Riflessione del giorno

mercoledì 18 aprile ’18

By Patronato S. Vincenzo

April 17, 2018

 

nell’immagine un dipinto Lucas Cranach il vecchio

 

Proverbio del giorno (Ernest Hemingway)

È sbagliato giudicare uno dalle persone che frequenta. Giuda, ad esempio, aveva amici irreprensibili

 

Iniziamo la Giornata Pregando (preghiera di Paolo VI)

Gesù, con la tua risurrezione hai compiuto l’espiazione del peccato; ti acclamiamo nostro Redentore. Gesù, con la tua risurrezione hai vinto la morte; ti cantiamo inni di vittoria: tu sei il nostro Salvatore. Gesù, con la tua risurrezione hai inaugurato una nuova esistenza; tu sei la Vita. Tu sei il Signore.

 

BEATO LUCA PASSI

Nato da nobile famiglia bergamasca, venne ordinato prete nel 1813. Nel 1815 entrò a far parte del collegio apostolico di Bergamo, che riuniva sacerdoti diocesani vincolati da speciale voto di obbedienza al vescovo e al papa. Con l’aiuto del fratello Marco (pure prete) nel 1815 diede vita alle opere di S. Raffaele e S. Dorotea, per l’educazione di fanciulli e giovani. L’iniziativa si diffuse dando origine a varie congregazioni. Il Passi era solito invitare allo zelo dicendo: “Chi non arde, non accende”. Si spense a Venezia il 18 aprile 1866

 

Ascoltiamo la Parola di Dio (Giovanni 6,35-40)

In quel tempo, disse Gesù alla folla: «Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà più fame e chi crede in me non avrà più sete.» Vi ho detto però che voi mi avete visto e non credete. Tutto ciò che il Padre mi dà, verrà a me; colui che viene a me, non lo respingerò, perché sono disceso dal cielo non per fare la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato. E questa è la volontà di colui che mi ha mandato, che io non perda nulla di quanto egli mi ha dato, ma lo risusciti nell’ultimo giorno. Questa infatti è la volontà del Padre mio, che chiunque vede il Figlio e crede in lui abbia la vita eterna; io lo risusciterò nell’ultimo giorno». 

 

BREVE COMMENTO AL VANGELO

Invano ci sforzeremo di riempire di pane gli stomaci e di soddisfare gli altri desideri, a volte sfrenati, se non riusciremo a nutrire le anime col pane di vita, pane vero, sostanziale, divino; a nutrirle cioè di Cristo, del quale hanno fame e per mezzo del quale soltanto, come Elia si potrà riprendere il cammino “fino al monte di Dio” (1 Re 19, 8). (S. Giovanni XXIII)

 

Riflessione Per Il Giorno (Frammenti)

In macchina, fermo davanti alle strisce pedonali, guardo il pensionato dal giubbino giallo che blocca il traffico per garantire la precedenza ai bimbi diretti alla vicina scuola, alle loro mamme e ai tanti che passano: piove e fa freddo, ma l’anziano sembra non accorgersene, anzi sorride, saluta e si sbraccia come ad assicurare i frettolosi passanti che con lui lì, l’attraversamento è sicuro e protetto. Mi colpisce il fatto che solo in pochi restituiscano il sorriso o ricambino i saluti: i più si comportano come se invece dell’omino dalla giubba gialla ci fosse il semaforo verde; come se il suo piccolo, ma prezioso servizio fosse qualcosa di dovuto, scontato persino. Tutte quelle mamme concentrate sui figli, quei bimbi chiusi in se stessi, quegli adulti chini sui cellulari, rischiano di non accorgersi che è anche quella presenza fedele e generosa, quel servizio gratuito e cordiale che di mattino accoglie, saluta e protegge tutti loro, a segnare la differenza fra un giorno qualunque e uno speciale… 

            

Intenzione del giorno

Preghiamo per i ragazzi che riceveranno la Prima Comunione e la Cresima in questo 2018.

 

Don’t forget!

19-04-2005: E’ eletto papa, al 4° scrutinio, il cardinale Joseph Ratzinger col nome di Benedetto XVI.

 

210° quadro de “1.000 quadri più belli del mondo”

USTAD MANSUR fu pittore e artista di corte del regno islamico Moghul in India durante il ‘600. Cresciuto durante il regno di Jahangir (1605-‘27) eccelleva nella raffigurazione di piante e animali. Fu il primo artista a dipingere il dodo –uccello oggi estinto- a colori (cfr. l’uccello centrale dal grosso becco nell’immagine n° 2) e il primo ad illustrare anche la gru siberiana (immagine n° 3). Verso la fine del regno di Akbar, ottenne il titolo di ustad (= maestro) e sotto il regno dell’Imperatore Mughal Jahangir i suoi capolavori gli valsero il titolo di Nādir-al-‘Asr (“Ineguagliabile dell’epoca”).

Sebbene sia conosciuto per le sue illustrazioni di storia naturale, ha anche ritratto persone in vari manoscritti. La zebra riecheggia come stile i contemporanei studi accademici cinesi di zoologia che tendevano a concentrarsi solo sull’analisi dell’animale ritratto. Il motivo floreale della cornice e la scritta a bordo del corpo centrale ricordano invece le miniature persiane coeve: Mansur fece propri questi elementi “stranieri” e li adattò alla tradizione mogul per incontrare il gusto degli imperatori. E’ totale comunque il controllo della pennellata come si può notare dalla sottile linea di contorno dell’animale, dalla perfezione con cui ritrae le strisce nere e dall’intensità dell’occhio. Lo sfondo color crema consente di creare un netto contrasto coi colori della zebra e la visione di profilo consente di vedere pienamente il soggetto.

 

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