Riflessione del giorno

mercoledì 10 febbraio ’16

By Patronato S. Vincenzo

February 09, 2016

 

Iniziamo la Giornata Pregando

O Dio, nostro Padre, concedi, al popolo cristiano di iniziare con questo digiuno un cammino di vera conversione, per affrontare vittoriosamente con le armi della penitenza il combattimento contro lo spirito del male. Per il nostro Signore. Amen

 

Con il Mercoledì delle Ceneri inizia la Quaresima, il periodo che precede la Pasqua, ed è giorno di digiuno e astinenza dalle carni, astensione che la Chiesa richiede per tutti i venerdì di Quaresima. L’altro giorno di digiuno e astinenza è previsto il Venerdì Santo.

 

Ascoltiamo la Parola di Dio (Mc 7,1-13)

I farisei e gli scribi, avendo visto che alcuni discepoli di Gesù prendevano cibo con mani immonde cioè non lavate…lo interrogarono: «Perché i tuoi discepoli non si comportano secondo la tradizione degli antichi, ma prendono cibo con mani immonde?». Egli rispose loro: «Siete abili nell’eludere il comandamento di Dio, per osservare la vostra tradizione. Mosè infatti disse: Onora tuo padre e tua madre e chi maledice il padre e la madre sia messo a morte. Voi invece dite: Se uno dichiara al padre o alla madre: è Korbàn, cioè offerta sacra, quello che ti sarebbe dovuto da me, non gli permettete più di fare nulla per il padre e la madre, annullando così la parola di Dio con la tradizione che avete tramandato voi. E di cose simili ne fate molte».

 

Riflessione Per Il Giorno (la quaresima)

 

Intenzione del giorno

Preghiamo perché viviamo il tempo di Quaresima in spirito di più intensa preghiera, di più decisa rinuncia al male e di più generosa carità.

 

E…Don’t forget

33.a GIORNATA SOLIDARIETÀ – Giornata nazionale di ricordo delle VITTIME DELLE FOIBE: quante le vittime? Calcoli prudenti parlano di 16.000 e più…ma solo quando saranno aperti gli archivi si potrà stabilire la verità.

 

S. SCOLASTICA

ci è nota dai “Dialoghi” di S. Gregorio Magno. Vergine saggia, antepose carità e contemplazione alle semplici regole e istituzioni umane, come manifestò nell’ultimo colloquio con il suo fratello s. Benedetto, quando con la forza della preghiera “poté di più, perché amò di più”.