Riflessione del giorno

Martedì 7 ottobre 2025

By Patronato S. Vincenzo

October 06, 2025

 

27. a settimana tempo ordinario

 

Avvenne il 7 ottobre

1571 – La flotta della Lega Santa sconfigge quella ottomana nella battaglia di Lepanto.

1879 – Impero tedesco e Impero austro-ungarico creano la duplice alleanza.

1944 – Scoppia una rivolta nel campo di concentramento di Auschwitz.

1985 – La nave da crociera Achille Lauro viene dirottata da terroristi palestinesi.

2023 – Attacco di Hamas a Israele: in una serie di attacchi di gruppi armati dalla Striscia di Gaza, con uccisione di 1200 civili e militari israeliani e il rapimento di circa 250 ostaggi. Inizia la guerra. 

 

Aforisma di Papa Francesco

 “Un cristiano senza la Madonna è orfano. Anche un cristiano senza Chiesa è orfano. Un cristiano ha bisogno di queste due donne, due donne madri, due donne vergini: la Chiesa e la Madonna”

 

Santo del giorno

 

Preghiera Colletta

Infondi nel nostro spirito la tua grazia, o Padre; tu, che all’annuncio dell’angelo ci hai rivelato l’incarnazione di Cristo tuo Figlio, per la sua passione e la sua croce, con l’intercessione della beata Vergine Maria, guidaci alla gloria della risurrezione. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

 

Parola di dio Luca 10,38-42

“In quel tempo, mentre erano in cammino, Gesù entrò in un villaggio e una donna, di nome Marta, lo ospitò. Ella aveva una sorella, di nome Maria, la quale, seduta ai piedi del Signore, ascoltava la sua parola. Marta invece era distolta per i molti servizi. Allora si fece avanti e disse: «Signore, non t’importa nulla che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti». Ma il Signore le rispose: «Marta, Marta, tu ti affanni e ti agiti per molte cose, ma di una cosa sola c’è bisogno. Maria ha scelto la parte migliore, che non le sarà tolta».”

 

Riflessione di Cristina Siccardi

La battaglia navale di Lepanto si svolse nel corso della guerra di Cipro. Era il 7-10-1571 quando le flotte musulmane dell’Impero ottomano si scontrarono con quelle cristiane della Lega Santa, che riuniva le forze navali della Repubblica di Venezia, dell’Impero spagnolo (con il Regno di Napoli e di Sicilia), dello Stato Pontificio, della Repubblica di Genova, dei Cavalieri di Malta, del Ducato di Savoia, del Granducato di Toscana e del Ducato di Urbino, federate sotto le insegne pontificie. Dell’alleanza cristiana faceva parte anche la Repubblica di Lucca concorse con denaro e materiali all’armamento della flotta genovese.

Prima della partenza della Lega Santa per gli scenari di guerra, S. Pio V benedisse lo stendardo raffigurante, su fondo rosso, il Crocifisso posto fra gli apostoli Pietro e Paolo e sormontato dal motto costantiniano IN HOC SIGNO VINCES che , insieme con l’immagine della Madonna e la scritta “S. MARIA SUCCURRE MISERIS”, issato sulla nave ammiraglia Real, sarà l’unico a sventolare nello schieramento cristiano quando, alle grida di guerra e ai primi attacchi turchi, i militi si uniranno in una preghiera. Mentre si moriva per Cristo, la Chiesa e la Patria, si recitava il S. Rosario e i prigionieri remavano ritmando il tempo con le decine dei misteri. L’annuncio della vittoria giungerà a Roma 23 giorni dopo, portato da messaggeri del Principe Colonna. Il trionfo fu attribuito all’intercessione della Vergine Maria, tanto che san Pio V, nel 1572, istituì la festa di S. Maria della Vittoria, trasformata da Gregorio XIII in «Madonna del Rosario».

Comandante generale della flotta cristiana era Don Giovanni d’Austria di 24 anni, figlio del defunto Imperatore Carlo V e fratellastro del regnante Filippo II. Al fianco della sua nave Real erano schierate: la Capitana di Sebastiano Venier, capitano generale veneziano; la Capitana di Sua Santità di Marcantonio Colonna, ammiraglio pontificio; la Capitana di Ettore Spinola, capitano generale genovese; la Capitana di Andrea Provana di Leinì, capitano generale piemontese; l’ammiraglia Vittoria del priore Piero Giustiniani, capitano generale dei Cavalieri di Malta. In totale, la Lega schierò una flotta di 6 galeazze e circa 204 galere: a bordo c’erano non meno di 36.000 combattenti, tra soldati, venturieri e marinai. A questi si aggiungevano circa 30.000 galeotti rematori.

Comandante supremo dello schieramento ottomano era Müezzinzade Alì Pascià. La flotta turca, munita di minore artiglieria rispetto a quella cristiana, possedeva 170-180 galere e 20 o 30 galeotte, cui si aggiungeva un imprecisato numero di fuste e brigantini corsari. La forza combattente, comprensiva di giannizzeri, ammontava a 20-25.000 uomini. L’ammiraglio, considerato il migliore comandante ottomano, Uluč Alì, era un apostata calabrese, convertitosi all’Islam. Alì Pascià si trovava a bordo dell’ammiraglia Sultana, sulla quale sventolava un vessillo verde con scritto, a caratteri d’oro, 28.900 volte il nome di Allah. Per questo S. Pio V, Papa mariano e domenicano, affidò a Maria SS. le armate ed i destini dell’Occidente e della Cristianità, minacciati dai musulmani.

Da allora in poi si utilizzò ufficialmente il titolo di Auxilium Christianorum, titolo che sembra doversi attribuire ai reduci vittoriosi, che ritornando dalla guerra passarono per Loreto a ringraziare la Madonna. I forzati messi ai banchi dei remi furono liberati: sbarcarono a Porto Recanati e salirono in processione alla Santa Casa, dove offrirono le loro catene alla Madonna; con esse furono costruite le cancellate degli altari delle cappelle. Lo stendardo della flotta fu donato alla chiesa di Maria Vergine a Gaeta, dove è tuttora conservato con amore da coloro che si professano cristiani e vogliono difendere le proprie radici.

 

Intenzione di preghiera

Preghiamo perché le religioni siano strumenti di pace e non di conflitto, di unità e non di divisione, di gioia e non di tristezza, di amore e non di odio. 

 

Don’t Forget! Storia dell’Africa – 1°

PREISTORIA AFRICANA: LE ORIGINI

Le ricerche svoltesi lungo la Rift Valley nella regione di Olduvai Gorge in Tanzania, in Turkana Desert in Kenya, nell’Afar in Etiopia, in Sudafrica (Gauteng e Npumalanga) e in Ciad, han dimostrato che già più di 5 milioni di anni fa esistevano ominidi in Africa con un’anatomia simile a quella delle scimmie superiori, ma che avevano già adottato la posizione eretta e il movimento sulle sole gambe. Poco più di 4 milioni di anni fa circa è il momento in cui apparvero gli australopitechi, forse già in grado di produrre utensili litici (Australopithecus garhi cfr. immagine 1°).