Riflessione del giorno

mercoledì 23 maggio ’18

By Patronato S. Vincenzo

May 22, 2018

 

nell’immagine Madonna col Bambino di Emil Nolde

 

Proverbio del giorno

Colpisci te stesso prima, per capire il dolore che daresti. (Proverbio cinese)

 

Iniziamo la Giornata Pregando (Preghiera Brasialiana)

Signore, perdonami se fui chiamato a essere albero carico di frutti per sfamarti e sono appena una pagliuzza di spiga che cresce alla tua ombra. Perdonami se fui chiamato a essere un torrente impetuoso che irriga i tuoi raccolti e sono appena un ruscello senza nome che rinfresca i tuoi piedi. Perdonami se fui chiamato a essere luce accanto alla Tua Casa e sono appena una fiamma che vacilla ed illumina appena le lettere del tuo Nome.

 

Il Santo del Giorno Giovanni Battista de’ Rossi

Nato nel 1698 a Voltaggio (Ge) a 13 anni si trasferisce a Roma per motivi di studio presso lo zio sacerdote. Frequenta i Gesuiti ed è ordinato prete nel 1721: si dedica all’apostolato agli studenti, i poveri e gli emarginati e fonda la “Pia Unione dei sacerdoti secolari di S. Galla” dal nome di un ospizio da lui diretto. Muore il 23-05-1764

 

La Parola di Dio del giorno (Giovanni 16,5-11)

In quel tempo, Giovanni disse a Gesù: «Maestro, abbiamo visto uno che scacciava i demoni nel tuo nome e glielo abbiamo vietato, perché non era dei nostri». Ma Gesù disse: «Non glielo proibite, perché non c’è nessuno che faccia un miracolo nel mio nome e subito dopo possa parlare male di me. Chi non è contro di noi è per noi”. 

 

BREVE COMMENTO AL VANGELO (“Lumen gentium”, §16)

Quelli che senza colpa ignorano il Vangelo di Cristo e la sua Chiesa ma cercano sinceramente Dio e coll’aiuto della grazia si sforzano di compiere con le opere la volontà di lui, conosciuta attraverso il dettame della coscienza, possono conseguire la salvezza eterna. E la divina Provvidenza non nega gli aiuti necessari alla salvezza a coloro che non sono ancora arrivati al riconoscimento di Dio, ma si sforzano, non senza la grazia divina, di condurre una vita retta.

 

Riflessione Per Il Giorno (Ansa – 9.5.18)

Una legge del 1927 aveva decretato la chiusura dei pub irlandesi nel giorno del Venerdì Santo, giorno di digiuno e astinenza per i cattolici. Ora, dopo novant’anni, la legge è stata abrogata. «Una novità accolta con favore dall’organizzazione di categoria dei gestori di pub, che stimano in 40 milioni di euro i guadagni complessivi derivanti dal giorno in più di vendite». C’era una volta l’Irlanda detta Isola dei Santi! “Quando il Figlio dell’uomo tornerà, troverà ancora la fede sulla terra?” (Lc 18, 8)

 

Intenzione del giorno

Preghiamo perché impariamo a coltivare il silenzio interiore per ascoltare meglio la Parola di Dio.

 

Don’t forget! …Ricorda!

 

218° quadro de “1.000 quadri più belli del mondo”

 

Orazio Gentileschi nasce a Pisa nel 1563; ancora adolescente si reca a Roma per l’apprendistato: l’incontro con Caravaggio però sarà fondamentale, nelle sue creazioni infatti riuscirà a far convivere il modello caravaggesco con una raffinatezza formale tutta toscana, creando una sigla stilistica sua personale e inconfondibile. Ottiene grande successo, ma in seguito allo scandaloso processo contro Agostino Tassi, per le violenze nei confronti della figlia Artemisia (a sua volta grande pittrice), Orazio lascia Roma per le Marche. Nel 1621 troviamo il Gentileschi a Genova e successivamente a Parigi presso Maria de’ Medici e a Londra alla corte di Carlo I, dove muore settantenne. La rappresentazione immortala il celeberrimo episodio di Danae, la seducente figlia del Re Acrisio di Argo e di Euridice, che è stata rinchiusa in una stanza segreta per impedirne contatti col mondo maschile.

Ma Giove, in una metamorfosi divina, si materializza in pioggia dorata per fecondarla e renderla madre di Perseo. L’arrivo di Giove è annunciato da Cupido che, scostando la lussuosa tenda verde scuro, rivela la bellezza di Danae e permette a Giove di entrare nei panni della cascata di monete. La bellissima Danae giace sul letto in una sfolgorante distesa di colori. Gentileschi è abile nel dipingere tutte le sfumature della luce nei personaggi e le raffinate bellezze della materia: le pennellate veloci per le monete d’oro, la lucentezza dei tessuti, dal copriletto giallo cangiante al lino bianco freddo, il materasso rosso cremisi e il letto dorato. Tutto è di un’altezza pittorica straordinaria. Erotismo e seduzione caratterizzano la scena: ma l’artista riesce a non trasformarla in una scena volgare, anzi la mantiene entro una cornice di grazia e di bellezza. La metà inferiore del corpo femminile coperta restituisce allo spettatore una figura casta in attesa dell’ineluttabile destino. L’opera fu commissionata nel 1621 dal nobile Giovanni Antonio Sauli per il suo palazzo di Genova dove rimase sino al XX sec. Nel gennaio 2018 la straordinaria opera che rappresenta uno dei vertici del primo barocco è stata messa in vendita dalla casa d’aste Sotheby’s e venduta per 30,5 milioni di dollari.