sulla ricerca teologica nelle scuole dei secoli seguenti.
La Parola di Dio del giorno (Marco 3,31-35)
In quel tempo, giunsero la madre di Gesù e i suoi fratelli e, stando fuori, lo mandarono a chiamare. Tutto attorno era seduta la folla e gli dissero: «Ecco tua madre, i tuoi fratelli e le tue sorelle sono fuori e ti cercano». Ma egli rispose loro: «Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?». Girando lo sguardo su quelli che gli stavano seduti attorno, disse: «Ecco mia madre e i miei fratelli! Chi compie la volontà di Dio, costui è mio fratello, sorella e madre».
Riflessione Per Il Giorno (Evagrio Pontico, Monaco del IV secolo)
Non pregare perché si compiano le tue volontà, perché esse non corrispondono necessariamente alla volontà di Dio. Piuttosto, segui l’insegnamento ricevuto e prega dicendo: Si compia in me la tua volontà (Mt 6,10); e così in ogni cosa chiedigli che si faccia la sua volontà poiché lui vuole il bene e ciò che è utile alla tua anima, mentre tu non cerchi necessariamente quello. Spesso ho chiesto nelle mie preghiere che si compisse ciò che credevo buono per me, e mi ostinavo nella richiesta, facendo scioccamente violenza alla volontà di Dio, senza rimettermi a lui affinché ordinasse lui stesso quanto sapeva essermi utile; eppure, ricevuta la cosa poi fu grande la delusione di non aver chiesto piuttosto che si compisse la volontà di Dio, d’aver preferito il compimento del mio volere, infatti la cosa non fu come l’avevo prevista. Cosa c’è di buono, se non Dio? Perciò affidiamo a lui tutto quanto ci riguarda e ci troveremo bene. Poiché chi è buono, è anche necessariamente prodigo di eccellenti doni. Non affliggerti se non ricevi subito da Dio quanto chiedi; è che vuol farti ancor più bene con la tua perseveranza a restare con lui nella preghiera. Non cercare che ciò che ti riguarda accada secondo le tue idee, ma secondo il beneplacito di Dio; allora sarai in pace e pieno di riconoscenza nella preghiera.
Intenzione del giorno
Preghiamo per i nostri fratelli perseguitati a causa della fede e per i tanti martiri di oggi
Don’t Forget! – EVENTI DELL’ANNO 20 DI OGNI SECOLO: SEC. XVI – ANNO 1520
Ferdinando Magellano attraversa lo stretto che porta il suo nome e il 28/11 raggiunge l’Oceano Pacifico. Papa Leone X con la Bolla “Exsurge Domine” minaccia Martin Lutero di scomunica. In ottobre Carlo V è incoronato imperatore del Sacro Romano Impero dall’arcivescovo di Colonia nella cattedrale di Aquisgrana. Solimano, figlio di Selim I, diventa sultano dell’Impero Ottomano.
“1000 quadri più belli del mondo”
La storia di Narciso, che più di ogni altra del mondo antico ha segnato la nostra cultura, è riportata da Ovidio nelle sue Metamorfosi. Il ragazzo, figlio del fiume Cefiso e della ninfa Liriope, possiede una straordinaria bellezza che attira numerosi amanti, tutti da lui respinti. Tra questi c’è la ninfa Eco che, non corrisposta, si lascia consumare dal dispiacere finché di lei non resta che la voce. Interviene allora la Nemesi che decide di punirlo causandogli la stessa sofferenza provocata dal suo rifiuto. Così un giorno, stanco dopo la caccia, in un fitto bosco, il giovane vede una fonte d’acqua cristallina e si avvicina per bere, ma “mentre cerca di soddisfare la sete, gliene cresce dentro un’altra”, scrive Ovidio che non è altro che onda”. Dopo avere invano cercato di toccare la figura sulla superficie dell’acqua, Narciso comprende la sua condizione, si dispera, e muore sopraffatto dal dolore. Quando le Naiadi arrivano alla fonte per compiere i riti funebri, trovano il fiore al posto del suo corpo. Nei secoli, sono state infinite le trasposizioni pittoriche del mito. La tela Barberini presenta un’impostazione del tutto originale: l’intera vicenda è condensata nella descrizione del tentativo di Narciso, in abiti seicenteschi, inginocchiato e con una mano nell’acqua, di afferrare la sua immagine riflessa. E proprio la portata dell’innovazione iconografica e la potenza espressiva del quadro sono sempre state tra i principali argomenti avanzati a favore della sua attribuzione a Caravaggio. Numerosi e di peso sono però i critici che attribuiscono lo splendido quadro a Giovanni Antonio Galli detto lo Spadarino (Roma 1585 – Roma 1652) uno dei seguaci del Caravaggio autore di notevolissime opere. Comunque sia ci troviamo di fronte a un capolavoro. E’ evidente che secondo l’attribuzione varia anche la data di composizione del quadro stesso: se è del Caravaggio la tela non può essere stata dipinta dopo il 1600; se è dello Spadarino, almeno 20 anni dopo.