8. settimana Tempo Ordinario
Aforisma del giorno Sulla Quaresima
“La Quaresima ci ricorda che noi siamo semplici creature, che noi non siamo Dio”.
Preghiera del giorno
O Dio, che hai pietà di chi si pente e doni la tua pace a chi si converte, accogli con paterna bontà la preghiera del tuo popolo e benedici noi tuoi figli, che oggi riceveremo l’austero simbolo delle ceneri, perché, attraverso l’itinerario spirituale della Quaresima, giungiamo rinnovati nel cuore, nella mente e nella vita a celebrare la Pasqua del tuo Figlio, il Cristo nostro Signore. Amen.
Mercoledì delle Ceneri
Parola di Dio del giorno
Gioele 2,12-18; Salmo 50; 2 Corinti 5,20-6,2; Matteo 6,1-6.16-18
Gesù disse ai suoi discepoli: «State attenti a non praticare la vostra giustizia davanti agli uomini per essere ammirati da loro, altrimenti non c’è ricompensa per voi presso il Padre vostro che è nei cieli.
Dunque, quando fai l’elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipocriti nelle sinagoghe e nelle strade, per essere lodati dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, mentre tu fai l’elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, perché la tua elemosina resti nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
E quando pregate, non siate simili agli ipocriti che, nelle sinagoghe e negli angoli delle piazze, amano pregare stando ritti, per essere visti dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, quando tu preghi, entra nella tua camera, chiudi la porta e prega il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
E quando digiunate, non diventate malinconici come gli ipocriti, che assumono un’aria disfatta per far vedere agli altri che digiunano. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, quando tu digiuni, profumati la testa e làvati il volto, perché la gente non veda che tu digiuni, ma solo il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà».
Riflessione del giorno di don Tonino Bello sulla Quaresima (1.a parte)
Cenere in testa e acqua sui piedi. Una strada che, apparentemente, è lunga poco meno di due metri. Ma, in verità, è molto più lunga e faticosa. Perché si tratta di partire dalla propria testa per arrivare ai piedi degli altri.
A percorrerla non bastano i 40 giorni che vanno dal mercoledì delle ceneri al giovedì santo. Occorre una vita di pentimento e servizio. Sono le due grandi prediche che la Chiesa affida alla cenere e all’acqua, più che alle parole. Le altre, quelle fatte dai pulpiti, forse si dimenticano subito.
Queste, invece, no: perché espresse con i simboli, che parlano un “linguaggio a lunga conservazione”. È difficile, per esempio, sottrarsi all’urto di quella cenere. Benché leggerissima, scende sul capo con la violenza della grandine. E trasforma in un’autentica martellata il richiamo all’unica cosa che conta: “Convertiti e credi al Vangelo”.
Peccato che non tutti conoscono la rubrica del messale, secondo cui le ceneri debbono essere ricavate dai rami d’ulivo benedetti nell’ultima domenica delle palme. Se no, le allusioni all’impegno per la pace, all’accoglienza del Cristo, al riconoscimento della sua signoria, alla speranza dell’ingresso definitivo nella Gerusalemme del cielo, diverrebbero itinerari più concreti di un cammino di conversione. Questo “shampoo alla cenere” rimane impresso per sempre.
Intenzione di preghiera per il giorno
Dedichiamo la preghiera-penitenza-carità dell’itinerario quaresimale alla pace in Ucraina e nei paesi dove si combattono guerre che seminano lutti e dolore senza fine.
Don’t Forget! Santo del giorno