32 Settimana del tempo ordinario
Aforisma del giorno di Marco Tullio Cicerone
“L’avarizia in età avanzata è insensata: cosa c’è di più assurdo che accumulare provviste per il viaggio quando siamo prossimi alla meta?”.
Preghiera del giorno
O Padre, conforto dei poveri e dei sofferenti, non abbandonarci nella nostra miseria: il tuo Spirito Santo ci aiuti a credere con il cuore, e a confessare con le opere che Gesù è il Cristo, per vivere secondo la sua parola e il suo esempio, certi di salvare la nostra vita solo quando avremo il coraggio di perderla.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio che è Dio e vive e regna con Te, nell’unità dello Spirito Santo per tutti i secoli dei secoli. Amen.
Santo del giorno: S. Leone Magno
Parola di Dio del giorno Luca 17,11-19
Lungo il cammino verso Gerusalemme, Gesù attraversava la Samaria e la Galilea. Entrando in un villaggio, gli vennero incontro dieci lebbrosi, che si fermarono a distanza e dissero ad alta voce: «Gesù, maestro, abbi pietà di noi!». Appena li vide, Gesù disse loro: «Andate a presentarvi ai sacerdoti».
E mentre essi andavano, furono purificati. Uno di loro, vedendosi guarito, tornò indietro lodando Dio a gran voce, e si prostrò davanti a Gesù, ai suoi piedi, per ringraziarlo. Era un Samaritano.
Ma Gesù osservò: «Non ne sono stati purificati dieci? E gli altri nove dove sono? Non si è trovato nessuno che tornasse indietro a rendere gloria a Dio, all’infuori di questo straniero?». E gli disse: «Alzati e va’; la tua fede ti ha salvato!».
Riflessione per il giorno (don Andrea Lonardo)
Se è vero che ¼ dell’umanità è costituito dalla Cina, ¼ dall’India, ¼ dai paesi a maggioranza islamica, risulta che a ¾ dell’umanità è resa difficile la possibilità di conoscere il Vangelo! La proporzione è approssimativa, ma è impressionante che a circa ¾ degli uomini oggi viventi sia precluso l’incontro con il Vangelo.
Ciò avviene sia per le pressioni di vetero-comunismi ancora all’opera, sia per i sistemi sociali improntati alla forma tradizionale di concepire l’Islam o l’induismo, sia per motivi altri che si dovrebbero indagare.
Sta di fatto che alla grande maggioranza degli uomini e delle donne è precluso diventare cristiani e respirare la libertà e la misericordia che nascono dalla fede cristiana.
E, se anche fosse possibile conoscere la realtà della libertà e del perdono cristiani, in quei paesi sarebbe comunque proibito assumerli in proprio.
Ovviamente tale preclusione porta con sé anche la preclusione di professarsi atei dove sono altre religioni a essere maggioranza e porta con sé anche le preclusioni ad essere di altre religioni nella maniera più forte, laddove è l’ateismo di Stato a dominare.
Insomma, di una questione capitale del pianeta, che riguarda ¾ degli uomini, non interessa niente quasi a nessuno. Eppure che libertà per la donna, per i costumi, per la cultura, per la spiritualità delle persone, per la vita e la libertà delle comunità, apporterebbe la possibilità di poter diventare pubblicamente cristiani!
Intenzione di preghiera per il giorno
Preghiamo per la libertà religiosa che anche oggi è spesso conculcata in varie parti del mondo.
Don’t Forget! Santi e Martiri della carità
BEATA ODETTE PRÉVOST RELIGIOSA E MARTIRE 1932-1995
Partecipò alla fondazione di una comunità e visse nella stessa povertà della popolazione locale. Volendo padroneggiare la lingua e la cultura araba, nel 1980 si trasferì a Roma per studiare scienze arabe e islamiche per due anni.
Rientrata ad Algeri, si unì al Centro culturale diocesano “I Glicini”, dove era bibliotecaria e insegnante di arabo. Faceva anche parte di Ribat-el-Salam (Legame di pace), in cui incontrò i monaci di Tibhirine.
Era alta, imponente e intellettualmente dotata, non facile di temperamento, criticava l’autorità ed era preoccupata; ma pochi mesi prima della morte si era trasformata, dopo aver scoperto il vescovo di Orano, Pierre Lucien Claverie: «perché quando si rischia la propria vita, si deve andare all’essenziale».
Il 10 novembre 1995, verso le 8,30 del mattino, andò con un’altra suora a Messa, quando un terrorista uscì da un’auto e sparò. Suor Odette morì all’istante, la sua compagna fu gravemente ferita. Riconosciuta martire a gennaio 2018 da papa Francesco, fu poi proclamata beata l’8 dicembre 2018 in Algeria, a Orano, con il gruppo dei Martiri d’Algeria.