Mercoledì delle ceneri
GELTRUDE COMENSOLI FONDATRICE
Nata a Bienno (BS), nel 1847 Caterina vive un’infanzia serena e frequenta le elementari del paese. Svela fin da bambina la sua sensibilità eucaristica; impaziente di ricevere Gesù, a 6 anni, un mattino, entra nella chiesa dove si celebra la Messa prima e accostatasi alla balaustra, riceve la Comunione “segreta”. Nel 1866 entra nella Compagnia di S. Angela Merici e a Bergamo con don Francesco Spinelli, nel 1882 fonda l’Istituto delle “Suore Sacramentine di Bergamo”. Geltrude (questo il nome da religiosa) muore il 18 febbraio 1903.
La Parola di Dio del giorno
Gesù disse ai discepoli: “Guardatevi dal praticare le vostre buone opere davanti agli uomini per essere da loro ammirati, altrimenti non avrete ricompensa presso il Padre vostro che è nei cieli. Quando dunque fai l’elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipocriti nelle sinagoghe e nelle strade per essere lodati dagli uomini. In verità vi dico: hanno gia ricevuto la loro ricompensa. Quando invece tu fai l’elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, perché la tua elemosina resti segreta e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà”.
riflessione del giorno (don Tonino Bello)
Carissimi, cenere in testa e acqua sui piedi. Una strada di poco meno di due metri, ma, in verità, molto più lunga e faticosa, perché si tratta di partire dalla propria testa per arrivare ai piedi degli altri. A percorrerla non bastano i 40 giorni che vanno dal mercoledì delle ceneri al giovedì santo. Occorre tutta una vita, di cui il tempo quaresimale vuole essere la riduzione in scala. Pentimento e servizio. Sono le due grandi prediche che la Chiesa affida alla cenere e all’acqua, più che alle parole. Non c’è credente che non venga sedotto dal fascino di queste due prediche. Le altre, quelle fatte dai pulpiti, si dimenticano. Queste, invece, no: perché espresse con i simboli, che parlano un “linguaggio a lunga conservazione”. È difficile, per esempio, sottrarsi all’urto di quella cenere. Benché leggerissima, scende sul capo con la violenza della grandine e trasforma in un’autentica martellata quel richiamo all’unica cosa che conta: “Convertiti e credi al Vangelo”. Quello “shampoo alla cenere”, comunque, rimane impresso per sempre. Come pure rimane indelebile per sempre quel tintinnare dell’acqua nel catino. È la predica più antica che ognuno di noi ricordi. Da bambini, l’abbiamo “udita con gli occhi”, pieni di stupore, dopo aver sgomitato tra cento fianchi, per passare in prima fila e spiare da vicino le emozioni della gente. Una predica, quella del giovedì santo, costruita con dodici identiche frasi: ma senza monotonia. Ricca di tenerezze, benché articolata su un prevedibile copione. Priva di retorica, pur nel ripetersi di passaggi scontati: l’offertorio di un piede, il levarsi di una brocca, il frullare di un asciugatoio, il sigillo di un bacio. Una predica strana. Perché a pronunciarla senza parole, genuflesso davanti a dodici simboli della povertà umana, è un uomo che la mente ricorda in ginocchio solo davanti alle ostie consacrate. Potenza evocatrice dei segni! Intraprendiamo, allora, il viaggio quaresimale, sospeso tra cenere e acqua. La cenere ci bruci sul capo, come fosse appena uscita dal cratere di un vulcano. Per spegnerne l’ardore, mettiamoci alla ricerca dell’acqua da versare… sui piedi degli altri. Pentimento e servizio. Binari obbligati su cui deve scivolare il cammino del nostro ritorno a casa. Cenere e acqua. Ingredienti primordiali del bucato di un tempo. Ma, soprattutto, simboli di una conversione completa, che vuole afferrarci finalmente dalla testa ai piedi.
Preghiera del giorno (trovata nella chiesa di La Roche-Pozay)
Rimani, Maria, accanto agli ammalati del mondo, a chi in questo momento, ha perso conoscenza e sta per morire; a chi sta iniziando una lunga agonia, a chi ha perso ogni speranza di guarigione; a chi grida e piange per la sofferenza; a chi non può curarsi perché povero; a chi vorrebbe camminare e deve restare immobile; a chi vorrebbe riposare e la miseria costringe a lavorare ancora; a chi è tormentato dal pensiero di una famiglia in miseria; a chi deve rinunciare ai suoi progetti; a chi non crede in una vita migliore; a chi si ribella e bestemmia Dio; a chi non sa o non ricorda che il Cristo ha sofferto come lui e per lui. Amen”
Intenzione del giorno
Preghiamo perché viviamo questo tempo di quaresima come tempo di grazia e di conversione.
E…don’t forget
Oggi inizia il tempo di Quaresima:
tre gli atteggiamenti raccomandati: 1) preghiera 2) digiuno 3) elemosina o carità verso i poveri
18-02-1943: arresto dei membri del movimento della Rosa Bianca, gruppo di studenti cristiani che si opposero in modo non violento al nazismo: sono i fratelli Hans e Sophie Scholl, Cristoph Probst, Alexander Schmorell e Willi Graf, poco più che ventenni. Arrestati e processati, furono condannati a morte, ma il loro esempio e messaggio non è morto con loro.