Riflessione del giorno

Martedì 8 aprile 2025

By Patronato S. Vincenzo

April 07, 2025

 

5 Settimana di Quaresima

 

Avvenne l’8 aprile…

217 – L’imperatore Caracalla viene assassinato, gli succede il suo prefetto del pretorio Macrino

1271 – Il sultano mamelucco Baybars conquista, presso Homs, il castello dei Cavalieri Ospitalieri, oggi noto come Krak dei Cavalieri.

1820 – La Venere di Milo viene scoperta sull’isola di Milos

1866 – Italia e Prussia, prevedendo la 3.a guerra di indipendenza, si alleano contro l’Impero austriaco.

1904 – Francia e Gran Bretagna sottoscrivono la cosiddetta entente cordiale.

2005 – Funerali di papa Giovanni Paolo II, cui partecipano più di 200 delegazioni ufficiali

 

Aforisma dal Vangelo di Giovanni

“Dice il Signore: Quando avrete innalzato il Figlio dell’uomo, allora riconoscerete che Io Sono”.

 

Preghiera

Il tuo aiuto, Dio onnipotente, ci renda perseveranti nel tuo servizio, perché anche nel nostro tempo la tua Chiesa si accresca di nuovi membri e si rinnovi sempre nello spirito. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen

 

Santo del giorno

 

Parola di Dio del giorno Giovanni 8,21-30

Gesù disse ai farisei: «Io vado e voi mi cercherete, ma morirete nel vostro peccato. Dove vado io, voi non potete venire». Dicevano allora i Giudei: «Vuole forse uccidersi, dal momento che dice: “Dove vado io, voi non potete venire”?».

E diceva loro: «Voi siete di quaggiù, io sono di lassù; voi siete di questo mondo, io non sono di questo mondo. Vi ho detto che morirete nei vostri peccati; se infatti non credete che Io Sono, morirete nei vostri peccati». Gli dissero allora: «Tu, chi sei?». Gesù disse loro: «Proprio ciò che io vi dico. Molte cose ho da dire di voi, e da giudicare; ma colui che mi ha mandato è veritiero, e le cose che ho udito da lui, le dico al mondo».

Non capirono che egli parlava loro del Padre. Disse allora Gesù: «Quando avrete innalzato il Figlio dell’uomo, allora conoscerete che Io Sono e che non faccio nulla da me stesso, ma parlo come il Padre mi ha insegnato. Colui che mi ha mandato è con me: non mi ha lasciato solo, perché faccio sempre le cose che gli sono gradite». A queste sue parole, molti credettero in lui.

 

Riflessione Parabole dei giorni d’oggi.

Una figlia si lamentava con suo padre della sua vita: era stanca di lottare. Sembrava che, ogni volta che risolveva un problema, ne compariva subito un altro. Il padre, chef di professione, la portò nel suo posto di lavoro. Lì riempì tre pentole con acqua e le mise sul fuoco. In una mise delle carote, nell’altra delle uova e nell’ultima preparò del caffè. La figlia aspettava impaziente, chiedendosi cosa stesse facendo il padre. Dopo venti minuti, l’uomo spense il fuoco. Tirò fuori le carote e le mise in una ciotola. Tirò fuori le uova e le mise in un piatto. Infine filtrò il caffè e lo versò in una tazza.

Guardando la figlia le chiese: “Cara, cosa vedi?” rispose lei: “Carote, uova e caffè”. Lui la fece avvicinare e le chiese di toccare le carote.  Lei lo fece e notò che erano morbide. Poi le chiese di prendere un uovo e romperlo. Dopo averlo sbucciato, osservò che era sodo. Infine le chiese di assaggiare il caffè. Lei sorrise mentre ne gustava il ricco aroma. Allora il padre le spiegò che i tre elementi avevano affrontato la stessa avversità: l’acqua bollente.  Ma avevano reagito in modo molto diverso.

La carota era entrata nell’acqua forte, dura; ma dopo essere stata nell’acqua bollente, si era ammorbidita, indebolita. L’uovo era entrato fragile, con un guscio sottile che proteggeva il suo interno liquido; ma dopo essere stato nell’acqua bollente, il suo interno si era indurito. Il caffè, invece, era unico: dopo essere stato nell’acqua bollente, aveva trasformato l’acqua stessa. “Chi sei tu?”, chiese il padre alla figlia.

Sei una carota, che sembra forte, ma quando affronta dolore e difficoltà si indebolisce e perde la sua forza? Sei un uovo, che inizia con un cuore tenero, uno spirito aperto, ma dopo una perdita, una delusione o un licenziamento si indurisce e diventa rigido? O sei come il caffè? Il caffè cambia l’acqua bollente, l’elemento che gli causa dolore.

Quando l’acqua raggiunge la massima temperatura, il caffè esprime il suo miglior sapore. Se sei come il chicco di caffè, quando le cose si fanno più difficili, tu migliori e rendi migliore anche ciò che ti circonda, allora hai capito tutto. Tutto dipende dal come. E il come dipende solo da te.

 

Intenzione di preghiera

Preghiamo perché la prossimità della Pasqua ci aiuti a intensificare la ricerca di Dio e il compimento della sua volontà.

 

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