Riflessione del giorno

martedì 7 aprile ’20

By Patronato S. Vincenzo

April 06, 2020

 

nell’immagine un dipinto di Cecco del Caravaggio – Cacciata dei mercanti dal tempio

 

 

settimana santa – Martedì Santo

 

Frase del Giorno

Dice il Signore: «Venite e discutiamo. Anche se i vostri peccati fossero come scarlatto, diventeranno bianchi come neve. Se fossero rossi come porpora, diventeranno come lana. Se sarete docili e ascolterete, mangerete i frutti della terra…perché la bocca del Signore ha parlato». (Isaia 1,10-20)

 

Preghiera del giorno (preghiera di Quaresima)

Dio di bontà, che rinnovi in Cristo tutte le cose, davanti a te sta la nostra miseria: tu che ci hai mandato il tuo Figlio unigenito non per condannare, ma per salvare il mondo, perdona ogni nostra colpa e fa’ che rifiorisca nel nostro cuore il canto della gratitudine e della gioia. Per Cristo nostro Signore…

 

GIOVANNI BATTISTA DE LA SALLE

Nasce a Reims il 30-4-1651 da genitori nobili, ma non ricchi. Si laurea in lettere e filosofia ed è prete nel 1678: a Reims si occupa delle scuole spesso gestite da maestri ignoranti e senza stimoli. E proprio dai maestri parte la sua opera. Nel 1680 fonda la comunità dei «Fratelli delle Scuole Cristiane». In genere non sono preti, ma vestono tonaca nera con pettorina bianca, mantello contadino e zoccoli, e sotto la guida del La Salle aprono altre scuole. Nel 1688 sono chiamati a insegnare a Parigi dove in un anno gli allievi superano il migliaio. A causa di critiche e ostacoli, porta la sua comunità nel paesino presso Rouen, dove muore nel 1719.

 

Ascoltiamo la Parola di Dio del Giorno (Matteo 23,1-12)

Gesù si rivolse alla folla e ai discepoli dicendo: «Sulla cattedra di Mosè si sono seduti gli scribi e i farisei. Praticate e osservate tutto ciò che vi dicono, ma non agite secondo le loro opere, perché essi dicono e non fanno. Legano infatti fardelli pesanti e difficili da portare e li pongono sulle spalle della gente, ma essi non vogliono muoverli neppure con un dito. Tutte le loro opere le fanno per essere ammirati dalla gente: allargano i loro filattèri e allungano le frange; si compiacciono dei posti d’onore nei banchetti, dei primi seggi nelle sinagoghe, dei saluti nelle piazze, come anche di essere chiamati “rabbi” dalla gente.  Ma voi non fatevi chiamare “rabbi”, perché uno solo è il vostro Maestro e voi siete tutti fratelli. E non chiamate “padre” nessuno di voi sulla terra, perché uno solo è il Padre vostro, quello celeste. E non fatevi chiamare “guide”, perché uno solo è la vostra Guida, il Cristo. Chi tra voi è più grande, sarà vostro servo; chi invece si esalterà, sarà umiliato e chi si umilierà sarà esaltato».

 

La Riflessione del giorno (don Davide Rota)

Oggi don Fausto Resmini compirebbe 68 anni (essendo nato a Lurano il 7-4-1952) se il coronavirus non ce l’avesse portato via nella notte fra il 22 e il 23 marzo. Sappiamo che festeggerà in cielo, con il Signore, la Madonna, don Bepo e i suoi genitori, gli angeli e i santi, ma ai tanti che gli han voluto bene manca e molto: ecco perché chiediamo di ricordarlo insieme al PSV nella preghiera e nella S. Messa. Don Fausto è entrato nel Patronato da piccolo: a contatto con don Bepo e altre figure di preti ha maturato la vocazione ed è stato ordinato il 17-6-1978. E’ l’ultimo dei preti usciti dalle case di formazione di don Bepo e nel Patronato ha sviluppato tutta la vita e il ministero, come vicerettore (1978-1988) e poi direttore a Sorisole. Ha saputo cogliere le nuove povertà e ha creato “Esodo” e “In strada” che hanno inaugurato uno stile nuovo nell’ambito della carità: cercare i poveri là dove ci sono. Per loro ha aperto il punto caldo alla stazione. Dal 1992 cappellano delle carceri, ha collaborato con la magistratura e le autorità; ha girato in lungo e in largo per parlare dovunque lo invitassero di quelli gli stavano più a cuore: i giovani e i poveri. Ha avuto riconoscimenti di ogni tipo senza mai smettere di impegnarsi e dando sempre il meglio di sé. Dal 2009 al 2014 Presidente dell’Opera PSV; membro del Consiglio Presbiterale; delegato regionale per la pastorale carceraria dal 2012…i suoi incarichi non si contano e testimoniano la stima e l’affetto di cui godeva dentro e fuori diocesi. La sua morte improvvisa ne ha fatto rimbalzare la figura e l’attività su tutti i media e –pur nella sobrietà imposta dalla situazione- i suoi funerali sono stati un trionfo. Avremo modo di approfondire la personalità e la vita di don Resmini, ma per ora gli diciamo di cuore: buon compleanno don Fausto! 

 

Intenzione del giorno

Preghiamo per il Patronato S. V. di Sorisole, per don Dario, gli operatori, i ragazzi e gli ospiti