14. settimana tempo ordinario
Aforisma del giorno di N. Gomez Dàvila
Forse il futuro prossimo porterà catastrofi inimmaginabili. Ma ciò che di sicuro minaccia il mondo non è tanto la violenza di moltitudini fameliche quanto la sazietà di masse annoiate.
Preghiera del giorno per chiedere la pioggia
Grazie a te, Dio nostro Padre, per l’acqua, tua creatura; grazie a te, per l’acqua che irriga, che purifica, che disseta ed è la fonte della nostra rinascita in Cristo tuo Figlio.
Fa’, o Signore, che ogni uomo possa sempre godere di questo dono e conservando pura l’opera della creazione, veda in essa un raggio della tua bontà e un invito costante alla purezza del corpo e dell’anima.
Donaci, o Dio, la pioggia di cui abbiamo tanto bisogno perché, aiutati dai beni della vita presente, tendiamo con maggiore fiducia a quelli eterni. Amen.
Santo del giorno
Parola di Dio del giorno Mt 9,32-38
Presentarono a Gesù un muto indemoniato. E dopo che il demonio fu scacciato, quel muto cominciò a parlare. E le folle, prese da stupore, dicevano: «Non si è mai vista una cosa simile in Israele!».
Ma i farisei dicevano: «Egli scaccia i demoni per opera del principe dei demoni». Gesù percorreva tutte le città e i villaggi, insegnando nelle loro sinagoghe, annunciando il vangelo del Regno e guarendo ogni malattia e ogni infermità.
Vedendo le folle ne sentì compassione, perché erano stanche e sfinite come pecore che non hanno pastore. Allora disse ai suoi discepoli: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe perché mandi operai nella sua messe!».
Riflessione del giorno
Notre-Dame-de-la-Délivrande (Nostra Signora della Liberazione) è un santuario cattolico situato a Popenguine, villaggio sulla costa del Senegal, 70 km a sud di Dakar. Ogni anno a Pentecoste un milione di fedeli da tutto il paese confluisce verso questa Basilica dove si venera un’immagine della Madonna Nera benedetta da Giovanni Paolo II nel 1992.
Curiosamente Popenguine è un villaggio a maggioranza musulmana he però in occasione del “grand pèlerinage” contribuisce all’organizzazione e si mette al servizio dei fedeli (cristiani ma anche islamici) che percorrono fino a 80 km a piedi per arrivarci.
Un ospite senegalese del Patronato, per ringraziare “Dieu et la Vierge” di avere finalmente ottenuto un lavoro sicuro e una casa in affitto, ha deciso di aiutare i ragazzi del suo villaggio a parteciparvi, contribuendo al costo del pullman che copre metà del tragitto (cioè 30 km, perché l’altra metà deve essere percorsa a piedi) donando il suo stipendio mensile.
Ma non bastava e così ci ha chiesto un aiuto che abbiamo concesso volentieri a quei 500 ragazzi e ragazze che per la prima volta hanno potuto vivere un’esperienza per loro indimenticabile. Quanto a noi del Patronato, ora godiamo anche della protezione di “Notre Dame de la Délivrande”.
Intenzione di preghiera per il giorno
Perché il Signore ci conceda la pioggia e il refrigerio necessari per l’uomo e la natura.
Don’t Forget! 1000 quadri più belli del mondo
FÉLICIEN JOSEPH VICTOR ROPS: SATANA CHE SEMINA ZIZZANIA
1882 – cromolitografia – 30,4 x 21 cm – Musèe Felicien Rops Namur
Pittore e incisore, nato a Namur nel 1833, morto a Essones nel 1898, frequentò l’università e si dedicò a studî scientifici e letterari; ma in arte non ebbe maestri. È difficile classificarne l’opera tanto è varia.
Non si fa scrupolo nell’irridere la spiritualità, è un dissacratore e rappresenta senza veli le passioni umane, ma rimane il disegnatore più letterario e più intellettuale, conoscitore di sé stesso e padrone della tecnica. L’opera rappresenta il diavolo che domina Parigi con la sua enorme figura scheletrica.
Indossa zoccoli e nel vecchio grembiule raccoglie i semi del suo lavoro: un ammasso di corpi femminili che sparge sopra la città. La composizione, inquietante e suggestiva, suscitò grande impressione nei suoi contemporanei.
Pittore simbolista, evocatore di immagini sinistre, macabre e sconvolgenti, è mai banale o scontato e ci sorprende e stupisce, facendoci riflettere sulla umanità, sui suoi vizi e difetti. Nella sua città natale, Namur venne creato un museo dedicato interamente all’artista.
Parlando di sé Rops così disse al fotografo Nadar: Devi sapere che io sono un essere niente affatto singolare, e molto scarsamente comprensibile perfino a me stesso.