5.a Settimana di Quaresima
SS. ISACCO E HAMAZASP
Armeni, erano fratelli e figli del principe Gagik Arcruni e subirono il martirio tra il 775 e il 788. In quel tempo l’Armenia era soggetta alla dominazione araba, ma i due principi erano valorosi combattenti e mantenevano nella propria regione l’ordine e la pace.
Parola di Dio del Giorno (Giovanni 8,21-30)
Gesù disse ai farisei: «Io vado e voi mi cercherete, ma morirete nel vostro peccato. Dove vado io, voi non potete venire». Dicevano allora i Giudei: «Forse si ucciderà, dal momento che dice: Dove vado io, voi non potete venire?». E diceva loro: «Voi siete di quaggiù, io sono di lassù; voi siete di questo mondo, io non sono di questo mondo. Vi ho detto che morirete nei vostri peccati; se infatti non credete che io sono, morirete nei vostri peccati». Gli dissero allora: «Tu chi sei?». Gesù disse loro: «Proprio ciò che vi dico…Quando avrete innalzato il Figlio dell’ uomo, allora saprete che Io Sono e non faccio nulla da me stesso, ma come mi ha insegnato il Padre, così io parlo. Colui che mi ha mandato è con me e non mi ha lasciato solo, perché io faccio sempre le cose che gli sono gradite». A queste sue parole, molti credettero in lui.
il quadro della settimana (11° quadro della serie “1.000 dipinti più belli del mondo” )
Majestas Domini: affresco- XII sec. Museu d’Art de Catalunya – Barcellona – Spagna
Le Chiese romaniche di Vall de Boí di cui S. Clemente de Taüll fa parte, formano un complesso di chiese nel comune di Vall de Boi, in Catalogna. Il sito è patrimonio Unesco dell’umanità dal 2000. La basilica di S. Clemente di Taüll (figura 2), consacrata nel 1123, è la più importante fra le chiese del comune catalano e fino al 1923 custodiva l’affresco della Majestas Domini (fig. 1) oggi a Barcellona. In questa stupefacente composizione il Cristo è raffigurato seduto, la mano destra sollevata in gesto benedicente, mentre la sinistra sostiene il libro aperto su cui campeggia la scritta: “Ego sum lux mondi” (Io sono la luce del mondo). I piedi del Cristo poggiano su un emisfero decorato con foglie di acanto, allusione sia al mondo terreno, sia all’arcobaleno del mondo celeste (Ap 4,2ss). I quattro evangelisti sono ritratti come angeli alati, ognuno dei quali reca il simbolo che lo identifica, mentre a ciascun capo della composizione si trova –come sentinella- un serafino (l’ordine angelico più alto) con le sei ali coperte di occhi (sempre Ap. cap. 4). Nell’ordine inferiore –molto danneggiato- sono rappresentati la Vergine e gli apostoli Tommaso, Bartolomeo, Giovanni, Giacomo e Filippo. L’affresco realizzato da un ignoto artista di ambito aragonese, fa supporre che quest’ultimo conoscesse bene gli affreschi francesi coevi. La straordinaria qualità della materia trattata, gli ampli i panneggi del Cristo, la dinamica della composizione, l’intensità dei personaggi, la raffinatezza dei dettagli (vedi nel riquadro la mano benedicente di Dio: fig 3). Per l’eccezionalità e forza pittorica, la opera del Maestro di Tahull si è imposta nella modernità, affascinando artisti delle avanguardie del sec. XX, come Picasso e Francis Picabia.
Preghiera del giorno
Efrem il Siro Signore Gesù, re dei re, che hai potere sulla vita e la morte, tu conosci gli intimi segreti e non ti sono ignoti i miei pensieri né i miei sentimenti. Tu conosci la fragilità del mio cuore e della mia volontà: da’ forza alla mia debolezza e sostienimi nei miei affanni. Io ti lodo e ti glorifico, nonostante la mia indegnità, perché con me la tua misericordia non ha limite. Sei il mio aiuto e il mio protettore. Il tuo nome sia sempre lodato!
Intenzione del giorno
Preghiamo per gli ammalati e gli anziani, soprattutto quelli soli
Don’t forget! …Ricorda!
Giornata mondiale del morbo di Parkinson
GLORIE BERGAMASCHE: Domenico Gaetano Maria Donizetti (Bergamo 29-11-1797 – 08-04-1848) è uno dei più importanti compositori italiani, famoso soprattutto come operista. Scrisse più di settanta opere, oltre a numerose composizioni di musica sacra e da camera. Le sue opere più sovente rappresentate nei teatri di tutto il mondo sono L’Elisir d’amore , la Lucia di Lammermoor e il don Pasquale. Bergamo gli ha dedicato il teatro comunale oltre a varie vie e piazze.