Riflessione del giorno

Mercoledì 16 ottobre 2024

By Patronato S. Vincenzo

October 15, 2024

 

XXVIII settimana T. Ordinario

 

Avvenne il 16 ottobre…

1813 – Gli alleati della sesta coalizione sconfiggono Napoleone Bonaparte nella battaglia di Lipsia.

1829 – Sulla linea ferroviaria Liverpool-Manchester si svolge la 1.a gara di velocità fra locomotive: vince la Rocket di George Stephenson.

1846 – L’etere è usato per la prima volta come anestetico.

1940 – Viene istituito il ghetto di Varsavia.

1943 – 1256 ebrei romani vengono rastrellati dalla Gestapo con la collaborazione del regime fascista.

1978 – Il cardinale Karol Wojtyla viene eletto papa e assume il nome di Giovanni Paolo II.

 

Aforisma la sapienza dei Chassidim

«È vero che ciascuno deve conoscersi, purificarsi, giungere alla pienezza; ma non a vantaggio di sé stesso o a beneficio della sua felicità terrena o della sua beatitudine celeste, bensì in vista dell’opera che deve compiere sul mondo di Dio».

 

Preghiera

Signore Dio di misericordia e di bontà, ti preghiamo di custodire, governare, proteggere, illuminare, e difendere i tuoi figli da ogni male e pericolo per l’anima e per il corpo affinché siano sempre disposti a compiere la tua volontà, realizzando sé stessi e servendo agli altri. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per i secoli dei secoli. Amen

 

Santo del giorno

 

Parola di Dio del giorno Lc 11,42-46

In quel tempo, il Signore disse: «Guai a voi, farisei, che pagate la decima sulla menta, sulla ruta e su tutte le erbe, e lasciate da parte la giustizia e l’amore di Dio. Queste invece erano le cose da fare, senza trascurare quelle. Guai a voi, farisei, che amate i primi posti nelle sinagoghe e i saluti sulle piazze. Guai a voi, perché siete come quei sepolcri che non si vedono e la gente vi passa sopra senza saperlo». Intervenne uno dei dottori della Legge e gli disse: «Maestro, dicendo questo, tu offendi anche noi». Egli rispose: «Guai anche a voi, dottori della Legge, che caricate gli uomini di pesi insopportabili, e quei pesi voi non li toccate nemmeno con un dito!».

 

Riflessione del giorno

Lettera che Sammy Basso ha scritto il 22-9-2017, data ai genitori in busta chiusa e letta l’11/10 nell’omelia del suo funerale (1.a parte)

Carissimi, se state leggendo questo scritto allora non sono più tra il mondo dei vivi. Per lo meno non nel mondo dei vivi per come lo conosciamo. Scrivo questa lettera perché se c’è una cosa che mi ha sempre angosciato sono i funerali. Non che ci fosse qualcosa di male, nei funerali, dare l’ultimo saluto ai propri cari è una tra le cose più umane e più poetiche in assoluto. Tuttavia, ogni volta che pensavo a come sarebbe stato il mio funerale, ci sono sempre state due cose che non sopportavo: il non poter esserci e dire le ultime cose, e il fatto di non poter consolare chi mi è caro.

Oltre al fatto di non poter parteciparvi, ma questo è un altro discorso…E perciò, ho deciso di scrivere le mie ultime parole, e ringrazio chiunque le stia leggendo. Non voglio lasciarvi altro che quello che ho vissuto, e visto che si tratta dell’ultima volta che ho la possibilità di dire la mia, dirò solo l’essenziale senza cose superflue o altro. Voglio che sappiate anzitutto che ho vissuto la mia vita felicemente, senza eccezioni, e l’ho vissuta da semplice uomo, con i momenti di gioia e i momenti difficili, con la voglia di fare bene, riuscendoci a volte e a volte fallendo miseramente.

Fin da bambino, come ben sapete, la Progeria ha segnato profondamente la mia vita, sebbene non fosse che una parte piccolissima di quello che sono, non posso negare che ha influenzato molto la mia vita quotidiana e, non ultime, le mie scelte. Non so il perché e il come me ne andrò da questo mondo, sicuramente in molti diranno che ho perso la mia battaglia contro la malattia. Non ascoltate! Non c’è mai stata nessuna battaglia da combattere, c’è solo stata una vita da abbracciare per com’era, con le sue difficoltà, ma pur sempre splendida, pur sempre fantastica, né premio, né condanna, semplicemente un dono che mi è stato dato da Dio.

 

Intenzione di preghiera

Per i ragazzi che nelle nostre parrocchie hanno iniziato il catechismo affinché genitori, catechisti e sacerdoti si impegnino a fare tutto con serietà e impegno a beneficio dei loro figli.

 

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