Riflessione del giorno

martedì 5 ottobre ’21

By patronatoADM

October 04, 2021

 

27 Settimana del tempo ordinario

 

Aforisma del giorno – di S. Francesco

Questa è la nostra vocazione: curare le ferite, fasciare le fratture, richiamare gli smarriti.

 

Preghiera del giorno – Di S. Francesco da recitarsi contemplando il crocifisso

O alto e glorioso Dio, illumina le tenebre del cuore mio.

Dammi una fede retta, speranza certa, carità perfetta e umiltà profonda.

Dammi, Signore, senno e discernimento per compiere la tua vera e santa volontà.

Amen.

 

Santo del giorno

 

La Parola di Dio del giorno Luca 10,38-42

Mentre erano in cammino, Gesù entrò in un villaggio e una donna, di nome Marta, lo ospitò. Ella aveva una sorella, di nome Maria, la quale, seduta ai piedi del Signore, ascoltava la sua parola.

Marta invece era distolta per i molti servizi. Allora si fece avanti e disse: «Signore, non t’importa nulla che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti».

Ma il Signore le rispose: «Marta, Marta, tu ti affanni e ti agiti per molte cose, ma di una cosa sola c’è bisogno. Maria ha scelto la parte migliore, che non le sarà tolta».

 

Riflessione del giorno – Frammenti di vita

Avere a che fare con persone di culture molto distanti dalla nostra non sempre è facile: non si sa come fare ad esempio di fronte ai cambi di umore improvvisi, a certe inspiegabili virate nel comportamento, a chi scompare senza avvisare e riappare senza spiegare.

A chi ti mette su il muso senza spiegazione e ti lascia cuocere nel fuoco lento nel dubbio e dei sensi di colpa. Chiedi agli psicologi che ti dicono la loro, ai mediatori culturali che ti dicono il contrario e ti decidi a parlare con gli interessati che non capiscono neppure il senso delle tue domande…insomma sembra di muoversi nel porto delle nebbie dove di quanto accade è difficile cogliere la logica.

Per questo ho provato a chiedere lumi agli amici di uno che inspiegabilmente aveva deciso di isolarsi da tutto e tutti chiudendosi in stanza al ritorno dal lavoro, ma era chiaro che gli interpellati si barcamenavano fra il tentativo di non compromettersi con l’autorità e di non compromettere l’amico.

Solo uno che dopo anni ancora fatica ad esprimersi in italiano, ma è dotato di arguzia e libertà di spirito ha alzato le spalle e ha dato la più convincente delle spiegazioni: “Sometimes his brain doesn’t work” (a volte il suo cervello non lavora). Si è aspettato che il cervello si rimettesse in moto e in pochi giorni tutto è andato a posto.

 

Intenzione di preghiera per il giorno

Preghiamo per tutte le mamme e donne casalinghe che lavorano con umiltà e amore.

 

Don’t Forget! 1000 quadri più belli del mondo

CASPAR DAVID FRIEDRICH: IL MARE DI GHIACCIO

1823/24 – olio su tela – 98×128 cm. – Amburgo, Hamburger Kunsthalle

Il pittore romantico tedesco Caspar David Friedrich dipinse quest’opera all’età di 50 anni: infatti era nato a Greifswald nel 1774. La realizzazione del dipinto si basò su una serie di studi che egli realizzò osservando la formazione di banchi di ghiaccio sul fiume Elba. Il pittore inoltre ebbe modo di seguire le vicende della spedizione al Polo Nord sulla stampa dell’epoca.

Questo dipinto è anche conosciuto come “Il naufragio della speranza” o “Immagine di ghiaccio” o ancora “la catastrofe della spedizione al Polo Nord”. Sul relitto è visibile infatti una scritta che si riferisce alla nave HMS Griper, il cui equipaggio guidato da William Edward Parry subì un naufragio in una delle prime spedizioni alla conquista dell’Artico. 

Al centro del quadro le lastre di ghiaccio si sovrappongono e creano un cumulo che si spinge verso l’alto. La neve poi si raccoglie tra le lastre creando mucchietti giallastri. Anche in primo piano i ghiacci misti a frammenti di terreno si frangono sotto la spinta delle correnti marine sottostanti. A destra si intravede il relitto di una nave adagiata su un fianco mentre uno degli alberi ancora integro continua a reggere la vela issata. In lontananza si colgono altri cumuli di giaccio sollevati a formare piramidi trasparenti.

Il significato dell’opera è legato alla poetica romantica: la natura madre e matrigna domina sull’umanità che subisce gli effetti dei fenomeni climatici. Il dipinto è caratterizzato da toni freddi che rendono algida l’intera composizione. La zona occupata dal cielo è dipinta in un rigido azzurro. La parte centrale invece presenta maggiore varietà di toni freddi e grigi.