Riflessione del giorno

martedì 3 gennaio ’17

By Patronato S. Vincenzo

January 02, 2017

 

Iniziamo la giornata Pregando 

“Gesù, perché il mondo sappia che non c’è sulla terra altro nome nel quale possiamo sperare la salvezza, liberaci da ogni male e donaci ogni vero bene. Solo il Tuo Nome è la salute del corpo, la pace del cuore, la salvezza dell’anima, la benedizione e l’amore nella famiglia. Che il Tuo Nome sia benedetto, lodato, ringraziato, glorificato, invocato su tutta la terra. Amen”

 

 

Ascoltiamo la Parola di Dio (Sir24,1-2.8-12)

La sapienza loda se stessa, si vanta in mezzo al suo popolo. Nell’assemblea dell’Altissimo apre la bocca, si glorifica davanti alla sua potenza: Allora il creatore dell’universo mi diede un ordine, il mio creatore mi fece posare la tenda e mi disse: Fissa la tenda in Giacobbe e prendi in eredità Israele. Prima dei secoli, fin dal principio, egli mi creò; per tutta l’eternità non verrò meno. Ho officiato nella tenda santa davanti a lui, e così mi sono stabilita in Sion. Nella città amata mi ha fatto abitare; in Gerusalemme è il mio potere. Ho posto le radici in mezzo a un popolo glorioso, nella porzione del Signore, sua eredità”. 

 

Riflessione per il giorno

Il trigramma fu disegnato da S. Bernardino: il simbolo consiste in un sole raggiante, con le lettere IHS che sono le prime 3 del nome Gesù in greco ΙΗΣΟΥΣ, ma anche le iniziali di “Iesus Hominum Salvator”. A ogni elemento del simbolo, Bernardino applicò un significato: il sole centrale allude a Cristo che dà la vita e suggerisce l’idea dell’irradiarsi della Carità. Il calore del sole è diffuso dai raggi: ecco i 12 raggi serpeggianti (gli Apostoli) e gli 8 raggi diretti che rappresentano le beatitudini. Bernardino collocò al centro della linea mediana dell’H una croce. Il significato mistico dei raggi serpeggianti: 1° rifugio dei penitenti; 2° vessillo dei combattenti; 3° rimedio degli infermi; 4° conforto dei sofferenti; 5° onore dei credenti; 6° gioia dei predicanti; 7° merito degli operanti; 8° aiuto dei deficienti; 9° sospiro dei meditanti; 10° suffragio degli oranti; 11° gusto dei contemplanti; 12° gloria dei trionfanti. Tutto il simbolo è circondato da una cerchia esterna con le parole in latino tratte dalla Lettera ai Filippesi di Paolo: “Nel Nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi, sia degli esseri celesti, che dei terrestri e degli inferi”. Il trigramma ebbe un gran successo, diffondendosi in tutta Europa. Diceva s. Bernardino: “E’ mia intenzione di rinnovare e chiarificare il nome di Gesù, come fu nella primitiva Chiesa”. La Compagnia di Gesù, prese queste tre lettere come suo emblema e diventò sostenitrice del culto e della dottrina, dedicando al Ss. Nome di Gesù le sue più belle e grandi chiese in tutto il mondo.