Riflessione del giorno

mercoledì 10 dicembre ’14

By Patronato S. Vincenzo

December 09, 2014

II Settimana di Avvento

 

S. EULALIA VERGINE E MARTIRE

E’ la santa più famosa di Spagna: di famiglia cristiana, sarebbe andata incontro alla morte di sua spontanea volontà a soli dodici anni. Fu barbaramente uccisa per il suo coraggio nel testimoniare la fede durante la persecuzione di Diocleziano nell’inverno del 304. 

La Parola di Dio del giorno (Mt 18,12-14)

 Gesù diceva alla folla:“ Che ve ne pare? Se un uomo ha cento pecore e ne smarrisce una, non lascerà forse le novantanove sui monti, per andare in cerca di quella perduta? Se gli riesce di trovarla, in verità vi dico, si rallegrerà per quella più che per le novantanove che non si erano smarrite. Così il Padre vostro celeste non vuole che si perda neanche uno solo di questi piccoli”.

Il quadro della settimana 46° quadro della serie: “I 1.000 quadri più belli del mondo”

La Trinità di Masaccio, nella 3.a campata della navata sinistra di S. Maria Novella è un’opera fondamentale per la nascita del Rinascimento. E’ l’ultima opera conosciuta di Masaccio, prima della morte a soli 27 anni. Nelle vite dei pittori Illustri il Vasari così commenta:«Quello che vi è bellissimo, oltre alle figure, è una volta a mezza botte tirata in prospettiva, e spartita in quadri pieni di rosoni che diminuiscono e scortano così bene che pare che sia bucato quel muro». Il soggetto principale è costituito dalla Trinità, disposta secondo il modello del “Trono di Grazia”, col Padre che regge la croce del Figlio. Di solito nel “Trono di Grazia” Dio era seduto in trono, ma in questo caso è raffigurato in piedi: forse la posizione  evocava quella del prete quando nella Messa solleva l’ostia. L’opera di Masaccio fu la 1.a a presentare tale iconografia su scala monumentale e a trattare il tema con  realismo e su uno sfondo architettonico perfettamente illusionistico. La figura del Padre, che sembra gigantesca, non ha tuttavia una statura superiore a quella del Figlio. Tra Padre e Figlio c’è la colomba dello Spirito S. che compone la Trinità. Masaccio introduce i motivi iconografici dei due “dolenti del Calvario” (Maria e Giovanni) e di due devoti. Mentre Giovanni dolente contempla Gesù in croce, Maria  è raffigurata già avanti negli anni, avvolta in un mantello blu, con sguardo non di dolore ma di impassibilità, e con la mano destra che invita a contemplare il figlio in croce. In ginocchio i due committenti (Domenico Lenzi e la moglie) collocati in modo antitetico rispetto alla Madonna e Giovanni: l’uomo in rosso presso la Madonna in blu; la donna in blu presso l’apostolo in rosso. Sotto l’altare uno scheletro con la scritta: “Io fu’ già quel che voi sete, e quel ch’i’ son voi anco sarete”. 

I personaggi sono collocati in un’architettura perfettamente prospettica dipinta per essere vista da sotto in su. Nulla di simile era mai stato realizzato prima e solo Giotto può essere accostato alla forza e alla monumentalità di questo giovane, grandissimo artista che qui ci ha lasciato uno dei risultati più alti ed emozionanti della pittura di tutti i tempi.

Preghiera del giorno  (alla SS. Trinita’)

Benedetta sia la Trinità e l’Unità indivisibile: la lodiamo, poiché operò in noi la sua misericordia: Signore Dio nostro, quanto è grande il tuo nome per tutta la terra! Benedetta sia la Trinità e l’Unità indivisibile: noi la lodiamo, poiché ha operato con noi la sua misericordia.

Intenzione del giorno

Preghiamo per tutti coloro che hanno perduto gli affetti e il sostegno della famiglia e sono soli

Infine…Don’t forget!  

10-12-1948 – Le Nazioni Unite approvano la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo