XXXIII Settimana Tempo Ordinario
Aforisma del giorno di Ildegarda di Bingen
Nel tabernacolo del suo corpo l’uomo affronta l’inganno diabolico e combatte aspre battaglie.
Preghiera del giorno Salmo 118,73-80 (11.a parte)
Le tue mani, Signore, mi hanno fatto e plasmato; fammi capire e imparerò i tuoi comandi. I tuoi fedeli al vedermi avranno gioia, perché ho sperato nella tua parola.
Signore, so che giusti sono i tuoi giudizi e con ragione mi hai umiliato. Mi consoli la tua grazia, secondo la tua promessa al tuo servo. Venga su di me la tua misericordia e avrò vita, poiché la tua legge è la mia gioia.
Siano confusi i superbi che a torto mi opprimono; io mediterò la tua legge. Si volgano a me i tuoi fedeli e quelli che conoscono i tuoi insegnamenti. Sia il mio cuore integro nei tuoi precetti, perché non resti confuso.
Santo del giorno
Parola di Dio del giorno Luca 19,11-28
Gesù disse una parabola, perché era vicino a Gerusalemme ed essi pensavano che il regno di Dio dovesse manifestarsi da un momento all’altro. Disse dunque: «Un uomo di nobile famiglia partì per un paese lontano, per ricevere il titolo di re e poi ritornare.
Chiamati dieci dei suoi servi, consegnò loro dieci monete d’oro, dicendo: “Fatele fruttare fino al mio ritorno”. Ma i suoi cittadini lo odiavano e mandarono dietro di lui una delegazione a dire: “Non vogliamo che costui venga a regnare su di noi”.
Dopo aver ricevuto il titolo di re, egli ritornò e fece chiamare quei servi a cui aveva consegnato il denaro, per sapere quanto ciascuno avesse guadagnato. Si presentò il primo e disse: “Signore, la tua moneta d’oro ne ha fruttate dieci”. Gli disse: “Bene, servo buono! Poiché ti sei mostrato fedele nel poco, ricevi il potere sopra dieci città”. Poi si presentò il secondo e disse: “Signore, la tua moneta d’oro ne ha fruttate cinque”.
Anche a questo disse: “Tu pure sarai a capo di cinque città”. Venne poi anche un altro e disse: “Signore, ecco la tua moneta d’oro, che ho tenuto nascosta in un fazzoletto; avevo paura di te, che sei un uomo severo: prendi quello che non hai messo in deposito e mieti quello che non hai seminato”.
Gli rispose: “Dalle tue stesse parole ti giudico, servo malvagio! Sapevi che sono un uomo severo, che prendo quello che non ho messo in deposito e mieto quello che non ho seminato: perché allora non hai consegnato il mio denaro a una banca? Al mio ritorno l’avrei riscosso con gli interessi”.
Disse poi ai presenti: “Toglietegli la moneta d’oro e datela a colui che ne ha dieci”. Gli risposero: “Signore, ne ha già dieci!”. “Io vi dico: A chi ha, sarà dato; invece a chi non ha, sarà tolto anche quello che ha». Detto questo, Gesù camminava davanti a tutti salendo verso Gerusalemme.
Riflessione del giorno
Passiamo gran parte della vita a reagire alle etichette che noi e gli altri ci fabbrichiamo. Mark Twain ha espresso molto bene questo concetto scrivendo: “Faceva talmente freddo che se il termometro fosse stato più lungo di due centimetri saremmo morti congelati”.
Noi moriamo davvero congelati a causa delle parole. Non è il freddo che c’è fuori che conta, ma il termometro. Non è la realtà che conta, ma quel che diciamo a noi stessi riguardo alla realtà. Mi è stata raccontata questa storiella su un agricoltore finlandese.
Quando si stava tracciando il confine russo-finnico, l’agricoltore doveva decidere se preferiva stare in Russia o in Finlandia. Dopo lungo tempo, decise che preferiva stare in Finlandia, ma non voleva offendere gli ufficiali russi. Questi vennero a fargli visita, e vollero sapere perché voleva stare in Finlandia.
Il contadino rispose: “È sempre stato mio desiderio vivere nella Grande Madre Russia, ma credo che alla mia età non potrei sopravvivere a un altro dei terribili inverni russi”. La Russia e la Finlandia sono solo parole, concetti, ma non per gli esseri umani, per i folli esseri umani. Non guardiamo quasi mai la realtà.
Intenzione di preghiera per il giorno
Preghiamo perché la guerra in Ucraina e i conflitti del mondo abbiano termine il prima possibile.
Don’t forget! Storia dei martiri cristiani