XXXIII Settimana T. Ordinario
Aforisma di Jean de La Fontaine
“L’uomo è fatto in modo tale che, se qualcosa accende la sua anima, l’impossibile svanisce.”
Preghiera salmo 16
Ascolta, Signore, la mia giusta causa, sii attento al mio grido. Porgi l’orecchio alla mia preghiera: sulle mie labbra non c’è inganno. Tieni saldi i miei passi sulle tue vie e i miei piedi non vacilleranno. Io t’invoco poiché tu mi rispondi, o Dio; tendi a me l’orecchio, ascolta le mie parole.
Custodiscimi come pupilla agli occhi, all’ombra delle tue ali nascondimi. Io nella giustizia contemplerò il tuo volto, al risveglio mi sazierò della tua immagine.
Santo del giorno
Parola di Dio del giorno
Gesù disse una parabola, perché era vicino a Gerusalemme ed essi pensavano che il regno di Dio dovesse manifestarsi da un momento all’altro. Disse dunque: «Un uomo di nobile famiglia partì per un paese lontano, per ricevere il titolo di re e poi ritornare. Chiamati dieci dei suoi servi, consegnò loro dieci monete d’oro, dicendo: “Fatele fruttare fino al mio ritorno”. Ma i suoi cittadini lo odiavano e mandarono dietro di lui una delegazione a dire: “Non vogliamo che costui venga a regnare su di noi”.
Dopo aver ricevuto il titolo di re, egli ritornò e fece chiamare quei servi a cui aveva consegnato il denaro, per sapere quanto ciascuno avesse guadagnato. Si presentò il primo e disse: “Signore, la tua moneta d’oro ne ha fruttate dieci”. Gli disse: “Bene, servo buono! Poiché ti sei mostrato fedele nel poco, ricevi il potere sopra dieci città”. Poi si presentò il secondo e disse: “Signore, la tua moneta d’oro ne ha fruttate cinque”. Anche a questo disse: “Tu pure sarai a capo di cinque città”.
Venne poi anche un altro e disse: “Signore, ecco la tua moneta d’oro, che ho tenuto nascosta in un fazzoletto; avevo paura di te, che sei un uomo severo: prendi quello che non hai messo in deposito e mieti quello che non hai seminato”. Gli rispose: “Dalle tue stesse parole ti giudico, servo malvagio! Sapevi che sono un uomo severo, che prendo quello che non ho messo in deposito e mieto quello che non ho seminato: perché allora non hai consegnato il mio denaro a una banca? Al mio ritorno l’avrei riscosso con gli interessi”.
Disse poi ai presenti: “Toglietegli la moneta d’oro e datela a colui che ne ha dieci”. Gli risposero: “Signore, ne ha già dieci!”. “Io vi dico: A chi ha, sarà dato; invece a chi non ha, sarà tolto anche quello che ha. E quei miei nemici, che non volevano che io diventassi loro re, conduceteli qui e uccideteli davanti a me”». Dette queste cose, Gesù camminava davanti a tutti salendo verso Gerusalemme.
Riflessione Sul barbaro omicidio di Giulia – di Andrea Lonardo
È terribile rendersi conto di quanto male si possa fare ad una persona dicendo di amarla. È terribile che si possa uccidere dicendo di amare. Proprio perché non basta dire che si ama, perché si ami davvero. Proprio perché non è vero che love is love. L’italiano ha una differenza meravigliosa di espressioni: “essere innamorati” è diverso da “voler bene”. “Innamorarsi” è un verbo riflessivo: sono io che mi innamoro e l’altra/altro, potrebbe anche non essere contemplato.
Io “mi” innamoro, io avverto qualcosa, che non è detto sia vero. “Voler bene” implica invece desiderare il bene dell’altro e non l’affermazione dei propri sentimenti, implica la consapevolezza che esista un preciso “bene”, quello dell’altro, che diventa addirittura più importante del mio “bene”. Se io dico ad una ragazza che la amo e poi, una volta che aspetta un bambino, dichiaro semplicemente: “Decidi tu, io non c’entro”, vuol dire che ne ero innamorato, ma che non le volevo bene, non le volevo bene assolutamente.
Un uomo che fa violenza non “vuole bene”. Può manifestare sentimenti fortissimi, di intensità enorme: ma di fatto è un criminale, è cattivo, è uno che non “vuole bene”. Perché l’uomo si abitua a chiamare “amore” anche il trascinare l’altro in un baratro. È questo che è avvenuto. Ed è terribile. Si è ingannato l’altro proprio a partire dall’equivocità del termine “amore”.
Intenzione di preghiera
Perché impariamo che la prima regola dell’amore è far vivere la persona amata e far crescere la sua libertà e non ucciderla o sottometterla a sé.
Don’t Forget! Accadde il 22 – 11 – …
1220 – Federico II di Svevia è incoronato imperatore del Sacro Romano Impero
1574 – Vengono scoperte le Isole Juan Fernández al largo del Cile
1718 – Al largo del Nord Carolina, il pirata inglese Edward Teach (detto “Barbanera”) è ucciso in un arrembaggio
1943 – Il Libano ottiene l’indipendenza dalla Francia
1963 – Dallas: John F. Kennedy è assassinato e il vice Lyndon B. Johnson giura come 36º presidente
1975 – Juan Carlos è dichiarato re di Spagna a seguito della morte del dittatore Francisco Franco
1982 – Giovanni Paolo II: esortazione apostolica “Familiaris consortio” su famiglia e matrimonio
1990 – Margaret Thatcher rassegna le dimissioni da primo ministro del Regno Unito
2002 – In Nigeria, più di 100 persone uccise in un attacco contro le partecipanti a Miss Mondo
2004 – In Ucraina ha inizio la Rivoluzione arancione, a seguito delle elezioni presidenziali
2005 – Angela Merkel è la nuova Cancelliera Tedesca, 1.a donna a ricoprire la carica in Germania