XIX Settimana tempo ordinario
Aforisma del giorno di Chesterton
Senza istruzione corriamo il rischio di prendere sul serio le persone istruite.
Preghiera del giorno di S. Tommaso d’Aquino (1.a parte)
A te, Dio, fonte di misericordia, mi accosto io peccatore. Sole di giustizia, illumina chi è cieco; eterno medico, guarisci chi è ferito; Re dei re, rivesti chi è nudo. Mediatore fra Dio e gli uomini, riconcilia chi è colpevole; buon pastore, riconduci chi è errante. Concedi, o Dio, misericordia al misero, perdono al reo, vita a chi è morto, giustificazione all’empio, e di riconoscere te mio Signore e di ringraziarti sempre di tutti i benefici elargitimi da te, e di fare questo con somma gratitudine di cuore. Amen.
Santo del giorno
S. Lorenzo martire
Lorenzo nasce nel 225 a Osca (Spagna). Studente si reca a Saragozza per completare gli studi umanistici e teologici e qui incontra il futuro Papa Sisto II. Tra i due nasce una reciproca stima e un’amicizia così che i due decidono di trasferirsi a Roma.
Nel 257 Sisto viene eletto Vescovo di Roma e affida a Lorenzo il compito di arcidiacono: Lorenzo così assiste il Papa nei riti, distribuisce l’Eucarestia, amministra le offerte e si occupa dell’assistenza dei poveri e delle persone bisognose.
A Roma dal 253 regnava l’imperatore Valeriano che riprese le persecuzioni dei cristiani: proibì ai cristiani di riunirsi e ordinò l’esilio di vescovi, sacerdoti e diaconi e nel 258 sancì la pena di morte per gli stessi. Papa Sisto II e Lorenzo, che allora aveva 33 anni, vennero uccisi. A partire dal IV secolo, Lorenzo è stato uno dei martiri più venerati nella Chiesa Cattolica.
Parola di Dio del giorno Giovanni 12,24-26
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «In verità, in verità io vi dico: se il chicco di grano, caduto in terra, non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto. Chi ama la propria vita, la perde e chi odia la propria vita in questo mondo, la conserverà per la vita eterna. Se uno mi vuole servire, mi segua, e dove sono io, là sarà anche il mio servitore. Se uno serve me, il Padre lo onorerà».
Riflessione del giorno frammenti di vita
Il periodo che va dal 25 luglio al 15 agosto riveste grande importanza per i boliviani risiedenti a Bergamo, visto che in pochi giorni si concentrano festività a loro molto care: il 25 luglio è la festa di Santiago Apòstol; il 5 agosto della Virgen de Copacabana (La Paz) e il 15 dello stesso mese della Virgen de Urkupiña (Cochabamba). In questo periodo aumenta oltre modo la richiesta di SS.
Messe a devozione del Santo o della Madonna di turno, le cui immagini riccamente addobbate sono portate in chiesa da gruppi di famiglie che, nel rito e nella festa successiva, non celebrano solo la loro fede religiosa, ma riscoprono anche le loro radici culturali, sociali e identitarie. Stupisce che in un mondo dove ci si muove da un paese all’altro in numero crescente e con facilità mai vista, ci sia ancora chi, emigrando, si preoccupi di portare con sé non solo carta di credito, documenti e vestiti, ma anche la statua della Madonna, il crocifisso di casa, l’immagine del Niño per il presepio, il quadro del Santo patrono e le foto dei propri morti.
Ma ciò permette a questi migranti di abbattere le distanze, di non svendere la cultura, di mantenere la loro identità cioè di sapere chi sono e vogliono continuare a essere in un mondo come il nostro che invece omologa tutto e tutti nell’indifferenziazione.
Intenzione di preghiera per il giorno
Per i diaconi, che come S. Lorenzo sono al servizio del vescovo e della comunità: preghiamo perché nell’esercizio del loro ministero siano autentici, umili e premurosi verso i poveri.
Don’t forget! Storia dei martiri
Martiri della rivoluzione francese
16 Suore Carmelitane di Compiègne † Parigi, Francia 17-07-1794
La “dichiarazione dei diritti dell’uomo” del 07-1789 provocò la soppressione degli Ordini religiosi. Infatti secondo i “rivoluzionari”, non poteva essere libero chi si consacrava a Dio con i voti ed era compito della “Nazione” liberarlo. Tre Monasteri Carmelitani inviarono all’assemblea nazionale una dichiarazione: «Alla base dei nostri voti c’è la libertà più grande: nelle nostre case regna la più perfetta uguaglianza e confessiamo davanti a Dio che siamo felici».
Appena la rivoluzione francese degenerò nel terrore, le 16 monache Carmelitane del monastero di Compiègne si offrirono a Dio come vittime di espiazione per la Chiesa e la Francia. Arrestate il 24-6-1794 non vennero meno ai voti e testimoniarono ai persecutori la loro gioia e fede. Condannate per la fedeltà alla Chiesa, furono ghigliottinate a Parigi il 17-07-1794: salendo al patibolo cantavano inni, dopo aver rinnovato i voti nelle mani della priora, che ottenne di essere ghigliottinata per ultima per assistere e incoraggiare le consorelle.
A loro si ispirarono Gertrud von Le Fort col romanzo «L’ultima al patibolo» e Georges Bernanos con i «Dialoghi delle Carmelitane». Furono beatificate da S. Pio X il 13-5-1906.