nella fotografia un quadro di Adriaen van Utrecht
Frasi di M. Teresa
“Non importa quanto si dà ma quanto amore si mette nel dare”
Iniziamo la giornata Pregando (M. Teresa di Calcutta)
Apri i nostri occhi, Signore, perché possiamo vedere Te nei nostri fratelli e sorelle. Apri le nostre orecchie, perché possiamo udire le invocazioni di chi ha fame, freddo, paura, e di chi è oppresso. Apri il nostro cuore, perché impariamo ad amarci gli uni gli altri come Tu ci ami. Donaci di nuovo il tuo Spirito, Signore, perché diventiamo un cuore solo ed un’anima sola, nel tuo nome. Amen.
PIETRO NGUYEN VAN TU
presbitero e martire. Religioso domenicano, continuò ad esercitare il suo ministero clandestinamente, durante la persecuzione religiosa del 1838 in Vietnam. Scoperto, fu imprigionato e ricevette la pena capitale insieme al confratello Giuseppe Hoàng Luong Canh.
La Parola di Dio del giorno Lc 4,31-37
Gesù discese a Cafarnao, una città della Galilea, e il sabato ammaestrava la gente. Rimanevano colpiti dal suo insegnamento, perché parlava con autorità. Nella sinagoga c’era un uomo con un demonio immondo e cominciò a gridare forte: «Basta! Che abbiamo a che fare con te, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? So bene chi sei: il Santo di Dio!». Gesù gli intimò: «Taci, esci da costui!». E il demonio, gettatolo a terra in mezzo alla gente, uscì da lui, senza fargli alcun male. Tutti furono presi da paura e si dicevano l’un l’altro: «Che parola è mai questa, che comanda con autorità e potenza agli spiriti immondi ed essi se ne vanno?». E si diffondeva la fama di lui in tutta la regione.
Riflessione Per Il Giorno (Commento a una frase di don Bepo: 2.a parte)
Le realtà ultime di cui parla la fede cioè la volontà di Dio “che tutti gli uomini siano salvi e giungano alla conoscenza della verità” (1 Tim 2,4); è la redenzione del mondo, la salvezza di ogni uomo e di tutti gli uomini; è la vita eterna, la comunione dei santi, il godimento di Dio, sono superate, antiche, non attuali? Tutt’altro: si tratta di una prospettiva irrinunciabile a chi vuole operare nel campo della carità, prospettiva senza la quale persino l’azione caritativa più impegnata e generosa rischia di diventare asfittica, di corto respiro e di esaurirsi nel tentativo di rincorrere gli infiniti problemi che affliggono la vita di poveri e diseredati, offrendo soluzioni parziali e insoddisfacenti e non fornendo quello che in fondo desiderano –pur senza saperlo- tutti i disperati e cioè uno scopo per il quale vivere e morire. Anche perché nel confronto con l’Islam c’è un ambito nel quale la fede cristiana può davvero fare la differenza: quell’aldilà, quel paradiso che ai nostri non interessa più, interessa (e molto!) a quei giovani fondamentalisti violenti e intolleranti che hanno fatto di esso la loro ragione per vivere, ma soprattutto per morire e far morire. E’ arrivata l’ora che i cristiani si riapproprino e ne facciano il loro scopo di vita, per scacciare quel mostro sanguinario che ne ha preso possesso e per restituirlo a Colui al quale appartiene di diritto: il Signore della pace e della gioia. E perché ritorni a essere la casa definitiva di quei poveri di spirito ai quali Gesù nel vangelo l’ha data in eredità.
Intenzione del giorno
Preghiamo per gli operatori di pace e di giustizia di tutti i popoli, culture e religioni