Proverbio del giorno
«Non puoi riempirti la pancia dipingendo pezzi di pane (Cina)»
Iniziamo la Giornata Pregando (Preghiera Colletta)
O Padre, che fai ogni cosa per amore e sei la più sicura difesa degli umili e dei poveri, donaci un cuore libero da tutti gli idoli, per servire te solo e amare i fratelli secondo lo Spirito del tuo Figlio, facendo del suo comandamento nuovo l’unica legge della vita. Per il nostro Signore Gesù Cristo…
S. Narciso di Gerusalemme
Narciso aveva quasi cent’anni quando venne eletto 30° vescovo di Gerusalemme. Nonostante l’età, governò a lungo e con fermezza. A lui si attribuisce, nel giorno di Pasqua, il miracolo di aver mutato l’acqua in olio per le lampade della chiesa, rimaste a secco. Per il suo rigore furono sparse calunnie sul suo conto: si allontanò e, creduto morto, vennero eletti uno dopo l’altro due successori: alla morte del secondo ricomparve: si dice avesse 116 anni
Ascoltiamo la Parola di Dio del giorno Luca 13,18-21
Diceva Gesù: «A che cosa è simile il regno di Dio, e a che cosa lo rassomiglierò? E’ simile a un granellino di senapa, che un uomo ha preso e gettato nell’orto; poi è cresciuto e diventato un arbusto, e gli uccelli del cielo si sono posati tra i suoi rami». E ancora: «A che cosa rassomiglierò il regno di Dio? E’ simile al lievito che una donna ha preso e nascosto in tre staia di farina, finché sia tutta fermentata».
Riflessione Per Il Giorno (Mons. Ravasi: Mattutino)
La moderazione è una cosa fatale. Sembra che tra i giovani nulla abbia più successo dell’eccesso. Anche se non fu un modello di moderazione, aveva ragione lo scrittore inglese Oscar Wilde (1854-1900) a fare questa considerazione. Basta seguire qualche programma televisivo o badare ai canoni della pubblicità: l’intemperanza verbale, l’esasperazione sessuale, l’esuberanza del comportamento, l’enormità degli atti sono una sorta di legge imperante a cui tutti s’adeguano. Purtroppo i giovani sono spesso i più malleabili a queste imposizioni subliminali, alle mode e ai modelli di comportamento. Ed ecco appunto il successo dell’eccesso che non si estingue solo nella sguaiataggine ma va a finire anche nell’orizzonte oscuro del dramma, con la droga, l’alcol, gli incidenti stradali per la folle velocità e così via. È necessario darsi una calmata. Certo, la parola «moderazione» è ambigua perché talora è applicata anche alla conservazione, all’atteggiamento codino, alla reazione. Il suo valore genuino però è prezioso perché ci parla di misura, stile, regola, autocontrollo. Contro ciò che è smodato e sfrenato la moderazione ricorda la necessità di un equilibrio e di un rispetto perché la libertà non significa sregolatezza e assenza di limiti e di dominio di sé e delle proprie pulsioni. Confucio, l’antico sapiente cinese, dichiarava lapidariamente che «chi si modera, raramente si perde». Ritrovare la misura nel comportamento non è solo un segno di dignità ma anche di vero e permanente successo.
Intenzione del giorno
Preghiamo perché facciamo del comandamento dell’amore il riferimento della nostra vita
Don’t forget! – “I 1.000 quadri più belli del mondo”
Abraham Mignon (1640-1679), artista tedesco e maestro di spicco della natura morta, ha ricevuto le sue prime lezioni di pittura nella sua città natale, Francoforte sul Meno, e in seguito ha lavorato a Amsterdam e a Utrecht. Nel 1669 si unì alla corporazione di S. Luca. Mignon descrisse con successo nature morte nella tradizione dei maestri del nord. I suoi dipinti mostrano l’abbondanza della natura: fiori, frutti, frutti strani, accanto ai quali di solito si trovano oggetti raffinati e stoviglie costose. L’abile stile pittorico e la precisione della composizione conferiscono ai dipinti di questo straordinario artista una bellezza e raffinatezza particolari. Le sue opere furono molto apprezzate dai collezionisti tedeschi già nel XVIII secolo e nel secolo successivo divennero modelli per gli artigiani di stile Biedermeier.
In questa natura morta Mignon crea una colorata e vivace composizione dove c’è di tutto: frutta (uva bianca e nera, noci, more, arancia e melagrana…) verdura, ostriche (pronte ad essere consumate con tanto di limone e caldarroste pronte) su un vassoio d’argento, il vaso di vetro, la tazza di porcellana, la pipa e lo stoppino acceso…il tutto disposto con raffinata tecnica su superfici naturali (tavolo di pietra e scatola di legno ecc) in modo da creare giochi di forme e di luci. Insetti come la lumaca il bruco, le farfalle e una quantità di altri dettagli descritti minuziosamente contribuiscono a rendere questo quadro un capolavoro del suo genere.
nell’immagine un dipinto di Aron Wiesenfeld