Iniziamo la giornata Pregando
“Gesù, perché il mondo sappia che non c’è sulla terra altro nome nel quale possiamo sperare la salvezza, liberaci da ogni male e donaci ogni vero bene. Solo il Tuo Nome è la salute del corpo, la pace del cuore, la salvezza dell’anima, la benedizione e l’amore nella famiglia. Che il Tuo Nome sia benedetto, lodato, ringraziato, glorificato, invocato su tutta la terra. Amen”
Ascoltiamo la Parola di Dio (Sir24,1-2.8-12)
La sapienza loda se stessa, si vanta in mezzo al suo popolo. Nell’assemblea dell’Altissimo apre la bocca, si glorifica davanti alla sua potenza: Allora il creatore dell’universo mi diede un ordine, il mio creatore mi fece posare la tenda e mi disse: Fissa la tenda in Giacobbe e prendi in eredità Israele. Prima dei secoli, fin dal principio, egli mi creò; per tutta l’eternità non verrò meno. Ho officiato nella tenda santa davanti a lui, e così mi sono stabilita in Sion. Nella città amata mi ha fatto abitare; in Gerusalemme è il mio potere. Ho posto le radici in mezzo a un popolo glorioso, nella porzione del Signore, sua eredità”.
Riflessione per il giorno
Il trigramma fu disegnato da S. Bernardino: il simbolo consiste in un sole raggiante, con le lettere IHS che sono le prime 3 del nome Gesù in greco ΙΗΣΟΥΣ, ma anche le iniziali di “Iesus Hominum Salvator”. A ogni elemento del simbolo, Bernardino applicò un significato: il sole centrale allude a Cristo che dà la vita e suggerisce l’idea dell’irradiarsi della Carità. Il calore del sole è diffuso dai raggi: ecco i 12 raggi serpeggianti (gli Apostoli) e gli 8 raggi diretti che rappresentano le beatitudini. Bernardino collocò al centro della linea mediana dell’H una croce. Il significato mistico dei raggi serpeggianti: 1° rifugio dei penitenti; 2° vessillo dei combattenti; 3° rimedio degli infermi; 4° conforto dei sofferenti; 5° onore dei credenti; 6° gioia dei predicanti; 7° merito degli operanti; 8° aiuto dei deficienti; 9° sospiro dei meditanti; 10° suffragio degli oranti; 11° gusto dei contemplanti; 12° gloria dei trionfanti. Tutto il simbolo è circondato da una cerchia esterna con le parole in latino tratte dalla Lettera ai Filippesi di Paolo: “Nel Nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi, sia degli esseri celesti, che dei terrestri e degli inferi”. Il trigramma ebbe un gran successo, diffondendosi in tutta Europa. Diceva s. Bernardino: “E’ mia intenzione di rinnovare e chiarificare il nome di Gesù, come fu nella primitiva Chiesa”. La Compagnia di Gesù, prese queste tre lettere come suo emblema e diventò sostenitrice del culto e della dottrina, dedicando al Ss. Nome di Gesù le sue più belle e grandi chiese in tutto il mondo.