XXI Settimana tempo ordinario
Aforisma del giorno di Georges Bernanos
Chi cerca la verità nell’uomo deve farsi padrone del suo dolore.
Preghiera del giorno
Confermaci nella fede, o Padre, perché aderiamo a Cristo, tuo Figlio, con l’entusiasmo sincero di san Bartolomeo apostolo, e per sua intercessione fa’ che la tua Chiesa si riveli al mondo come sacramento di salvezza. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio che è Dio e vive e regna con Te nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.
Santo del giorno
Parola di Dio del giorno Giovanni 1,45-51
In quel tempo, Filippo trovò Natanaele e gli disse: «Abbiamo trovato colui del quale hanno scritto Mosè, nella Legge, e i Profeti: Gesù, il figlio di Giuseppe, di Nazareth». Natanaele gli disse: «Da Nazareth può venire qualcosa di buono?». Filippo gli rispose: «Vieni e vedi».
Gesù intanto, visto Natanaele che gli veniva incontro, disse di lui: «Ecco davvero un Israelita in cui non c’è falsità». Natanaele gli domandò: «Come mi conosci?». Gli rispose Gesù: «Prima che Filippo ti chiamasse, io ti ho visto quando eri sotto l’albero di fichi». Gli replicò Natanaele: «Rabbi, tu sei il Figlio di Dio, tu sei il re d’Israele!».
Gli rispose Gesù: «Perché ti ho detto che ti avevo visto sotto l’albero di fichi, tu credi? Vedrai cose più grandi di queste!». Poi gli disse: «In verità, in verità io vi dico: vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sopra il Figlio dell’uomo».
Riflessione del giorno
Racconta una leggenda, che un serpente inseguiva una lucciola per divorarla. Il piccolo insetto faceva l’impossibile per fuggire dal serpente. Per giorni fu una persecuzione intensa. Dopo un po’ di tempo, la lucciola stanca ed esausta si fermò e disse al serpente: Posso almeno farti tre domande?
Il serpente le rispose: “Non sono abituato a rispondere a nessuno però siccome ti devo mangiare, puoi chiedere!”. “Domanda numero 1: io appartengo alla tua catena alimentare?” chiese la lucciola. “No!” rispose il serpente. “Domanda numero 2: Ti ho fatto qualcosa di male?” disse la lucciola. “No, assolutamente!”.
Tornò a rispondere il serpente. “Domanda numero 3: E allora…. perché vuoi mangiarmi?”. “Perché non sopporto vederti brillare!”. Morale della favola: tu non smettere mai di essere te stesso, di illuminare con la tua luce, anche se questo dà fastidio a che vive nell’ombra. I serpenti che mangiano le lucciole non capiscono che rimarranno al buio per sempre.
Intenzione di preghiera per il giorno
Preghiamo S. Bartolomeo perché protegga i dermatologi di cui è patrono e protegga tutti noi contro le malattie della pelle e le eruzioni cutanee, le infiammazioni e la psoriasi.
Don’t Forget! Vite straordinarie
Fu in una delle accorate e lunghissime conversazioni con lui in una notte del 1929 che Lewis si arrese e una settimana dopo poteva definirsi: «Il convertito più riluttante della storia».
Dei lunghi anni trascorsi nell’incredulità diceva: «Negavo l’esistenza di Dio ed ero arrabbiato con lui perché non esisteva». Amato anche da Benedetto XVI, C.S. Lewis figura ormai tra i grandi apologeti cristiani. Da uno dei suoi maestri, quel genio di G.K. Chesterton, aveva capito che il segreto del cristianesimo è la gioia. E infatti Lewis dirà: «Comincio a sospettare che il mondo si divida non solo in felici e infelici, ma in chi ama la felicità e in chi, per quanto strano possa sembrare, non la ama affatto».
«Ci accontentiamo facilmente» spiegò poi. «In realtà se consideriamo le audaci promesse di ricompensa e la sconcertante natura delle ricompense promesse dai Vangeli, sembrerebbe che Nostro Signore reputi i nostri desideri non troppo forti, ma troppo deboli. Siamo creature superficiali che giocano con l’alcol, il sesso e l’ambizione quando ci viene offerta una gioia infinita, come un bambino ignorante che vuole continuare a fare formine di sabbia in un vicolo perché non immagina nemmeno cosa sia la prospettiva di una vacanza al mare».