Riflessione del giorno

martedì 4 maggio ’21

By Patronato S. Vincenzo

May 03, 2021

 

Quinta Settimana di Pasqua

 

Proverbio del giorno (Arabo)

Puoi portare un cammello alla fonte ma non puoi costringerlo a bere.

 

Preghiera del Giorno

Giuseppe, custode del Redentore e sposo della Vergine Maria.

A te Dio affidò il Figlio; in te Maria ripose la sua fiducia; con te Cristo diventò uomo.

Beato Giuseppe, mostrati padre anche per noi, e guidaci nel cammino della vita.

Ottienici grazia, misericordia e coraggio e difendici dal male.

Amen.

 

Santo del giorno

 

La sua fama di santità si sparge anche al di fuori del Veneto, tanto che nella primavera del 1619 l’arciduca Leopoldo d’Asburgo ne richiede la presenza a Innsbruck.

Fra Tommaso svolge il suo apostolato fra gli umili e tra i nobili e si conquista la stima di eminenti personalità austriache e bavaresi.

Quando morì, nel 1631, nella città sull’Inn, la sua fama di predicatore e di santo era ampiamente diffusa.

 

La parola di dio del giorno – Giovanni 14,27-31

Disse Gesù ai suoi discepoli: «Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi.

Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore. Avete udito che vi ho detto: “Vado e tornerò da voi”.

Se mi amaste, vi rallegrereste che io vado al Padre, perché il Padre è più grande di me. Ve l’ho detto ora, prima che avvenga, perché, quando avverrà, voi crediate.

Non parlerò più a lungo con voi, perché viene il prìncipe del mondo; contro di me non può nulla, ma bisogna che il mondo sappia che io amo il Padre, e come il Padre mi ha comandato, così io agisco».

 

La riflessione del giorno – Il Pastore d’Erma: Le Similitudini

Andando per il campo e osservando un olmo e una vite, meditavo su di essi e i loro frutti.

Mi apparve il pastore e mi disse: “Mediti sull’olmo e sulla vite?”.“Penso, signore, che sono adatti l’uno all’altra”.

“Questi due alberi sono un simbolo per i servi di Dio”.“Vorrei conoscere, dico, il simbolo di questi alberi cui accenni”.

“Vedi l’olmo e la vite?”. “Li vedo, signore”.

“La vite porta il frutto, l’olmo è un albero senza frutto. Ma la vite, se non sale sull’olmo, non può dare frutti in abbondanza, giacendo per terra.

Il frutto che poi porta, se non è sospeso all’olmo, marcisce. La vite che si attorciglia all’olmo produce frutto da parte sua e da parte dell’olmo.

Vedi, dunque, che l’olmo produce molto frutto, non meno della vite, e forse di più”.

“Come, signore, di più?”. “Perché, dice, la vite sospesa all’olmo porta un bel frutto in abbondanza, giacendo per terra, invece, poco e marcio.”

 

Intenzione di preghiera del giorno

Preghiamo per i 45 morti e i 150 feriti del monte Meron – Israele nella festa ebraica di Lag Ba’omer.

 

Don’t forget! “I 1.000 quadri più belli del mondo”

In quest’opera sono presenti le caratteristiche fondamentali della maturità di Sebastiano Ricci.

Colpisce soprattutto l’effetto scenografico utilizzato: la figura di Fetonte, i cavalli, il carro sono tutti elementi rappresentati con grande senso di forza e potenza, anche per il punto di vista adottato: il pittore infatti rappresenta la scena da sotto in su, di chi si vede cadere addosso cavalli, cocchio e auriga.

Le immagini, pur nella massima ricerca formale, vibrano di luce con continui contrasti chiaroscurali.

La contorsione delle figure e i richiami luminosi danno una completa sensazione dell’avvenimento: la consapevolezza che tutto sta precipitando rapidamente.

“Sebastiano Ricci in quest’opera ha acquisito una sciolta libertà sintattica, per cui si può dire che questo soffitto costituisca la prima prova veramente barocca del Seicento veneziano”.