Riflessione del giorno

mercoledì 2 agosto ’17

By Patronato S. Vincenzo

August 01, 2017

 

nella fotografia un quadro di Piet Mondrian

 

 

Proverbio del Giorno Wilhelm Stekel

La maturità non si vede nel voler morire per una nobile causa, ma nel vivere umilmente per essa.

 

Iniziamo la Giornata Pregando (preghiera colletta)

Mostraci la tua continua benevolenza, o Padre, e assisti il tuo popolo, che ti riconosce suo pastore e guida; rinnova l’opera della tua creazione e custodisci ciò che hai rinnovato. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo…

 

Pietro Giuliano Eymard Fondatore

Nasce a La Mure d’Isère (Grenoble) nel 1811; diventa prete nel 1834 e fonda una Congregazione detta del SS. Sacramento. Muore nella terra natale nel 1868. E’ chiamato “Apostolo dell’Eucaristia”.

 

Ascoltiamo la Parola di Dio del giorno Mt 14,22-36

In quel tempo, Gesù disse alla folla: «Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto in un campo; un uomo lo trova e lo nasconde di nuovo, poi va, pieno di gioia, e vende tutti i suoi averi e compra quel campo. Il regno dei cieli è simile a un mercante che va in cerca di perle preziose; trovata una perla di grande valore, va, vende tutti i suoi averi e la compra». 

 

Riflessione Per Il Giorno (il perdono di Assisi)

Francesco, in una imprecisata notte del luglio 1216, mentre se ne stava in ginocchio innanzi al piccolo altare della Porziuncola, immerso in preghiera, vide all’improvviso uno sfolgorante chiarore rischiarare le pareti dell’umile chiesa. Seduti in trono, circondati da uno stuolo di angeli, apparvero Gesù e Maria. Il Redentore chiese al suo Servo quale grazia desiderasse per il bene degli uomini. S. Francesco umilmente rispose: “Poiché è un misero peccatore che Ti parla, egli Ti domanda pietà per i suoi fratelli peccatori; e tutti coloro i quali, pentiti, varcheranno le soglie di questo luogo, abbiano da te o Signore, che vedi i loro tormenti, il perdono delle colpe commesse”. “Quello che tu chiedi, o frate Francesco, è grande – gli disse il Signore – ma di maggiori cose sei degno e di maggiori ne avrai. Accolgo quindi la tua preghiera, ma a patto che tu domandi al mio vicario in terra, da parte mia, questa indulgenza”. Ottenuto il permesso da Papa Onorio III, il 2 agosto 1216, dinanzi a grande folla, Francesco, alla presenza dei vescovi dell’Umbria promulgò il Grande Perdono, per ogni anno, in quella data, per chi, pellegrino e pentito, avesse varcato le soglie del tempietto francescano.

 

Intenzione del giorno

Preghiamo per le anime del purgatorio, soprattutto le più dimenticate