Riflessione del giorno

Martedì 29 ottobre 2024

By Patronato S. Vincenzo

October 28, 2024

 

XXX settimana T. Ordinario

 

Avvenne il 29 ottobre…

969 – Le truppe bizantine occupano Antiochia.

1863 – Sedici nazioni, a Ginevra, concordano sulla fondazione della Croce Rossa Internazionale.

1923 – La Turchia, a seguito della dissoluzione dell’Impero ottomano, diventa repubblica.

1929 – Inizia la Grande depressione con il ‘martedì nero’: la Borsa di New York crolla, innescando quella che sarà una crisi economica a livello mondiale

1945 – A New York è messa in vendita la prima penna a sfera.

2004 – A Roma i 25 paesi membri dell’Unione europea firmano la costituzione europea.

 

Aforisma la sapienza dei Chassidim

La vita in questo mondo assomiglia al filo della lama di un coltello. Di qua e di là c’è l’abisso, e la via della vita scorre nel mezzo.

 

Preghiera

Dio onnipotente ed eterno, accresci in noi la fede, la speranza e la carità, e perché possiamo ottenere ciò che prometti, fa’ che amiamo ciò che comandi. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen

 

Santo del giorno

 

Parola di Dio del giorno Luca 13,18-21

In quel tempo, diceva Gesù: «A che cosa è simile il regno di Dio, e a che cosa lo posso paragonare? È simile a un granello di senape, che un uomo prese e gettò nel suo giardino; crebbe, divenne un albero e gli uccelli del cielo vennero a fare il nido fra i suoi rami».

E disse ancora: «A che cosa posso paragonare il regno di Dio? È simile al lievito, che una donna prese e mescolò in tre misure di farina, finché non fu tutta lievitata».

 

Riflessione a proposito di fiducia…

C’era una volta un celebre funambolo di cui tutti riconoscevano la stupefacente abilità. Un giorno, il circo dove il funambolo lavorava si trovò in serie difficoltà finanziarie e il direttore propose allora al funambolo di alzare il filo e aumentare la distanza per attirare più gente. Il funambolo chiese ai suoi compagni di lavoro: “Siete sicuri che ci riuscirò?”. Tutti risposero: “Abbiamo fiducia in te e siamo certi che ci riuscirai”.

L’esibizione del funambolo ebbe un grande successo. Ogni giorno la gente faceva la coda al botteghino del circo per assistere allo straordinario spettacolo di abilità e di coraggio. Dopo un anno di successo, il direttore volle dare al circo maggiore risonanza e propose al funambolo di tendere un cavo d’acciaio da una riva all’altra di un’alta cascata e invitare la gente con i giornalisti e le televisioni per quella esibizione senza precedenti.

Tutti i membri del circo rinnovarono la loro fiducia al funambolo. Questi non esitò e accettò la sfida. Già pronto per la pericolosissima traversata sul filo, chiese ancora una volta a tutti i compagni se erano sinceri nell’affermare una fiducia illimitata in lui. “Sì!”, gridarono tutti. Il funambolo partì e l’impresa riuscì perfettamente.

Poi il funambolo chiese un po’ di silenzio e disse: “Visto che la vostra fiducia in me è così grande” disse “vi propongo una cosa ancora più straordinaria!”. “Dicci che cos’è: perché qualunque cosa proponi, accetteremo!”. “Propongo di camminare sul cavo con uno di voi dentro una carriola per fare con me la traversata”. Nessuno volle salire.

 

Intenzione di preghiera

Perché il Signore Gesù sostenga i suoi ministri, affinché siano missionari del Vangelo in ogni parte del mondo e portatori di senso e speranza.

 

Don’t Forget! Storia dei martiri cristiani

MARTIRI del PERÙ (4.a parte)

Beato SANDRO DORDI

+ 25-8-1991

DON ALESSANDRO DORDI, nacque il 22-1-1931 a Gromo S. Marino, piccola frazione di Gandellino, nell’alta Valle Seriana (Italia). Entrato nel seminario vescovile di Bergamo, chiese presto di far parte della comunità missionaria del “Paradiso”, un’istituzione diocesana, voluta in quegli anni dal vescovo Mons. Adriano Bernareggi, per fronteggiare le emergenze pastorali. Venne ordinato sacerdote il 12-6-1954.

Per dodici anni il Venerabile Servo di Dio svolse il ministero diocesano nella diocesi di Chioggia e tra gli emigrati italiani a Le Locle, nel Cantone Svizzero di Neuchatel, dove rimase fino al 1980, allorché chiese al suo vescovo di potersi recare in Perù per offrire il proprio servizio ai poveri di quel paese.

Entrò profondamente nel cuore della popolazione della valle del Santa, a nord di Chimbote, alla quale era stato destinato dal Vescovo di quella Diocesi. Pur non svolgendo alcuna forma di attività politica, si impegnò a proteggere i più deboli, a promuovere tra loro i valori evangelici e a organizzare corsi di formazione per i diversi gruppi di fedeli. Tali attività pastorali suscitarono la violenta avversione dei guerriglieri di “Sendero Luminoso”.

Così, dopo una serie di intimidazioni, la sera del 25-8-1991, mentre ritornava verso la casa parrocchiale, sostando per celebrare una ultima Eucaristia a Vinzos, un commando di terroristi gli tese un’imboscata e, dopo un brevissimo interrogatorio, lo uccise a colpi d’arma da fuoco, vicino a Rinconada. Dopo i solenni funerali svoltisi nella cattedrale di Lima, i resti mortali del Servo di Dio furono trasportati in Italia e inumati nel cimitero di Gromo S. Marino.

Nella sua ultima lettera aveva scritto: «Sarai al corrente della morte dei due Padri Polacchi. Non ho parole per descriverti come siamo stati tutti colpiti da questo grave fatto… Senza volerlo vien da pensare a chi toccherà la prossima volta… Siamo nelle mani del Signore, tu prega perché io mi dico: “Lo spirito è pronto, ma la carne è debole”» (Don Alessandro Dordi).